Lo Spezia dalle sue parti ci arriva anche con una buona frequenza, ma non trova mai la conclusione nello specchio prima del 96' quando, su rigore, Galabinov prova a sorprenderlo: lui respinge sulla sua sinistra.
L'infortunio di de Ligt nel riscaldamento lo dirotta al centro della difesa, fa inevitabilmente fatica, ma si arrangia con esperienza risultando una buona spalla di Demiral. Suo il lancio per Bernardeschi che porta al vantaggio bianconero.
La Juve è in evidente difficoltà soprattutto caratterialmente, sembra lui a spronare la squadra tenendola viva sia con alcune chiusure che proponendosi in fase offensiva.
E' una serata difficile da unico difensore di ruolo contro un attacco comunque pericoloso come quello dello Spezia. Non si concede nessuna sbavatura sino al 96', momento in cui Gyasi gli scivola alle spalle e lui lo atterra in area causando il rigore parato da Szczesny.
E' una serata difficile da unico difensore di ruolo contro un attacco comunque pericoloso come quello dello Spezia. Non si concede nessuna sbavatura sino al 96', momento in cui Gyasi gli scivola alle spalle e lui lo atterra in area causando il rigore parato da Szczesny.
E' una serata difficile da unico difensore di ruolo contro un attacco comunque pericoloso come quello dello Spezia. Non si concede nessuna sbavatura sino al 96', momento in cui Gyasi gli scivola alle spalle e lui lo atterra in area causando il rigore parato da Szczesny.
Non riesce a dare alla squadra lo sfogo necessario sulla fascia sinistra, soffre anche in fase difensiva prendendo anche un giallo che lo limita per tutto l'arco del match.
Entra in campo e alla prima palla che tocca serve l'assist a Morata che vale l'1-0. Ottima anche la giocata dalla quale nasce il 2-0 di Chiesa. Attento in fase di ripiegamento.
Crea sempre problemi alla difesa dello Spezia seppur con poca costanza lungo l'arco del match, ma la caparbietà con la quale trova il 2-0 è apprezzabile.
Partita disordinata con tanti errori soprattutto in fase di costruzione, cresce nella ripresa, trova anche la ciliegina finale con l'assist per Ronaldo che vale il 3-0.
Ancora una volta è lui la nota stonata della serata bianconera. Tanti errori, troppi palloni persi, non trova il guizzo vincente davanti. Non è quello che si aspetta sulla carta da uno come lui.
Entra subito dopo il raddoppio della Juventus per aiutare la squadra a gestire il pallone, deve fare il compitino e lo fa, potrebbe aiutarlo per reinserirsi mentalmente nella guerra della parte finale della stagione.
Ha alcune giocate che vengono lette con tanta difficoltà dalla difesa avversaria, ma anche tante fasi di gioco durante le quali si fatica a capire se è in campo o meno.
Costretto ancora una volta a fare gli straordinari, non ha la vivacità di qualche settimana fa, prova comunque a rendersi utile ed è anche pericoloso in un paio di circostanze.
Entra in campo e la prima palla giocata vale l'1-0 per i suoi: è l'episodio che spezza la partita indirizzandola sui binari di casa. Non è ancora al meglio della condizione, ma mostra sempre l'importanza della sua presenza nel gioco della squadra.
Nel primo tempo manda segnali di frustrazione con un paio di movimenti che non gli appartengono, ma nel finire della frazione è lui il più pericoloso colpendo il palo. Nella ripresa ci prova su punizione, Provedel respinge, nel finale trova il sinistro in diagonale che vale il 3-0.
Per un'ora abbondante di gioco non riesce a dare la scossa ai suoi, comunque con una squadra con troppe assenze. Poi la vince con i cambi e la gestione dell'ultima mezzora.
La Juve arriva poco dalle sue parti per un'ora, un paio di interventi d'ordinaria amministrazione. Dopo i cambi della Juve, però, gli attacchi alla sua porta arrivano più frequenti, lui non riesce a limitarli.
La Juve arriva poco dalle sue parti per un'ora, un paio di interventi d'ordinaria amministrazione. Dopo i cambi della Juve, però, gli attacchi alla sua porta arrivano più frequenti, lui non riesce a limitarli.
