Non può nulla sulla rete siglata da Bremer, ma nel finale blinda la porta con un grande intervento su Rincon evitando che i padroni di casa subiscano un passivo troppo importante rispetto alla prestazione fatta.
Non può nulla sulla rete siglata da Bremer, ma nel finale blinda la porta con un grande intervento su Rincon evitando che i padroni di casa subiscano un passivo troppo importante rispetto alla prestazione fatta.
Il difensore ex Juve non viene schierato al centro della difesa, ma come centrale di sinistra. Il posizionamento non lo favorisce nel suo fondamentale più importante, ovvero la costruzione. Lui si limita dunque ad un lavoro più di appoggio che di regia, applicandosi in fase di non possesso con attenzione ma senza strafare.
Nel primo tempo sembra di essere in serata particolarmente positiva, anche se rischia di provocare un calcio di rigore. Nella ripresa va un po' più in difficoltà, facendosi saltare qualche volta di troppo e sbagliando diversi appoggi.
L'esperto difensore del Cagliari ha gravi responsabilità sulla rete realizzata da Bremer e che, di fatto, ha deciso la partita. Il suo errato posizionamento permette al difensore avversario di staccare con relativa tranquillità ed insaccare senza troppi problemi.
La costante proiezione offensiva di Singo lo costringe a stare sempre molto basso, quasi schiacciato sulla linea dei difensori. A differenza del solito non riesce a brillare neanche sui calci da fermo.
Nel primo tempo si rende protagonista di un bel duello sulla corsia di competenza, trovando il tempo di lanciarsi in belle sgroppate nella metà campo avversaria, come quella che porta alla conclusione, poi sbagliata, di Joao Pedro. Nella ripresa il suo apporto cala in maniera abbastanza evidente, forse per un po' di stanchezza.
Nel primo tempo si rende protagonista di un bel duello sulla corsia di competenza, trovando il tempo di lanciarsi in belle sgroppate nella metà campo avversaria, come quella che porta alla conclusione, poi sbagliata, di Joao Pedro. Nella ripresa il suo apporto cala in maniera abbastanza evidente, forse per un po' di stanchezza.
Certamente è il migliore del Cagliari per distacco. Il centrocampista belga è la vera anima di questa squadra: ringhia sui portatori di palla avversari portando un pressing altissimo, riuscendo a fare dei break importanti soprattutto nella prima frazione di gioco.
Ci ha abituato a partite di ben altro spessore, invece questa sera il centrocampista cagliaritano è apparso un po' più timido ed impreciso del solito. Il posizionamento di Nainggolan ne limita anche gli inserimenti verso l'area di rigore avversaria.
Bene in entrambe le fasi di gioco, pur senza strafare. Porta una buona pressione sui portatori di palla avversari, aiutando Nainggolan ad alzare la linea del pressing e proprio in combinazione con l'ex Inter riesce a sviluppare le azioni migliori del Cagliari.
Entra quando il Torino sta alzando il ritmo del gioco per cercare di sbloccare la partita. Ha pochissime occasioni per farsi vedere, ma cerca comunque di mettere tutta la propria fisicità a disposizione della squadra, soprattutto nell'arrembaggio finale.
Entra quando il Torino sta alzando il ritmo del gioco per cercare di sbloccare la partita. Ha pochissime occasioni per farsi vedere, ma cerca comunque di mettere tutta la propria fisicità a disposizione della squadra, soprattutto nell'arrembaggio finale.
Il Cagliari non riesce a costruire con continuità, ma vive sugli sprazzi soprattutto di Nainggolan. Il numero 10 isolano non riesce a sfruttare le poche occasioni che gli capitano, come ad esempio in occasione della bella percussione di Zappa nella prima frazione di gioco.
Non riesce a sfruttare le occasioni che gli capitano. Nel primo tempo, sugli sviluppi di calcio d'angolo, spreca da buona posizione con un colpo di testa fuori, nella ripresa invece l'occasione di calciare in porta da posizione favorevole, non riuscendo a centrare la porta. 16 passaggi, solo poco più della metà gli riescono. Non era serata.
Partita difficile per il Cagliari, nonostante la voglia di non sbagliare ed il buon posizionamento di Nainggolan ci sono troppi giocatori che rendono meno di quello che dovrebbero. Il tecnico non riesce a dare la scossa giusta ed esce sconfitto anche questa sera.
Il Cagliari tira nello specchio della porta granata solamente una volta, con una deviazione aerea di Joao Pedro, occasione in cui l'estremo difensore del Torino alza sopra la traversa senza troppi problemi. Per il resto serata estremamente tranquilla per l'ex PSG.
Partita concreta per il numero 5 granata, concentrato e spesso vincitore nei duelli che lo vedono coinvolto. Ogni tanto si prende anche il lusso di tentare qualche giocata tecnicamente superiore, come qualche dribbling sui propri diretti avversari.
Questa sera l'esterno argentino ha deciso di far venire un infarto a Sirigu ed a tutti i supporter granata, inventandosi uno sciagurato retropassaggio che solo per fortuna non finisce dentro la propria porta. Impreciso anche sui cross e sui calci da fermo.
Dopo la querelle di inizio stagione il Torino ha definitivamente ritrovato il suo baluardo difensivo. Preciso anche sulle sbavature dei compagni di reparto, resta sempre concentrato nonostante la partita vada molto a folate.
