Il ragazzo continua a crescere, ma è, appunto, un ragazzo, e in alcuni momenti lo ricorda al mondo: rischia nell'uscita su Immobile, non sembra sempre sicurissimo. Ma continua a crescere, e la parata su Immobile ne è la prova.
Il ragazzo continua a crescere, ma è, appunto, un ragazzo, e in alcuni momenti lo ricorda al mondo: rischia nell'uscita su Immobile, non sembra sempre sicurissimo. Ma continua a crescere, e la parata su Immobile ne è la prova.
Sta attraversando uno straordinario momento di forma, come altri giocatori chiave del Milan. Corre tantissimo, difende con ordine, mette in campo tutta la sua personalità.
Sta attraversando uno straordinario momento di forma, come altri giocatori chiave del Milan. Corre tantissimo, difende con ordine, mette in campo tutta la sua personalità.
Rispetto al compagno di reparto, in vero stato di grazia, da meno garanzie: dopo pochi minuti Belotti gli passa davanti e nemmeno lo vede. Cresce col passare dei minuti, fa valere il fisico, si impone.
All'inizio non è attentissimo nel coprire la sua fascia. Migliora con il passare dei minuti, lasciandosi alle spalle la timidezza e correndo avanti e indietro. Il gol è fondamentale per il cammino milanista, ed è una sua invenzione.
All'inizio non è attentissimo nel coprire la sua fascia. Migliora con il passare dei minuti, lasciandosi alle spalle la timidezza e correndo avanti e indietro. Il gol è fondamentale per il cammino milanista, ed è una sua invenzione.
Conferma quanto di buono fatto vedere lunedì a Napoli. Aveva Higuain, non lo ha fatto respirare. Stasera Immobile e Belotti non hanno avuto vita semplice, e sono rimasti a secco anche grazie ai suoi provvidenziali interventi.
Conferma quanto di buono fatto vedere lunedì a Napoli. Aveva Higuain, non lo ha fatto respirare. Stasera Immobile e Belotti non hanno avuto vita semplice, e sono rimasti a secco anche grazie ai suoi provvidenziali interventi.
Corre come un dannato, sembra di vedere la sua versione più bella, quella del Genoa di tre-quattro anni fa. Parte palla al piede e fa paura, entra nell'azione del gol, dalle sue parti non fa passare nessuno. Tutto molto bello.
Incredibile dictu: al Milan è mancato Montolivo. Bertolacci cerca di farne le veci nel primo tempo: è sicuramente più attivo, entra nell'azione pericolosa conclusa da Bonaventura. Ma nella ripresa naufraga.
Non la sua migliore partita in rossonero. Soffre a centrocampo, non si fa vedere con la solita frequenza in attacco. Ma quando si affaccia dalle parti di Padelli, lo costringe alla parata di stile per evitare il peggio.
Non la sua migliore partita in rossonero. Soffre a centrocampo, non si fa vedere con la solita frequenza in attacco. Ma quando si affaccia dalle parti di Padelli, lo costringe alla parata di stile per evitare il peggio.
L'Honda che non ti aspetti: voglioso, tosto, veloce, a tutto campo, un momento morde una caviglia e il momento dopo pennella cross e punizioni (sfortunate, sulla traversa). Stato di grazia pure il suo.
Gioca venti minuti in cui sbaglia i pochi palloni che gli arrivano e si fa inutilmente ammonire. Non benissimo.
A tratti è sembrato il Bacca brutto e incolore visto a Napoli. Epperò nel primo tempo almeno c'ha provato. Nel secondo si perde: si fa solo trovare sul palo per buttare in porta un pallone in fuorigioco. Comunque, meglio di Niang.
A tratti è sembrato il Bacca brutto e incolore visto a Napoli. Epperò nel primo tempo almeno c'ha provato. Nel secondo si perde: si fa solo trovare sul palo per buttare in porta un pallone in fuorigioco. Comunque, meglio di Niang.
