Serata più che tranquilla per il portiere albanese che praticamente non deve mai intervenire per opporsi alle offensive degli avversari, ed è chiamato in causa anche poco dai compagni per disimpegni coi piedi.
Vale quanto detto per gli altri compagni di reparto, serata d'ordinaria amministrazione contro un attacco tutt'altro che irresistibile, attento in un paio di anticipi comunque non proibitivi.
Vale quanto detto per gli altri compagni di reparto, serata d'ordinaria amministrazione contro un attacco tutt'altro che irresistibile, attento in un paio di anticipi comunque non proibitivi.
Serata tranquilla, ma esce comunque fra gli applausi quando nel finale viene sostituito: è la fotografia di una prestazione comunque volenterosa, nel primo tempo il risultato stava per sbloccarsi grazie ad una sua iniziativa poi sprecata da Marusic.
Serata tranquilla, ma esce comunque fra gli applausi quando nel finale viene sostituito: è la fotografia di una prestazione comunque volenterosa, nel primo tempo il risultato stava per sbloccarsi grazie ad una sua iniziativa poi sprecata da Marusic.
In costante proiezione offensiva contro un avversario tutt'altro che irresistibile, mette dentro un buon numero di cross, ma c'è l'altra faccia della medaglia: non tutti vanno a segno, sfrutta dunque male lo spazio a disposizione.
L'attacco del Verona è troppo morbido per creare problemi alla difesa capitolina, ed allora lui prova, seppur senza successo, a farsi vedere davanti. In definitiva una serata tranquilla che più tranquilla non si può.
Entra nell'ultimo quarto d'ora per dare equilibrio alla squadra contro un Verona comunque poco offensivo, dà il suo contributo con una chiusura in scivolata in una delle poche proiezioni dell'Hellas nell'area di Strakosha.
Entra nell'ultimo quarto d'ora per dare equilibrio alla squadra contro un Verona comunque poco offensivo, dà il suo contributo con una chiusura in scivolata in una delle poche proiezioni dell'Hellas nell'area di Strakosha.
Parte bene lanciando Immobile a tu per tu con Nicolas, buono un recupero in due tempi su un contropiede ospite, nella ripresa cala sino a sprecare anche una facile occasione comunque poi tramutata in gol da Immobile in occasione del 2-0.
Si appiattisce adeguandosi alla serata, si limita a svolgere il compitino senza alzare il ritmo, non ce n'è stato bisogno considerando la serata e gli strappi dati dagli altri compagni di squadra.
Meno bene rispetto ad altre occasioni, ma è comunque prezioso con alcune sue giocate che mandano in confusione la difesa veronese. Non a caso è l'uomo che subisce più falli fra i calciatori in campo, buono anche il numero di azioni create.
Se il primo tempo finisce 0-0 la colpa è principalmente la sua, ma gli basta un quarto d'ora per farsi perdonare ed andare addirittura in credito: doppietta decisiva con una conclusione potente ed un colpo di testa da opportunista dopo un'azione comunque ben orchestrata anche da lui.
Serata facile quella di stasera per la sua squadra, lui è bravo a liberare la testa dei calciatori da possibili blocchi dopo il primo tempo concluso a reti inviolate. Nella ripresa gestisce i cambi in vista dei prossimi impegni.
Nel primo tempo è bravo ad opporsi su Immobile e fortunato in un altro paio di circostanze, nella ripresa nulla può sull'1-0, dice no a Lulic, ma si arrende alla ribattuta di Immobile nell'azione che porta al raddoppio. Prende un'ammonizione evitabile per perdita di tempo ad inizio secondo tempo.
Nel primo tempo è bravo ad opporsi su Immobile e fortunato in un altro paio di circostanze, nella ripresa nulla può sull'1-0, dice no a Lulic, ma si arrende alla ribattuta di Immobile nell'azione che porta al raddoppio. Prende un'ammonizione evitabile per perdita di tempo ad inizio secondo tempo.
Prova a rendersi utile con esperienza e quantità, ma la qualità stasera si lascia desiderare, ed allora non riesce a fare svoltare la prestazione sua e della sua squadra verso la direzione voluta.
Prova a rendersi utile con esperienza e quantità, ma la qualità stasera si lascia desiderare, ed allora non riesce a fare svoltare la prestazione sua e della sua squadra verso la direzione voluta.
Parte bene con un paio di buoni interventi, ma nella ripresa si perde Immobile sia in occasione dell'1-0 quando gli concede troppo spazio, sia sul 2-0 quando si fa attirare fuori dal centravanti nello sviluppo iniziale dell'azione.
Parte bene con un paio di buoni interventi, ma nella ripresa si perde Immobile sia in occasione dell'1-0 quando gli concede troppo spazio, sia sul 2-0 quando si fa attirare fuori dal centravanti nello sviluppo iniziale dell'azione.
E l'unico a salvarsi nella difesa veronese, forse avrebbe potuto fare qualcosa di più in occasione del vantaggio laziale, ma riesce a mettere più di una pezza durante il resto del match.
Va in difficoltà in più occasioni soprattutto sugli scambi veloci e ravvicinati fra Milinkovic-Savic e Luis Alberto, ma in fin dei conti non crolla mai, anche se però partecipa al disastro difensivo in occasione del 2-0.
Va in difficoltà in più occasioni soprattutto sugli scambi veloci e ravvicinati fra Milinkovic-Savic e Luis Alberto, ma in fin dei conti non crolla mai, anche se però partecipa al disastro difensivo in occasione del 2-0.
Pochi palloni giocati, troppi di questi persi, preciso nei passaggi ai compagni, ma non può bastare per strappare la sufficienza all'Olimpico in una serata storta come quella di stasera per la sua squadra.
Lo si nota poco in campo nonostante un buon numero di palloni giocati, recupera anche qualche pallone interessante, ma non riesce a far cambiare marcia alla sua squadra perdendo anche qualche pallone qua e là, qualcuno sanguinante.
Dal punto di vista nervoso prova a rendersi più utile rispetto a Buchel, subentrato proprio a quest'ultimo, ma entra nel momento peggiore del match a cavallo fra i due gol di Immobile, di fatto quando il Verona esce definitivamente dal match.
Poco più di venti minuti di quasi nulla, entra in campo subito dopo il secondo gol di Immobile, i ritmi della partita a quel punto erano praticamente simili a quello di un allenamento senza troppo impegno, inevitabile risentirne.
Se non fosse stato in campo sarebbe cambiato poco: tocca meno di venti palloni, la metà di questi la perde, non riesce mai ad impensierire la difesa avversaria, giustamente sostituito a metà secondo tempo.
Sulla sua fascia di competenza si aprono voragini clamorose che la Lazio si prende tutte non soffrendo mai dal suo lato: non riesce mai a rendersi pericoloso, non riesce mai a rendersi utile neanche in zona difensiva.
Si disimpegna abbastanza decentemente nonostante la serataccia della sua squadra, soffre probabilmente gli incredibili spazi lasciati da Verde sul suo binario, è sovrastato da Immobile in occasione del 2-0.
Più che per proprie responsabilità che per demeriti propri, gioca una partita in mezzo a difensori che non gli fanno quasi toccare palla: non riesce a trovare mai il guizzo giusto, l'unica palla potenzialmente pericolosa se la procura in pressing sulla difesa avversaria, ma il tiro è innocuo.
Più che per proprie responsabilità che per demeriti propri, gioca una partita in mezzo a difensori che non gli fanno quasi toccare palla: non riesce a trovare mai il guizzo giusto, l'unica palla potenzialmente pericolosa se la procura in pressing sulla difesa avversaria, ma il tiro è innocuo.
E' l'unico che prova a creare qualche grattacapo agli avversari, ma entra in campo quando ormai la partita era ampiamente compromessa. Si fa valere anche nelle giocate aree, ma è comunque troppo poco.
Se una squadra non arriva mai a tirare verso lo specchio della porta avversaria la colpa è sicuramente dei calciatori che vanno in campo, ma chi la squadra la dirige non può mai non essere collocato sul banco degli imputati: l'incubo Serie B è lì a portata d'occhio.
Se una squadra non arriva mai a tirare verso lo specchio della porta avversaria la colpa è sicuramente dei calciatori che vanno in campo, ma chi la squadra la dirige non può mai non essere collocato sul banco degli imputati: l'incubo Serie B è lì a portata d'occhio.