Tra i pali c'è, respingendo con fiducia i tiri forti (ma centrali) di Palacio e Barrow. Mezzo voto in meno per la troppa fretta nei rinvii: rischia tantissimo su Palacio a inizio ripresa e mette nei guai Demme in occasione del gol del Bologna.
Tra i pali c'è, respingendo con fiducia i tiri forti (ma centrali) di Palacio e Barrow. Mezzo voto in meno per la troppa fretta nei rinvii: rischia tantissimo su Palacio a inizio ripresa e mette nei guai Demme in occasione del gol del Bologna.
Entra a freddo sulla sinistra e Skov Olsen lo mette in imbarazzo spesso e volentieri. Poco pronto sull'errore di Demme che porta al gol del Bologna. Migliora quando viene spostato sulla destra, ma non arriva alla sufficienza, anche perché su una bella percussione offensiva ignora inspiegabilmente Zielinski.
Gioca venti minuti di sostanziale ordine prima di arrendersi all'ennesimo problema fisico.
Nell'arco della partita una sola vera sbavatura, che gli costa il giallo sul tunnel di Skov Olsen. Per il resto è prezioso nell'equilibrio della partita, come quando si sostituisce più volte a Ospina nel respingere gli attacchi avversari.
Nell'arco della partita una sola vera sbavatura, che gli costa il giallo sul tunnel di Skov Olsen. Per il resto è prezioso nell'equilibrio della partita, come quando si sostituisce più volte a Ospina nel respingere gli attacchi avversari.
Si trova sul lato di campo meno pericoloso del Bologna e con Sansone la serata è sostanzialmente tranquilla. Regge bene, anche se potrebbe spingere di più.
Il primo tempo è giocato in sordina, ma poi nella ripresa comincia a fare la voce grossa e a pulire l'area con tutti i mezzi possibili.
Il primo tempo è giocato in sordina, ma poi nella ripresa comincia a fare la voce grossa e a pulire l'area con tutti i mezzi possibili.
L'Archimede Pitagorico del Napoli continua ad accendere lampadine in mezzo al campo. Da ogni sua giocata nasce un pericolo, come testimoniano i due assist. Il colpo di tacco che libera Insigne è la sublimazione di un tasso tecnico superiore.
Nei primi 45 minuti sembra la controfigura di se stesso, ma esce alla distanza giocando una ripresa molto buona. Cerca il gol del poker per i suoi, ma viene fermato da Skorupski.
Certo è che da lui ci si aspetterebbe di più, ma alla fine fa il suo in mediana. A volte troppo lento e compassato, ma ha il merito di esserci nelle giocate che contano, come la verticale che avvia il primo gol di Insigne.
Primo tempo ad alti livelli, con qualche verticalizzazione interessante per l'imprendibile Insigne. Rovina tutto rimettendo in corsa il Bologna nel miglior momento del Napoli. Per sua fortuna il capitano salva la situazione con il terzo gol.
Primo tempo ad alti livelli, con qualche verticalizzazione interessante per l'imprendibile Insigne. Rovina tutto rimettendo in corsa il Bologna nel miglior momento del Napoli. Per sua fortuna il capitano salva la situazione con il terzo gol.
Gol numero 12 e 13 del campionato in un sol colpo, a testimonianza di un momento magico. Due destri chirurgici, uno nell'angolo lontano e uno in quello vicino, giusto per far vedere tutto il grande bagaglio tecnico che si porta dietro. Uomo squadra, al di là di ogni polemica o labiale rubato.
Non viene esaltato dalla manovra dei compagni e sfoggia le sue giocate solo a sprazzi. Troppo a sprazzi; c'è da lavorare per tornare il "Ciro" che tutti conoscono.
Dopo tanta attesa, esce dalla panchina con la fame giusta e risolve la pratica. Fa tutto lui; prima segna dopo una cavalcata pazzesca, poi sbaglia un gol clamoroso a porta vuota e infine con una sponda genera la carambola del 3-1 di Insigne. Per Gattuso è un ottimo segnale.