Sembra non ci sia più il fuoco di qualche settimana fa, quello che convinse Mihajlovic a puntare su di lui. Poca corsa, pochi movimenti, poca convinzione. Poco tutto.
Sembra non ci sia più il fuoco di qualche settimana fa, quello che convinse Mihajlovic a puntare su di lui. Poca corsa, pochi movimenti, poca convinzione. Poco tutto.
Continua la crescita di alcuni giocatori fondamentali: Antonelli, Abate, Zapata, Honda, Kucka, sono i perni di questa squadra. Se riuscisse a ritrovare il Bacca e il Niang di qualche tempo fa, tornerebbe in corsa per la Champions.
Non benissimo in uscita, ottima la sua risposta a Bonaventura. Poche responsabilità sul gol.
Non esattamente la serata migliore. Nel primo tempo discretamente bene, nel secondo deraglia: sbaglia tanti cross, in fase offensiva prende spesso la decisione sbagliata, copre poco in difesa.
Non è il solito roccioso capitano granata: non è attentissimo, si perde Bonaventura in occasione del tiro parato da Padelli, non da le solite sicurezze.
Brutta partita, la sua. Soffre le incursioni dei centrocampisti del Milan ed è poco attento in occasione del gol: entra su Kucka con un intervento scomposto, gli permette di servire Antonelli.
Brutta partita, la sua. Soffre le incursioni dei centrocampisti del Milan ed è poco attento in occasione del gol: entra su Kucka con un intervento scomposto, gli permette di servire Antonelli.
Quello che tiene a galla la baracca: nella serata non perfetta dei suoi compagni mette pezze ovunque, tenendo al guinzaglio Bacca e Niang e sacrificandosi ovunque fosse richiesto. Necessario.
Quello che tiene a galla la baracca: nella serata non perfetta dei suoi compagni mette pezze ovunque, tenendo al guinzaglio Bacca e Niang e sacrificandosi ovunque fosse richiesto. Necessario.
Sicuramente meglio del compagno che agisce sulla corsia opposta: macina chilometri avanti e indietro, serve sempre ottimi cross, da manforte ai compagni del reparto arretrato quando ce n'è bisogno.
Sicuramente meglio del compagno che agisce sulla corsia opposta: macina chilometri avanti e indietro, serve sempre ottimi cross, da manforte ai compagni del reparto arretrato quando ce n'è bisogno.
Nessuno mette in discussione l'abilità del ghanese nella rottura della manovra avversaria; piuttosto, ci sarebbe da discutere sulla capacità di gestione del pallone: chiamato a impostare, sbaglia praticamente sempre.
Tanta corsa e tanta volontà. Dopo pochi minuti un suo passaggio filtrante geniale rischia di mandare in porta Belotti. Uomo ovunque del Torino, è sempre nel centro dell'azione.
Non si tira indietro quando c'è da sacrificarsi in copertura, in fase di gestione sbaglia pochi palloni senza, però, mai splendere.
Corre tantissimo, è sempre nel vivo dell'attacco del Torino, si sacrifica quando la squadra si abbassa, cerca sempre il dialogo con Immobile. Gli manca solo il gol.
Corre tantissimo, è sempre nel vivo dell'attacco del Torino, si sacrifica quando la squadra si abbassa, cerca sempre il dialogo con Immobile. Gli manca solo il gol.
Il duello rusticano con Gigio Donnarumma va al giovane portiere milanista. Ma lui si fa notare, e nel modo migliore per un attaccante: anche senza il gol gioca un'ottima partita, sapiente e generosa. Da attaccante maturo.
La squadra non si comporta male: lo tradiscono le disattenzioni e, forse, l'essere entrati in campo senza crederci troppo. Il Torino doveva fare di più, poteva fare di più. Ma il bicchiere resta mezzo pieno.
La squadra non si comporta male: lo tradiscono le disattenzioni e, forse, l'essere entrati in campo senza crederci troppo. Il Torino doveva fare di più, poteva fare di più. Ma il bicchiere resta mezzo pieno.