
<em>Gli occhi della tigre</em>, ma pochi interventi decisivi. Blocca Ciofani in solitaria, ma è più un errore del centravanti. Illeso.
<em>Gli occhi della tigre</em>, ma pochi interventi decisivi. Blocca Ciofani in solitaria, ma è più un errore del centravanti. Illeso.
<em>Gli occhi della tigre</em>, ma pochi interventi decisivi. Blocca Ciofani in solitaria, ma è più un errore del centravanti. Illeso.
<em>Gli occhi della tigre</em>, ma pochi interventi decisivi. Blocca Ciofani in solitaria, ma è più un errore del centravanti. Illeso.
Quando lancia da quaranta metri non sembra nemmeno lui. Un po' svagato quando pescano Ciofani solo contro Marchetti, per il resto tiene botta.
Un paio di interventi in acrobazia fanno spalancare i bulbi oculari. Gesti atletici rubati alle arti marziali a parte, una gara normale. Premiato per aver svegliato gran parte degli spettatori assopitisi.
Si propone da garante numero uno di Marchetti, e gli riesce piuttosto bene. Vince ai punti la sfida con Ciofani: se la Lazio non piglia gol, è anche merito suo.
Si propone da garante numero uno di Marchetti, e gli riesce piuttosto bene. Vince ai punti la sfida con Ciofani: se la Lazio non piglia gol, è anche merito suo.
<em>Centoundici </em>passaggi per il <em>play </em>laziale, che nel primo tempo sfiora l'imbucata decisiva per Candreva. Pressato a lungo da Frara e Gori, fatica ad osare.
<em>Centoundici </em>passaggi per il <em>play </em>laziale, che nel primo tempo sfiora l'imbucata decisiva per Candreva. Pressato a lungo da Frara e Gori, fatica ad osare.
Il rapporto con Pioli (ed alcuni compagni) sembra essersi deteriorato (eppure gioca 90'). Cerca gloria personale peccando ripetutamente di egoismo, quando non crossa (male): i tifosi non la prendono sempre bene...
Nel primo tempo, che poi era una sorta di prequel de "La notte dei morti viventi", illumina con giocate da drone. Cala nella ripresa e non bissa il doppio assist contro il Verona.
Gioca sempre come se fosse l'ultima partita della vita, e questo gli fa onore. Tanti errori, ma col sinistro pennella per il cranio di Milinkovic-Savic, che esalta Leali.
Gioca sempre come se fosse l'ultima partita della vita, e questo gli fa onore. Tanti errori, ma col sinistro pennella per il cranio di Milinkovic-Savic, che esalta Leali.
Poteva essere la sua partita, se avesse giocato nel Frosinone. Lui che il gioco ama romperlo, più che cucinarlo, sbaglia una infinità di passaggi semplici ed esce (troppo tardi).
In pochi minuti in campo calcia in porta da ottima posizione e crea l'occasione da gol più nitida della gara, ma trova sulla sua strada un Leali ispirato. Andava provato prima.
Esce dal campo scontento, trotterellando, eppure ci sembrava poco sudato. Tecnicamente dice ancora la sua, ma il dinamismo "se l'è giocato". Nullo.
Non ne prende una ed esce con le ossa rotte dalla morsa Ajeti-Blanchard: avessi detto Nesta e Maldini... Dov'è finito il Filip-bomber delle stagioni passate?
Non ne prende una ed esce con le ossa rotte dalla morsa Ajeti-Blanchard: avessi detto Nesta e Maldini... Dov'è finito il Filip-bomber delle stagioni passate?
Dà alla Lazio e alla partita quel sapore speziato che la flemma di Mauri impediva di gustare. Fiammate sporadiche e tanti tiri, anche un po' confusionarii.
Mezzo voto in più del collega perché gioca meno, ma era ben lontano dal fare bella figura...
Non convince la scelta degli interpreti del tridente e l'inserimento di Parolo al posto dell'ispirato Milinkovic-Savic. Una gara da vincere, e invece frutta solo un punto. Testa già al Gala?
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.