Dopo tanta attesa, esce dalla panchina con la fame giusta e risolve la pratica. Fa tutto lui; prima segna dopo una cavalcata pazzesca, poi sbaglia un gol clamoroso a porta vuota e infine con una sponda genera la carambola del 3-1 di Insigne. Per Gattuso è un ottimo segnale.
Le sue urla riecheggiano continuamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Questa volta non c'è giacca da scagliare a terra, perché il Napoli soffre ma vince.
Ci mette bene i guantoni su Insigne e Politano, ma nel momento chiave è troppo morbido. Può e deve fare di più sul tiro di Osimhen, che non è imparabile. Nel complesso è giusta la sufficienza.
In fase di copertura fa il suo senza strafare, ma davanti si fa vedere davvero troppo raramente.
Insigne lo fa a fettine e per lui è una serata amarissima. Non lo prende praticamente mai al numero 24, fino a regalargli la palla del 3-1.
Compie alcune chiusure che sono davvero da applausi, ma nei momenti decisivi non è impeccabile, anzi. La giocata dell'ex compagno Zielinski lo trova impreparato, mentre sulla scorribanda di Osimhen emerge tutto il divario atletico tra i due.
Compie alcune chiusure che sono davvero da applausi, ma nei momenti decisivi non è impeccabile, anzi. La giocata dell'ex compagno Zielinski lo trova impreparato, mentre sulla scorribanda di Osimhen emerge tutto il divario atletico tra i due.
In una serata difficile per la retroguardia felsinea, lui esce col vestito pulito. Mette la museruola a Mertens e alla fine si tiene ben lontano dai guai. E' il meno peggio della difesa.
In una serata difficile per la retroguardia felsinea, lui esce col vestito pulito. Mette la museruola a Mertens e alla fine si tiene ben lontano dai guai. E' il meno peggio della difesa.
Entra male in partita il cileno con un brutto fallo commesso e una palla persa per sua sfortuna sfruttata male dalla coppia Elmas-Politano.
Entra male in partita il cileno con un brutto fallo commesso e una palla persa per sua sfortuna sfruttata male dalla coppia Elmas-Politano.
Si piazza in cabina di regia e velocizza bene il gioco, anche se nel momento della verticalizzazione emergono i suoi limiti tecnici.
Si conferma migliore realizzatore del Bologna scaraventando nell'angolino il bell'assist di Skov Olsen. La sua partita non p solo il gol, ma tanti movimenti sempre intelligenti.
Gamba, strappo, corsa, c'è tutto, ma ogni cosa è condita da un eccesso di personalismi. Facesse girare di più il pallone sarebbe un centrocampista top.
Buon ingresso per il ragazzo sudamericano, che sfiora anche un bel gol su una carambola fortuita con Koulibaly.
Torna titolare dopo molto tempo e fa vedere i suoi soliti numeri. A ogni giocata ti viene istintivo andare su Google e accertarti della sua età. Energia inesauribile, gol annullato e 2-1 propiziato con un suo recupero su Demme. Chapeau.
In un reparto offensivo davvero molto esuberante, lui è l'anello debole della catena. Sempre incerto nella giocata, non riesce mai a entrare nel match.
Che bell'ingresso in campo seppure in pochi minuti. Rivitalizza la fascia sinistra con numeri nello stretto molto frequenti che portano anche al giallo di Mario Rui e alla punizione pericolosa di Barrow.
Che bell'ingresso in campo seppure in pochi minuti. Rivitalizza la fascia sinistra con numeri nello stretto molto frequenti che portano anche al giallo di Mario Rui e alla punizione pericolosa di Barrow.
Entra con il giusto piglio, restando equilibrato tra le buone giocate offensive e il poco apporto difensivo. Insomma, nulla di nuovo.
Entra bene in campo dimostrando di essere molto compatibile con Palacio. Impegna Ospina con una punizione forte e tesa.
E' ispirato e lo si vede subito, tanto da essere il migliore dei suoi. Fa venire i capelli bianchi a Hysaj, poi costringe Koulibaly al giallo, fino a servire Soriano per il gol del 2-1. Nel mezzo ci inserisce anche un palo clamoroso.
Perde in maniera strana. I suoi giocano per lunghi tratti meglio del Napoli e tornano a casa con un risultato pesante da digerire.