La Juve arriva poco dalle sue parti per un'ora, un paio di interventi d'ordinaria amministrazione. Dopo i cambi della Juve, però, gli attacchi alla sua porta arrivano più frequenti, lui non riesce a limitarli.
Quando la Juve non spinge particolarmente, o comunque lo fa con discontinuità, regge bene anche con qualche intervento d'attenzione alta. Non appena si abbassa un po' la condizione, gli avversari passano anche dalle sue parti, vedi l'azione del 2-0.
Quando la Juve non spinge particolarmente, o comunque lo fa con discontinuità, regge bene anche con qualche intervento d'attenzione alta. Non appena si abbassa un po' la condizione, gli avversari passano anche dalle sue parti, vedi l'azione del 2-0.
E', per assurdo, l'attaccante più pericoloso dei suoi: tante volte arriva al tiro anche da buona posizione, tante volte perde le misure per rendersi davvero decisivo.
E', per assurdo, l'attaccante più pericoloso dei suoi: tante volte arriva al tiro anche da buona posizione, tante volte perde le misure per rendersi davvero decisivo.
La non-marcatura su Morata in occasione della rete dell'1-0 è un gesto tecnico che di fatto decide la partita. Da lì in avanti è una confusione continua.
Già nel primo tempo la Juve spinge di più e più facilmente dalle sue parti, ad inizio ripresa stava per servire un assist a McKennie, l'ingresso di Bernardeschi lo manda totalmente in tilt causando i primi due gol juventini.
Pochi istanti in campo, giusto il tempo di perdere una palla sanguinosa in maniera goffa che fa partire il contropiede del 3-0 firmato da Ronaldo.
In campo per poco meno di venti minuti con la partita di fatto già conclusa, si limita a svolgere il compitino da onor di firma, aspettando il fischio finale senza infamia e senza lode.
Forse troppo timido soprattutto nel primo tempo, quando lo Spezia controlla la partita meglio della Juventus. Nella ripresa quasi scompare dal campo.
Sa giocare bene la palla, forse gli manca fisicità sufficiente per reggere l'urto lungo tutto l'arco del match contro i pari ruolo della Juventus, ma comunque non sfigura.
E' probabilmente l'ultimo ad arrendersi nel centrocampo ligure, cala inevitabilmente quando la Juve trova il vantaggio alzando dopo i ritmi della partita, con i compagni di squadra evidentemente sfiduciati.
Entra con la Juve avanti di due gol, la fase difensiva degli avversari lo limita parecchio, complice anche un atteggiamento generale dei suoi compagni di evidente sfiducia.
Quando la palla arriva dalle sue parti dà la sensazione di poter fare qualcosa di interessante, ma finisce per non riuscirci praticamente mai.
Italiano lo mette dentro per dare più peso alla squadra, lui non approfitta dell'occasione giocando in maniera svogliata, e lo si vede anche per come va sul dischetto al 96', calciando debolmente e facendosi respingere il rigore da Szczesny.
Non trova la via del tiro in porta, ma è sempre pimpante quando la palla arriva dalle sue parti. E' lui in pieno recupero a procurarsi il rigore poi sprecato da Galabinov.
Gioca bene tanti palloni, ma tutti spalle alla porta: la difesa bianconera non gli permette di girarsi, a meno di qualche occasione nella quale parte largo, senza comunque pungere. Non ben coadiuvato dal centrocampo
Gioca bene tanti palloni, ma tutti spalle alla porta: la difesa bianconera non gli permette di girarsi, a meno di qualche occasione nella quale parte largo, senza comunque pungere. Non ben coadiuvato dal centrocampo
La sua squadra gioca bene per larghi tratti, ma col passare dei minuti sembra lui stesso andare in sofferenza non riuscendo a trovare subito le contromosse necessarie per non uscire dalla partita. I cambi affossano definitivamente il match.
La sua squadra gioca bene per larghi tratti, ma col passare dei minuti sembra lui stesso andare in sofferenza non riuscendo a trovare subito le contromosse necessarie per non uscire dalla partita. I cambi affossano definitivamente il match.