Nonostante la grande mole di gioco la Fiorentina ha chiuso il suo match con solamente due conclusioni nello specchio della porta. Il portiere della Juventus è attento in entrambe le occasioni ed è bravo ad intervenire anche sui cross pericolosi che piovono dalle sue parti.
Schierato per via della sindrome influenzale che ha colpito Cuadrado nelle ultime ore l'esterno bianconero si è fatto vedere con molta continuità nella metà campo avversaria. Da una sua iniziativa nasce l'azione che porta alla rete di Rabiot.
Ormai adattato costantemente come braccetto di sinistra della linea difensiva juventina il brasiliano ha ancora qualche amnesia di troppo correndo diversi rischi.
Se la Fiorentina riesce ad arrivare pochissimo dalle parti di Szczesny gran parte del merito è del centrale ex Torino. Autoritario nelle occasioni da palla da fermo dove fa valere tutta la sua fisicità, prova a farsi vedere anche nei sedici metri avversari, ma senza troppa fortuna.
Partita di sostanza del capitano bianconero. Dalla sua parte gli esterni provano a raddoppiare grazie alla spinta di Biraghi, il brasiliano si applica in fase di non possesso cercando di impedire agli avversari di prenderlo nel mezzo.
Parte con qualche passaggio sbagliato di troppo, ma con il passare dei minuti la sua prestazione cresce nettamente di livello. Il momento della svolta è indubbiamente la deviazione sulla conclusione di Ikoné, dopo quel momento il centrocampista ritrova tutto il suo spirito juventino e diventa un baluardo anche in fase difensiva.
Non inizia molto bene, restando un po' fuori dal gioco, ma quando si sposta sulla corsia di destra inizia a macinare chilometri su chilometri trovando spesso lo spazio utile per incidere e fare del male alla retroguardia della Fiorentina.
Non inizia molto bene, restando un po' fuori dal gioco, ma quando si sposta sulla corsia di destra inizia a macinare chilometri su chilometri trovando spesso lo spazio utile per incidere e fare del male alla retroguardia della Fiorentina.
Parte malissimo con un cartellino giallo dopo trentacinque secondi di gioco. Nonostante questo fardello il francese lotta e si fa valere in mezzo al campo. Il suo inserimento è decisivo ai fini del risultato: l'uno a zero porta la sua firma.
Entra per un Di Maria in fase calante per rimpolpare la mediana ed aiutare la difesa quando la Fiorentina aumenta i giri del motore. Si applica e prova anche a farsi vedere nei pressi dell'area di rigore avversaria.
Entra per un Di Maria in fase calante per rimpolpare la mediana ed aiutare la difesa quando la Fiorentina aumenta i giri del motore. Si applica e prova anche a farsi vedere nei pressi dell'area di rigore avversaria.
Molto bravo in fase di costruzione ed applicato in quella di non possesso, ma altrettanto impreciso e frettoloso quando si tratta di andare a concludere. Per due volte ha l'occasione di mettere il pallone in porta: la prima volta non inquadra lo specchio, la seconda esalta la reattività di Terracciano.
Molto bravo in fase di costruzione ed applicato in quella di non possesso, ma altrettanto impreciso e frettoloso quando si tratta di andare a concludere. Per due volte ha l'occasione di mettere il pallone in porta: la prima volta non inquadra lo specchio, la seconda esalta la reattività di Terracciano.
Entra e si divora immediatamente una rete piuttosto clamorosa dopo l'errore di Dodò. Poco dopo avrebbe un'altra occasione, ma non riesce a coordinarsi nella maniera corretta.
L'argentino non brilla per continuità, ma quando si accende è un piacere per gli occhi. Le sue finte e le sue giocate illuminano lo Stadium ed il cross con cui innesca Rabiot è un cioccolatino di morbidezza e precisione che beffa tutta la retroguardia della Fiorentina.
Essere il riferimento centrale di un tridente con Chiesa e Di Maria ai propri lati dovrebbe essere un sogno, invece questa sera il centravanti serbo è stato servito poco. Quando nel secondo tempo Kostic lo imbecca con un bel filtrante il nove non si fa pregare per mettere alle spalle di Terracciano, peccato per la millimetrica posizione di fuorigioco in partenza.
Essere il riferimento centrale di un tridente con Chiesa e Di Maria ai propri lati dovrebbe essere un sogno, invece questa sera il centravanti serbo è stato servito poco. Quando nel secondo tempo Kostic lo imbecca con un bel filtrante il nove non si fa pregare per mettere alle spalle di Terracciano, peccato per la millimetrica posizione di fuorigioco in partenza.
Schiera per la prima volta in campionato il tridente pesantissimo Di Maria - Vlahovic - Chiesa, nonostante questo la squadra non brilla tantissimo in attacco, ma si accontenta della rete di Rabiot per portare a casa tre punti importantissimo.
Schiera per la prima volta in campionato il tridente pesantissimo Di Maria - Vlahovic - Chiesa, nonostante questo la squadra non brilla tantissimo in attacco, ma si accontenta della rete di Rabiot per portare a casa tre punti importantissimo.
