L'Atalanta conclude quattro volte nello specchio della sua porta, il portiere portoghese si dimostra sempre preciso e soprattutto reattivo nell'occasione capitata sui piedi di Freuler nei primi minuti della ripresa.
L'Atalanta conclude quattro volte nello specchio della sua porta, il portiere portoghese si dimostra sempre preciso e soprattutto reattivo nell'occasione capitata sui piedi di Freuler nei primi minuti della ripresa.
Partita attenta dell'esterno giallorosso, la sua concentrazione lo porta ad intercettare il passaggio troppo timido di Pasalic nell'azione che poi si trasformerà nella rete di Abraham. Dalle sue parti gli esterni atalantini non riescono mai a sfondare a dimostrazione della prova di grande spessore dell'olandese.
Partita attenta dell'esterno giallorosso, la sua concentrazione lo porta ad intercettare il passaggio troppo timido di Pasalic nell'azione che poi si trasformerà nella rete di Abraham. Dalle sue parti gli esterni atalantini non riescono mai a sfondare a dimostrazione della prova di grande spessore dell'olandese.
La formazione di Gasperini si schiera dal primo minuto senza attaccanti di ruolo, favorendo la prestazione della retroguardia giallorossa. Sgravato di compiti difensivi il numero 23 trova il tempo di farsi vedere un paio di volte nell'area avversaria, sfiorando il gol dopo pochissimi minuti di gioco.
La posizione di centrale in una difesa a tre esalta le qualità dell'inglese. L'assenza di un attaccante di ruolo tra le fila dell'Atalanta poi gli semplifica ulteriormente la serata. Anche quando entra Muriel il centrale giallorosso non va in difficoltà ed anzi annulla con grande fisicità i rari spunti del colombiano.
La posizione di centrale in una difesa a tre esalta le qualità dell'inglese. L'assenza di un attaccante di ruolo tra le fila dell'Atalanta poi gli semplifica ulteriormente la serata. Anche quando entra Muriel il centrale giallorosso non va in difficoltà ed anzi annulla con grande fisicità i rari spunti del colombiano.
Dalla sue parti l'Atalanta non riesce ad incidere con continuità. L'ex Verona vive una serata piuttosto tranquilla in cui, anche grazie alla guida di Smalling, non corre moltissimi rischi.
L'esterno capitolino viene mandato in campo a gara in corso per via dell'infortunio occorso a Zalewski. A differenza del compagno rimane molto ancorato sulla propria linea difensiva, senza mai affondare nella metà campo avversaria.
Nel primo tempo non si fa vedere più di tanto, anche per la grande pressione dei centrocampisti avversari. Nella ripresa il suo apporto alla causa aumenta in maniera importante e va vicino anche alla rete personale.
Nel primo tempo non si fa vedere più di tanto, anche per la grande pressione dei centrocampisti avversari. Nella ripresa il suo apporto alla causa aumenta in maniera importante e va vicino anche alla rete personale.
Accanto a lui ha due giocatori offensivi come Pellegrini e Mkhitaryan, ma nonostante questo l'ex della partita riesce a garantire un grande equilibrio al centrocampo giallorosso.
Entra per uno Zaniolo molto stanco per via dei continui scatti nella metà campo avversaria. Prova a farsi vedere nell'area di rigore atalantina, ma il passaggio di Pellegrini è un po' troppo forte per essere controllato facilmente.
Lo sviluppo del gioco della Roma passa in gran parte dai suoi piedi. Non a caso l'armeno è il giocatore dei capitolini che tocca più palloni e lo fa sempre con grande qualità. Peccato per l'espulsione nei minuti di recupero dovuta da una partita improvvisamente molto nervosa.
Partita sontuosa del centrocampista offensivo giallorosso che con i suoi strappi costringe spesso i difensori della Dea a correre all'indietro. Proprio da una sua accelerazione imbeccata da Karsdorp nasce la rete dell'1-0 firmata da Abraham. Nella ripresa prova a mettersi in proprio, ma viene fermato da un grande intervento di Palomino.
