
Impegnato poco, si lascia ugualmente sorprendere nel primo tempo quando esce "a farfalle" sul corner che per poco Hoedt non trasforma in gol. Si riscatta alla grande togliendo dalla rete la zuccata di Milinkovi?-Savi?.
Impegnato poco, si lascia ugualmente sorprendere nel primo tempo quando esce "a farfalle" sul corner che per poco Hoedt non trasforma in gol. Si riscatta alla grande togliendo dalla rete la zuccata di Milinkovi?-Savi?.
Impegnato poco, si lascia ugualmente sorprendere nel primo tempo quando esce "a farfalle" sul corner che per poco Hoedt non trasforma in gol. Si riscatta alla grande togliendo dalla rete la zuccata di Milinkovi?-Savi?.
Impegnato poco, si lascia ugualmente sorprendere nel primo tempo quando esce "a farfalle" sul corner che per poco Hoedt non trasforma in gol. Si riscatta alla grande togliendo dalla rete la zuccata di Milinkovi?-Savi?.
Sfiora il gol - <em>ma commette fallo</em> - e annulla Klose e Djordjevi?. Serata di sacrificio in cui esce vincitore, vestito da gladiatore.
Sfiora il gol - <em>ma commette fallo</em> - e annulla Klose e Djordjevi?. Serata di sacrificio in cui esce vincitore, vestito da gladiatore.
Forse il suo ruolo sarebbe quello di esterno in un centrocampo a cinque: mancino vellutato, ma tante, tante mancanze in fase di copertura (persino un Candreva poco ispirato gli crea <em>problemi</em>).
Forse il suo ruolo sarebbe quello di esterno in un centrocampo a cinque: mancino vellutato, ma tante, tante mancanze in fase di copertura (persino un Candreva poco ispirato gli crea <em>problemi</em>).
Gioca il derby personale (nasce nelle giovanili della Lazio, ma passa più di 5 anni alla <em>Lupa</em>) con inaspettata timidezza.
Nato in una famiglia con la passione per la <em>A</em> (Arlind lui, Albian e Adonis i fratelli), ha il dovere di lottare per non retrocedere. Rude il giusto, buona l'intesa con Blanchard, nella ripresa si gasa e spazza tutto ciò che vede davanti a sé.
Nato in una famiglia con la passione per la <em>A</em> (Arlind lui, Albian e Adonis i fratelli), ha il dovere di lottare per non retrocedere. Rude il giusto, buona l'intesa con Blanchard, nella ripresa si gasa e spazza tutto ciò che vede davanti a sé.
Nato in una famiglia con la passione per la <em>A</em> (Arlind lui, Albian e Adonis i fratelli), ha il dovere di lottare per non retrocedere. Rude il giusto, buona l'intesa con Blanchard, nella ripresa si gasa e spazza tutto ciò che vede davanti a sé.
Il possesso lo fanno gli altri, così il capitano segue la ciurma nel pressing alto, continuo, da un paio di malleoli all'altro. Ha pure una buona occasione nel primo tempo, ma i piedi non sono da punta.
Il possesso lo fanno gli altri, così il capitano segue la ciurma nel pressing alto, continuo, da un paio di malleoli all'altro. Ha pure una buona occasione nel primo tempo, ma i piedi non sono da punta.
Tutta <em>una</em> vita da mediano in Ciociaria: "Leggo il giornale c'è papa Francesco e il Frosinone in Serie A". Regista di un film che girano gli altri, ma il premio non c'è per nessuno. Tocca pochi palloni, soffre e sgobba, poi sorride.
Tutta <em>una</em> vita da mediano in Ciociaria: "Leggo il giornale c'è papa Francesco e il Frosinone in Serie A". Regista di un film che girano gli altri, ma il premio non c'è per nessuno. Tocca pochi palloni, soffre e sgobba, poi sorride.
Tante iniziative interessanti ed un paio di quadricipiti da trainare aratri. Romano di San Basilio, vive la gara con una certa passione. Esce <em>spompo</em> per Tonev.
Garantisce un po' di follia nel tempo a disposizione. Sùbito col sinistro semina scompiglio, poi si controlla.
Insufficiente perché si mangia il gol solo contro Marchetti. Dimostra di saper combattere e colpire col tacco, ma Hoedt e Biševac lo <em>museruolano</em>spesso.
Regala all'amico Ciofani la possibilità dell'ennesimo +3 fantacalcistico, ma Daniel spreca calciando addosso a Marchetti. Scorribanda di qua e di là: piedi dolci, mente lucida.