La Fiorentina resta in partita fino agli ultimi minuti di gioco grazie ad almeno due suoi interventi importantissimi, il primo su Kostic, il secondo su Kean su cui esulta come se avesse segnato lui stesso.
La Fiorentina resta in partita fino agli ultimi minuti di gioco grazie ad almeno due suoi interventi importantissimi, il primo su Kostic, il secondo su Kean su cui esulta come se avesse segnato lui stesso.
Soprattutto nel primo tempo dimostra di essere involuto dal punto di vista difensivo, dove palesa qualche incertezza di troppo. Meglio nella ripresa quando riesce ad accompagnare con più continuità lo sviluppo della manovra.
Dà vita ad un duello senza sconti a Vlahovic, riuscendo a limitare molto l'efficacia del proprio ex compagno di squadra. Chiude il match con due respinte difensive, un intercetto e soprattutto sei duelli aerei vinti.
Sembra essere sceso in campo con il preciso compito di alzare il livello di tensione con un paio di scontri fisici con Vlahovic e Di Maria che fanno scoccare le scintille. Poi si calma e lascia vedere delle qualità difensive su cui la Fiorentina può fare chiaramente affidamento.
Poco partecipe nell'accompagnare lo sviluppo della manovra della Fiorentina arriva tre volte al cross, ma senza trovare i compagni di squadra. Nella ripresa si rende protagonista di un errore marchiano che, per pochissimo, non regala il raddoppio alla Juventus, per sua fortuna Terracciano è attento ed evita a Kean di segnare.
Il centrocampista ex Milan ed Atalanta non riesce mai a trovare il pertugio giusto per incidere sullo sviluppo della manovra della Fiorentina. Le volte in cui riesce ad entrare in possesso della sfera non riesce ad innescare la scintilla.
Il centrocampista ex Milan ed Atalanta non riesce mai a trovare il pertugio giusto per incidere sullo sviluppo della manovra della Fiorentina. Le volte in cui riesce ad entrare in possesso della sfera non riesce ad innescare la scintilla.
Non molto preciso in fase di costruzione, ma quando si tratta di andare a distruggere il giro palla della Juventus l'ex Sassuolo fa sentire tutto il suo peso. Importante un suo intervento in apertura di ripresa per evitare un possibile contropiede di Vlahovic.
Entra in maniera positiva con qualche iniziativa personale interessante. Nel finale troverebbe anche la rete che vale il pareggio, ma il fuorigioco di Ranieri vanifica la sua bella conclusione in diagonale.
Entra in maniera positiva con qualche iniziativa personale interessante. Nel finale troverebbe anche la rete che vale il pareggio, ma il fuorigioco di Ranieri vanifica la sua bella conclusione in diagonale.
In mezzo al campo dà battaglia, alzando sempre la pressione sui portatori di palla avversari. Questo continuo movimento però lo porta ad essere un po' meno presente in fase di costruzione dove si limita ad appoggi piuttosto semplici.
In mezzo al campo dà battaglia, alzando sempre la pressione sui portatori di palla avversari. Questo continuo movimento però lo porta ad essere un po' meno presente in fase di costruzione dove si limita ad appoggi piuttosto semplici.
Si muove molto cercando di dare pochi punti di riferimento. La sua voglia di tentare a tutti i costi la giocata da applausi lo rende però spesso poco efficace. Nel primo tempo trova una bella conclusione verso la porta di Szczesny, ma Locatelli la devia con un bell'intervento.
Prova a mettere del suo nell'assedio finale della Fiorentina, tentando anche una conclusione in acrobazia, partendo però da posizione di fuorigioco. Questa Fiorentina avrebbe bisogno di quel Jovic che faceva sfaceli in Bundesliga, se si ritrovasse tutti i problemi offensivi verrebbero risolti.
Schierato prima punta svaria su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento alla retroguardia juventina. Senza di lui però l'area si svuota e nessuno lo segue per sfruttare i varchi creati da lui.
Inizia la sua partita bene con un paio di iniziative personali molto interessanti, ma non trova compagni con cui dialogare positivamente. Sull'azione che porta alla rete della Juventus ha gravi responsabilità ripiegando con eccessivo ritardo su Rabiot e lasciando al francese tutto il tempo e lo spazio utili per inserirsi e staccare di testa.
Inizia la sua partita bene con un paio di iniziative personali molto interessanti, ma non trova compagni con cui dialogare positivamente. Sull'azione che porta alla rete della Juventus ha gravi responsabilità ripiegando con eccessivo ritardo su Rabiot e lasciando al francese tutto il tempo e lo spazio utili per inserirsi e staccare di testa.
Questa Fiorentina non è più quella spettacolare dell'anno scorso, anzi è una formazione molto nervosa e che nonostante tenga spesso il pallino del gioco non trova mai l'ultimo passaggio utile per poi arrivare ad una conclusione pericolosa.
Questa Fiorentina non è più quella spettacolare dell'anno scorso, anzi è una formazione molto nervosa e che nonostante tenga spesso il pallino del gioco non trova mai l'ultimo passaggio utile per poi arrivare ad una conclusione pericolosa.