Partita sontuosa del centrocampista offensivo giallorosso che con i suoi strappi costringe spesso i difensori della Dea a correre all'indietro. Proprio da una sua accelerazione imbeccata da Karsdorp nasce la rete dell'1-0 firmata da Abraham. Nella ripresa prova a mettersi in proprio, ma viene fermato da un grande intervento di Palomino.
Inizia la sua partita benissimo con un paio di dribbling che fanno venire immediatamente il mal di testa a Hateboer. L'esterno giallorosso ha la sfrontatezza della gioventù per affrontare un avversario molto più esperto di lui, costringendo anche Pessina ad un lavoro in fase di non possesso. Esce nella ripresa dopo un infortunio alla caviglia.
Inizia la sua partita benissimo con un paio di dribbling che fanno venire immediatamente il mal di testa a Hateboer. L'esterno giallorosso ha la sfrontatezza della gioventù per affrontare un avversario molto più esperto di lui, costringendo anche Pessina ad un lavoro in fase di non possesso. Esce nella ripresa dopo un infortunio alla caviglia.
L'attaccante inglese trova in Zaniolo una spalla ideale per colpire in contropiede la retroguardia dell'Atalanta che, come sempre, difende molto alta. Molto abile nell'azione dell'1-0 quando riesce a trasformare un passaggio non proprio perfetto di Zaniolo in gol con un gran movimento che lo porta a passare in mezzo ai centrali atalantini.
L'attaccante inglese trova in Zaniolo una spalla ideale per colpire in contropiede la retroguardia dell'Atalanta che, come sempre, difende molto alta. Molto abile nell'azione dell'1-0 quando riesce a trasformare un passaggio non proprio perfetto di Zaniolo in gol con un gran movimento che lo porta a passare in mezzo ai centrali atalantini.
Il tecnico portoghese dà fiducia ad un giovane come Zalewski e crede ancora una volta nel talento di Zaniolo. Le sue scelte sono ripagate da una prestazione gagliarda del primo e sontuosa del secondo, con la ciliegina sulla torta di una vittoria importantissima in chiave Champions.
Il tecnico portoghese dà fiducia ad un giovane come Zalewski e crede ancora una volta nel talento di Zaniolo. Le sue scelte sono ripagate da una prestazione gagliarda del primo e sontuosa del secondo, con la ciliegina sulla torta di una vittoria importantissima in chiave Champions.
Compie un autentico miracolo dopo pochissimi minuti di gioco, alzando sopra la traversa il colpo di testa di Mancini. Non ha colpe sulla rete realizzata da Abraham, per il resto riesce a dare la consueta sicurezza al reparto arretrato dell'Atalanta.
L'esterno dell'Atalanta prende un colpo all'occhio dopo un quarto d'ora di gioco. Prova a restare in campo stringendo i denti, ma poco dopo il ventesimo minuto è costretto a gettare la spugna.
Entra in campo per via dell'infortunio occorso a Zappacosta, non riesce ad accompagnare la manovra offensiva dell'Atalanta con continuità, restando fin troppo ancorato alla sulla linea degli altri difensori.
Zalewski lo mette in difficoltà fin dai primissimi minuti di gioco. L'esterno atalantino palesa molte incertezze quando viene puntato nell'uno contro uno.
Nell'azione che porta alla rete della Roma non riesce a seguire con la giusta attenzione i movimenti di Zaniolo ed Abraham, lasciano ad entrambi troppo spazio da attaccare. Nella ripresa si rende protagonista di una bella chiusura su Zaniolo, ma il punteggio era già a favore dei giallorossi.
Nell'azione che porta alla rete della Roma non riesce a seguire con la giusta attenzione i movimenti di Zaniolo ed Abraham, lasciano ad entrambi troppo spazio da attaccare. Nella ripresa si rende protagonista di una bella chiusura su Zaniolo, ma il punteggio era già a favore dei giallorossi.
