Per lo spagnolo normale amministrazione, nessun patema, mantiene la porta inviolata con l'aiuto del palo che lo salva sul gran tiro di Lapadula nella ripresa.
- Under 13’
- Mkhitaryan 37’
- Dzeko 69’
- Kolarov 80’
Si impegna nelle due fasi, si porta più volte al cross, ma non manca qualche amnesia dietro da matita rossa. Nel complesso riesce a strappare la sufficienza con la dedizione lungo la corsia.
Nella ripresa diventa incontenibile lungo la corsia mancina, Donati non riesce a prenderlo ed è protagonista nell'azione del 3-0 con Dzeko che va in gol e poi con la firma personale sulla rete del 4-0.
Nella ripresa diventa incontenibile lungo la corsia mancina, Donati non riesce a prenderlo ed è protagonista nell'azione del 3-0 con Dzeko che va in gol e poi con la firma personale sulla rete del 4-0.
Torna al fianco di Smalling e gioca una gara puntuale e concentrata, bellissimo il salvataggio che quasi gli costa l'infortunio sul finire di primo tempo.
Un paio di chiusure spettacolari nella prima frazione, salva in uno contro uno e su una buona chance per Majer. L'inglese, mai scomposto e sempre elegante, chiude la gara senza sbavature.
Un paio di chiusure spettacolari nella prima frazione, salva in uno contro uno e su una buona chance per Majer. L'inglese, mai scomposto e sempre elegante, chiude la gara senza sbavature.
Manca di precisione sottoporta, spreca due grosse chance da buona posizione nel primo tempo ma è molto partecipe nelle azioni offensive dei suoi, ottima l'intesa con i compagni di reparto anche nell'occasione del secondo gol giallorosso. Sostituito al 46' da Kluivert, Fonseca non lo rischia dopo un affaticamento muscolare.
Torna al fianco di Veretout in mezzo al campo e quest'oggi non soffre praticamente mai, ordine e pulizia senza commettere ingenuità.
Torna al fianco di Veretout in mezzo al campo e quest'oggi non soffre praticamente mai, ordine e pulizia senza commettere ingenuità.
Mette subito in mostra una buona gamba nel primo tempo e dà ragione a Fonseca che lo preferisce dal'1 a Perez con la rete che sblocca il match. Bravo a sovrapporsi sulla destra e a freddare Vigorito. Esce al 61' per fare spazio all'autore del gol vittoria contro il Gent.
Il francese torna ad un buon livello, concreto e sostanzioso con il lavoro in mezzo al campo di recupero e di supporto all'azione di possesso dei suoi.
Il francese torna ad un buon livello, concreto e sostanzioso con il lavoro in mezzo al campo di recupero e di supporto all'azione di possesso dei suoi.
Il francese torna ad un buon livello, concreto e sostanzioso con il lavoro in mezzo al campo di recupero e di supporto all'azione di possesso dei suoi.
L'armeno ripaga la fiducia di Fonseca con un primo tempo perfetto: recupero palla e assist per il gol dell'1-0, firma personale sul gol del raddoppio. Già a quota 5 centri in campionato. Si vede meno nella ripresa, ma è arma offensiva importante, più incisivo degli altri trequartisti a disposizione del tecnico portoghese.
Entra al 46' al posto di Pellegrini, l'olandese è partecipe ma ancora non riesce a trovare lo spunto giusto, nel finale ha l'occasione per finire nel tabellino dei marcatori ma Vigorito riesce a dirgli di no.
Di mestiere fa il centravanti, ma regala palle deliziose da trequartista di classe sopraffina: per Pellegrini che può calciare pericolosamente in porta, per Under, per arrivare all'assist per il 2-0 di Mkhitaryan. Nella ripresa torna a farsi vivo anche in area di rigore e sigla la rete del 3-0. Il suo lavoro in avanti è fondamentale e riesce una volta di più a dimostrarlo anche nell'azione del quarto gol.
Entra al 61' al posto di Under e dimostra di poter essere un asso nella manica per Fonseca: entra ancora bene in partita, buoni i movimenti in attacco, serve l'assist per il gol del 4-0 di Kolarov e ci prova in proprio con un tentativo a lato.