Dopo la querelle di inizio stagione il Torino ha definitivamente ritrovato il suo baluardo difensivo. Preciso anche sulle sbavature dei compagni di reparto, resta sempre concentrato nonostante la partita vada molto a folate.
La sua partita prende una piega molto positiva dal 70' in poi. Prima blocca con uno splendido intervento un possibile contropiede del Cagliari, poi pochi secondi dopo sigla la rete che decide la partita permettendo ai suoi di portare a casa tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza.
Tocca tanti palloni, soprattutto nella prima parte di gara. La sua velocità potrebbe fare la differenza in qualsiasi momento della gara, ma stasera è mancata precisione. Chiude la partita con il 68% di passaggi completati e solamente il 25% di cross realizzati. Troppo poco per chi dovrebbe dare più brio alla manovra granata.
Tocca tanti palloni, soprattutto nella prima parte di gara. La sua velocità potrebbe fare la differenza in qualsiasi momento della gara, ma stasera è mancata precisione. Chiude la partita con il 68% di passaggi completati e solamente il 25% di cross realizzati. Troppo poco per chi dovrebbe dare più brio alla manovra granata.
Tocca tanti palloni, soprattutto nella prima parte di gara. La sua velocità potrebbe fare la differenza in qualsiasi momento della gara, ma stasera è mancata precisione. Chiude la partita con il 68% di passaggi completati e solamente il 25% di cross realizzati. Troppo poco per chi dovrebbe dare più brio alla manovra granata.
La sua "solita" partita fatta di grinta e combattività. Chiude con 10 duelli vinti aiutando i suoi a recuperare spesso il possesso nelle zone centrali del campo ed abbassandosi in copertura per aiutare i compagni della difesa per disinnescare i pericoli creati da Nainggolan.
Entra nel finale per dare al Torino un po' più di ordine e far girare la palla, evitando che possa essere recuperata da un Cagliari pronto a lanciarsi verso la porta di Sirigu.
Entra nel finale per dare al Torino un po' più di ordine e far girare la palla, evitando che possa essere recuperata da un Cagliari pronto a lanciarsi verso la porta di Sirigu.
Nicola lo schiera nel cuore del centrocampo granata, affidandogli i compiti di costruire le azioni della propria squadra. L'ex Udinese ripaga la fiducia del mister con una prestazione attenta, ma non impeccabile. Importante però il suo contributo nei calci piazzati: da un suo calcio d'angolo arriva la rete realizzata da Bremer e che decide la partita.
Nicola lo schiera nel cuore del centrocampo granata, affidandogli i compiti di costruire le azioni della propria squadra. L'ex Udinese ripaga la fiducia del mister con una prestazione attenta, ma non impeccabile. Importante però il suo contributo nei calci piazzati: da un suo calcio d'angolo arriva la rete realizzata da Bremer e che decide la partita.
Nicola lo schiera nel cuore del centrocampo granata, affidandogli i compiti di costruire le azioni della propria squadra. L'ex Udinese ripaga la fiducia del mister con una prestazione attenta, ma non impeccabile. Importante però il suo contributo nei calci piazzati: da un suo calcio d'angolo arriva la rete realizzata da Bremer e che decide la partita.
Nel centrocampo del Torino il numero 7 dovrebbe essere quello che dà maggiore qualità e che si dovrebbe far vedere a ridosso degli attaccanti. Invece la sua non è una serata da incorniciare, molta confusione e poca concretezza, all'insegna del tanto fumo e poco arrosto.
Nel centrocampo del Torino il numero 7 dovrebbe essere quello che dà maggiore qualità e che si dovrebbe far vedere a ridosso degli attaccanti. Invece la sua non è una serata da incorniciare, molta confusione e poca concretezza, all'insegna del tanto fumo e poco arrosto.
Con Belotti chiamato a cucire il gioco molto lontano dalla porta di Cragno all'ex Juventus dovrebbe toccare il compito di mettere in difficoltà la difesa del Cagliari e dare la stoccata finale. Invece non riesce ad incidere sulla partita, sbagliando anche le poche occasioni importanti che gli capitano.
Anche questa sera viene chiamato ad un lavoro di cucitura del gioco, girando molto lontano dall'area di rigore cagliaritana. Lotta in mezzo al campo, mettendo a disposizione tutta la sua generosità e fisicità. Tutto questo lavoro fisico lo porta però ad essere decisamente poco incisivo in fase conclusiva. Chiude la sua partita con un solo tiro nello specchio, frustrato da un bell'intervento di Cragno.
Anche questa sera viene chiamato ad un lavoro di cucitura del gioco, girando molto lontano dall'area di rigore cagliaritana. Lotta in mezzo al campo, mettendo a disposizione tutta la sua generosità e fisicità. Tutto questo lavoro fisico lo porta però ad essere decisamente poco incisivo in fase conclusiva. Chiude la sua partita con un solo tiro nello specchio, frustrato da un bell'intervento di Cragno.
Entra per uno stanco Zaza, cerca di farsi vedere nei minuti finali della partita con un guizzo interessante nell'area di rigore avversaria.
Con lui il Torino ha ritrovato finalmente la sua anima. I granata entrano in campo molto attenti a non concedere neanche uno spiraglio agli attaccanti avversari. La preparazione, quasi perfetta, del tecnico viene ripagata dal colpo di testa di Bremer che porta tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza.