Serie C2, stagione 2003/04. Sangiovannese-Aglianese finisce zero a zero, Sarri e Allegri, rispettivamente, gli allenatori. S'è perduto il conto delle paglie accese da Maurizio e dei capelli smarriti da Massimiliano, mentre resterà impresso negli almanacchi il conto della vittorie consecutive della Juventus - quattordici - e dei gol di Gonzalo Higuaín - ventiquattro - in questa Serie A. Tutto esaurito per il quinto Juventus-Napoli allo Stadium con oltre quaranta tv collegate e Rai International che passa Sanremo in differita. Qualcuno preferirà ugualmente il festival - non Antonio Conte, regolarmente in tribuna - altri si dirigeranno al Teatro Alfieri per ammirare la Cuccarini in Rapunzel.

Recuperato Khedira, Allegri si dispone con un modulo - 4-1-2-1-2 - che pare più numero di telefono e Barzagli centrale di sinistra; Sarri in rosso e in formazione tipo ritrova Jorginho dopo la squalifica. Dopo l'infortunio a Rizzoli ecco Orsato, che già aveva diretto la gara 2011/12 con la Signora baloccata.


PRIMO TEMPO - Sinapsi mai così attive dall'inizio di questa stagione, la Juve vede rosso, ma l'unico toro sembra accendersi sotto l'afro-capigliatura di Juan Cuadrado, loco nel puntare tutta la difesa partenopea senza mai trovare il guizzo vincente. Barzagli e Bonucci - vittima di un'involontaria guerra di autoscontri con Khedira e sofferente al ginocchio destro - lasciano a Higuaín briciole di gloria e tanto nervosismo per la direzione british di Orsato. Si sapeva. L'unica conclusione degna d'esser menzionata è prodotta dallo stinco di Albiol con Buffon che miracoleggia, ma il gioco era fermo per fallo dello stesso difensore. Poteva far male pure un traversone al veleno di Hysaj per la zucca del Pipita, Bonucci salva in spaccata come se avesse segnato un gol. In ombra poké-Pogba e Marek Hamšík, nemmeno Insigne trova la precisione per l'ultimo passaggio. Un solo minuto di recupero concesso, poi tutti negli spogliatoi.


SECONDO TEMPO - Dopo soli sette minuti di gioco Bonnie si arrende ai dolori rotulei: entra Rugani. Cinque minuti e anche Álvaro Morata lascia il terreno di gioco per far posto a Zaza, guai alla mano destra per l'ex Real Madrid. Sessanta minuti sul cronometro e Dybala attacca il sistema cardiocircolatorio di tutti i napoletani. Pogba gigioneggia - Hysaj l'osserva - e serve 'U Picciriddu per il sinistro di prima intenzione: alto di poco. Giganteggia Barzagli, che tiene a bada il capocannoniere e indica la via al Padawan Rugani coi ritmi di gara vistosamente calati dopo una prima frazione rock. All'ottantesimo esce dalla caverna in cui era nascosto capitan Hamšík con un sinistro che Buffon può solo accompagnare con lo sguardo sopra la traversa. Ottantotto minuti e quando lo zero a zero sembra già in forno Simone Zaza esplode un sinistro che - deviato da Albiol - batte un incolpevole Reina e vale gioco, partita, incontro, ma non ancora Scudetto.

Partita contratta e attenta da parte di ambedue le formazioni sbloccata da una prodezza di Zaza. Juventus nuova capolista.



JUVENTUS-NAPOLI 1-0 (0-0)

MARCATORI: 88' Zaza

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci (52' Rugani), Barzagli, Evra; Khedira, Marchisio, Pogba; Cuadrado, Morata (58' Zaza), Dybala (87' Alex Sandro). All.: Allegri

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (90' Gabbiadini), Jorginho, Hamšík; Callejón, Higuaín, Insigne (77' Mertens). All.: Sarri