Entra al 61' al posto di Under e dimostra di poter essere un asso nella manica per Fonseca: entra ancora bene in partita, buoni i movimenti in attacco, serve l'assist per il gol del 4-0 di Kolarov e ci prova in proprio con un tentativo a lato.
Torna alla vittoria la sua Roma in campionato dopo un pareggio e tre sconfitte di fila: quattro gol e una boccata di vero ossigeno.
Torna alla vittoria la sua Roma in campionato dopo un pareggio e tre sconfitte di fila: quattro gol e una boccata di vero ossigeno.
Non è mai stilisticamente impeccabile e potrebbe fare di più su almeno un paio dei gol subiti, non riesce a trasmettere grande sicurezza.
Non riesce ad opporsi mai con grande efficacia, sul primo gol viene infilato dalla coppia Mkhitaryan-Under, Dzeko e compagni sono clienti decisamente fuori portata.
Perde il duello con Dzeko in più di un'occasione come nel caso del secondo gol. Per quanto può prova a metterci una pezza, è una gara comunque decisamente complicata.
Deve fare i conti nel primo tempo con la gran vena di Mkhitaryan, nel secondo con un Kolarov indemoniato: non riesce mai a contenerli, ne esce a pezzi.
Dal suo lato sicuramente il Lecce soffre di meno, deve vedersela con Bruno Peres e non con Kolarov, riesce a salvarsi.
Dal suo lato sicuramente il Lecce soffre di meno, deve vedersela con Bruno Peres e non con Kolarov, riesce a salvarsi.
Prova a guidare i suoi in contropiede e a guadagnarsi qualche fallo, un buon assist per il palo di Lapadula nella ripresa, ma nel complesso riesce a creare ben pochi patemi alla retroguardia romanista.
Prova a guidare i suoi in contropiede e a guadagnarsi qualche fallo, un buon assist per il palo di Lapadula nella ripresa, ma nel complesso riesce a creare ben pochi patemi alla retroguardia romanista.
Torna titolare dopo quattro gare in cabina di regia, ma al 13' combina la frittata facendosi portare via palla da Mhkitaryan che dà il là al gol dell'1-0. Non è l'unico errore sanguinoso in fase di impostazione. Esce all'intervallo per fare posto a Shakhov.
Ex della partita, entra in campo al 66' al posto di Majer ma non riesce a dare nessun aiuto sostanzioso in cabina di regia.
Lavoro insufficiente in entrambe le fasi di gioco, quando dovrebbe contenere non ci riesce e finisce per correre a vuoto, errori di precisione in fase di possesso.
Lavoro insufficiente in entrambe le fasi di gioco, quando dovrebbe contenere non ci riesce e finisce per correre a vuoto, errori di precisione in fase di possesso.
Troppo lento e macchinoso, non riesce ad andare con efficacia al contrasto né a rendersi seriamente pericoloso dalle parti di Pau Lopez che impegna solamente con un tiro dalle poche pretese.
Entra al 46' al posto di Petriccione, dovrebbe aumentare l'incisività offensiva dei suoi ma non è ispirato e non riesce a combinare granché.
Esce al 66', sul 2-0, per fare posto a Tachtsidis dopo una gara in cui non riesce ad esprimersi ai suoi livelli: ha una grossa chance per andare in gol su un errore di Bruno Peres, ma Smalling salva. In mezzo al campo si soffre.
Esce al 66', sul 2-0, per fare posto a Tachtsidis dopo una gara in cui non riesce ad esprimersi ai suoi livelli: ha una grossa chance per andare in gol su un errore di Bruno Peres, ma Smalling salva. In mezzo al campo si soffre.
Si coordina sul cross di Mancosu e coglie un gran palo al volo al 77': è la cosa più bella della partita del Lecce. Lui come al solito sgomita e si impegna, ma i compagni riescono a servirlo ben poco.
Dopo tre vittorie di fila, un brusco stop che comunque non preoccupa per il suo Lecce all'Olimpico. Troppo grande la differenza tecnica tra le due squadre.