Regala all'amico Ciofani la possibilità dell'ennesimo +3 fantacalcistico, ma Daniel spreca calciando addosso a Marchetti. Scorribanda di qua e di là: piedi dolci, mente lucida.
Soffre perché ama pescare dagli <em>imprevisti</em>. Schiera un Frosinone che sa pressare e ripartire, senza divertire, ma sarebbe chiedere troppo. Un punto utile per la salvezza.
<em>Gli occhi della tigre</em>, ma pochi interventi decisivi. Blocca Ciofani in solitaria, ma è più un errore del centravanti. Illeso.
Quando lancia da quaranta metri non sembra nemmeno lui. Un po' svagato quando pescano Ciofani solo contro Marchetti, per il resto tiene botta.
Un paio di interventi in acrobazia fanno spalancare i bulbi oculari. Gesti atletici rubati alle arti marziali a parte, una gara normale. Premiato per aver svegliato gran parte degli spettatori assopitisi.
Si propone da garante numero uno di Marchetti, e gli riesce piuttosto bene. Vince ai punti la sfida con Ciofani: se la Lazio non piglia gol, è anche merito suo.
<em>Centoundici </em>passaggi per il <em>play </em>laziale, che nel primo tempo sfiora l'imbucata decisiva per Candreva. Pressato a lungo da Frara e Gori, fatica ad osare.
Il rapporto con Pioli (ed alcuni compagni) sembra essersi deteriorato (eppure gioca 90'). Cerca gloria personale peccando ripetutamente di egoismo, quando non crossa (male): i tifosi non la prendono sempre bene...
Il rapporto con Pioli (ed alcuni compagni) sembra essersi deteriorato (eppure gioca 90'). Cerca gloria personale peccando ripetutamente di egoismo, quando non crossa (male): i tifosi non la prendono sempre bene...
Nel primo tempo, che poi era una sorta di prequel de "La notte dei morti viventi", illumina con giocate da drone. Cala nella ripresa e non bissa il doppio assist contro il Verona.
Nel primo tempo, che poi era una sorta di prequel de "La notte dei morti viventi", illumina con giocate da drone. Cala nella ripresa e non bissa il doppio assist contro il Verona.
Gioca sempre come se fosse l'ultima partita della vita, e questo gli fa onore. Tanti errori, ma col sinistro pennella per il cranio di Milinkovic-Savic, che esalta Leali.
Gioca sempre come se fosse l'ultima partita della vita, e questo gli fa onore. Tanti errori, ma col sinistro pennella per il cranio di Milinkovic-Savic, che esalta Leali.
Poteva essere la sua partita, se avesse giocato nel Frosinone. Lui che il gioco ama romperlo, più che cucinarlo, sbaglia una infinità di passaggi semplici ed esce (troppo tardi).
In pochi minuti in campo calcia in porta da ottima posizione e crea l'occasione da gol più nitida della gara, ma trova sulla sua strada un Leali ispirato. Andava provato prima.
In pochi minuti in campo calcia in porta da ottima posizione e crea l'occasione da gol più nitida della gara, ma trova sulla sua strada un Leali ispirato. Andava provato prima.
In pochi minuti in campo calcia in porta da ottima posizione e crea l'occasione da gol più nitida della gara, ma trova sulla sua strada un Leali ispirato. Andava provato prima.
Esce dal campo scontento, trotterellando, eppure ci sembrava poco sudato. Tecnicamente dice ancora la sua, ma il dinamismo "se l'è giocato". Nullo.
Esce dal campo scontento, trotterellando, eppure ci sembrava poco sudato. Tecnicamente dice ancora la sua, ma il dinamismo "se l'è giocato". Nullo.
Non ne prende una ed esce con le ossa rotte dalla morsa Ajeti-Blanchard: avessi detto Nesta e Maldini... Dov'è finito il Filip-bomber delle stagioni passate?
Dà alla Lazio e alla partita quel sapore speziato che la flemma di Mauri impediva di gustare. Fiammate sporadiche e tanti tiri, anche un po' confusionarii.
Mezzo voto in più del collega perché gioca meno, ma era ben lontano dal fare bella figura...
Non convince la scelta degli interpreti del tridente e l'inserimento di Parolo al posto dell'ispirato Milinkovic-Savic. Una gara da vincere, e invece frutta solo un punto. Testa già al Gala?
Non convince la scelta degli interpreti del tridente e l'inserimento di Parolo al posto dell'ispirato Milinkovic-Savic. Una gara da vincere, e invece frutta solo un punto. Testa già al Gala?