Solita partita aggressiva del centrale atalantino che alza spesso la pressione fin quasi sulla linea di centrocampo. Questo però lascia molto campo da attaccare agli avversari, spazio che viene spesso preso da Zaniolo ed Abraham come succede in occasione del gol, con l'attaccante inglese che sfrutta l'errato posizionamento dei due centrali per infilarsi e segnare.
Il centrocampista atalantino porta il consueto carico di aggressività in mezzo al campo, rendendo difficile la circolazione del pallone per i giallorossi. Tutto questo lavoro lo porta ad essere poco presente in fase di costruzione, rovina ulteriormente la sua partita nei minuti di recupero con un cartellino rosso decisamente evitabile.
L'occasione migliore dell'Atalanta capita sui suoi piedi, ma lui la spreca anche per via di un bell'intervento di Rui Patricio. Poco presente in fase di possesso, si limita ad appoggi scolastici verso gli uomini più offensivi.
L'occasione migliore dell'Atalanta capita sui suoi piedi, ma lui la spreca anche per via di un bell'intervento di Rui Patricio. Poco presente in fase di possesso, si limita ad appoggi scolastici verso gli uomini più offensivi.
Il suo passaggio troppo tenero dà il via all'azione che porterà all'1-0 siglato da Abraham. Schierato in avanti vista l'assenza di un puro centravanti, stavolta appare come un pesce fuor d'acqua e non riesce mai ad impensierire l'attenta retroguardia della Roma. Gasperini lo lascia nello spogliatoio nell'intervallo.
Partita difficile per il centrocampista offensivo atalantino, nonostante la grande mole di gioco per i nerazzurri il numero 32 non riesce mai a trovare lo spunto giusto per incidere sul match. Le difficoltà difensive di Hateboer su Zalewski lo costringono poi a fare attenzione anche in fase di non possesso, fondamentale in cui non brilla particolarmente.
Entra quando la partita è già in salita e non riesce ad incidere come riesce a fare di solito. La difesa della Roma è attenta ed aggressiva e non gli lascia lo spazio utile per lasciar partire una delle sue conclusioni letali.
L'assenza di una punta lo grava di maggior compiti in fase offensiva, ma lui non riesce a trovare lo spazio ed il tempo necessario per incidere sull'andamento della partita. La difesa della Roma ha gioco facile ad arginarlo rendendolo inoffensivo.
Vista l'emergenza offensiva Gasperini schiera l'olandese in posizione di trequartista centrale. Il numero 7 sfodera una prestazione non sfavillante, ma che lascia sempre intravedere un'intelligenza calcistica superiore alla media. Chiude la sua partita con oltre il 91% di passaggi completati in una zona di campo ad alta densità di avversari.
Vista l'emergenza offensiva Gasperini schiera l'olandese in posizione di trequartista centrale. Il numero 7 sfodera una prestazione non sfavillante, ma che lascia sempre intravedere un'intelligenza calcistica superiore alla media. Chiude la sua partita con oltre il 91% di passaggi completati in una zona di campo ad alta densità di avversari.
Entra per dare maggior peso all'attacco dell'Atalanta, lui si mette a disposizione dei compagni di squadra, ma le sue scelte non sono spesse comprese e comprensibili. Finisce presto con l'essere assorbito dalla difesa avversaria.
Entra quando l'Atalanta dovrebbe produrre il maggior sforzo per raggiungere il pareggio, invece non trova mai lo spazio per poter mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Entra quando l'Atalanta dovrebbe produrre il maggior sforzo per raggiungere il pareggio, invece non trova mai lo spazio per poter mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
L'emergenza del reparto offensivo lo porta a schierare una formazione senza punte di ruolo. I suoi giocatori offensivi ci provano, ma soffrono l'aggressività e la fisicità dei difensori giallorossi.