Saranno poche altre in carriera le partite che si ritroverà a vivere, con il Genoa praticamente incapace di impensierirlo, e lui chiamato in causa solo per ordinaria amministrazione.
Saranno poche altre in carriera le partite che si ritroverà a vivere, con il Genoa praticamente incapace di impensierirlo, e lui chiamato in causa solo per ordinaria amministrazione.
Da una sua discesa nasce il gol del 2-0, poi pesca due jolly d'antologia su punizione che gli valgono la doppietta. Dietro non viene mai chiamato in causa, davanti stasera è l'uomo più pericoloso e pungente dei viola.
Il Genoa attacca poco e male, ma quando lo fa lui e Igor fanno da muro di gomma respingendo al mittente le offensive avversarie, fra l'altro più continue solo nel finale quando l'attenzione generale è già calata.
La fase difensiva non è il suo forte, e anche stasera in un paio di occasioni lo fa intravedere, ma riesce a nascondere bene il tutto con una costante proiezione offensiva oggi premiata anche dal gol che sblocca il match.
Venti minuti in campo a risultato già ampiamente acquisito, non può che limitarsi all'ordinaria amministrazione contro un Genoa che non riesce mai a pungere.
Insieme a Milenkovic, vive una serata più o meno tranquilla chiudendo quando c'è da farlo, comunque in rarissime occasioni. Nel finale qualche sofferenza in più, ma la partita era già ampiamente in cassaforte.
Insieme a Milenkovic, vive una serata più o meno tranquilla chiudendo quando c'è da farlo, comunque in rarissime occasioni. Nel finale qualche sofferenza in più, ma la partita era già ampiamente in cassaforte.
Non va ad una velocità elevatissima, ma ha l'intelligenza tattica e la tecnica per mandare fuori giri gli avversari. Come capita, per esempio, in occasione del rigore poi fallito da Vlahovic, quando costringe al fallo Hefti.
Esperienza al servizio della squadra, cuce bene il gioco viola, ed è sua la firma che porta la squadra sul momentaneo 2-0. In avvio di ripresa, poi, serve anche l'assist vincente per la rete di Vlahovic che vale il 4-0.
Italiano lo manda dentro per far rifiatare i titolari a risultato già acquisito, lui dimostra tutta la professionalità possibile contribuendo al giro palla nella fase finale della partita.
Italiano gli concede venti minuti sul risultato già di 5-0, non può che limitarsi al compitino corricchiando e facendo il minimo indispensabile in attesa del fischio finale.
La quasi totalità dei palloni in costruzione passano dai suoi piedi, oltre a recuperare una quantità infinita di possessi: da uno di questi nasce l'azione che porta al 2-0. Nel finale si fa trovare pronto col gol con un preciso colpo di testa ravvicinato.
Sprazzi di speranza: entra a venti minuti dalla fine, gioca un buon numero di palloni nonostante i ritmi siano già bassi considerando il risultato parziale, ma trova lo spazio per piazzare l'assist vincente del 6-0.
Sprazzi di speranza: entra a venti minuti dalla fine, gioca un buon numero di palloni nonostante i ritmi siano già bassi considerando il risultato parziale, ma trova lo spazio per piazzare l'assist vincente del 6-0.
Parte quasi timoroso, si scioglie quando si accorge che il Genoa non riesce a trovare le misure dal suo lato. Pericoloso con una rovesciata al volo di poco a lato.
Parte fallendo goffamente un calcio di rigore, poi si fa parare la conclusione ravvicinata da Sirigu in occasione dell'1-0, ma ad inizio ripresa trova comunque il modo di mettere la firma sulla goleada viola.
Parte fallendo goffamente un calcio di rigore, poi si fa parare la conclusione ravvicinata da Sirigu in occasione dell'1-0, ma ad inizio ripresa trova comunque il modo di mettere la firma sulla goleada viola.
E' l'architetto dell'1-0 con la palla in profondità per Vlahovic, piazza un paio di cross importanti non sfruttati di poco dagli avversari, sguscia via agli avversari costringendoli anche a falli da cartellino giallo. Nella ripresa rallenta sino alla sostituzione, ma col risultato già in cassaforte.
Approfitta del momento di crisi e confusione del Genoa motivando per bene la squadra, che di fatto in mezzora chiude i giochi. Gestisce anche bene il minutaggio dei suoi con i cambi nella ripresa.
Approfitta del momento di crisi e confusione del Genoa motivando per bene la squadra, che di fatto in mezzora chiude i giochi. Gestisce anche bene il minutaggio dei suoi con i cambi nella ripresa.
Se il risultato non trova forme ancora più rotonde, il merito è tutto suo: para un rigore a Vlahovic sullo 0-0, si oppone allo stesso attaccante nell'occasione che poi comunque porta all'1-0, respinge anche la prima conclusione di Bonaventura sul 2-0. Poi cala la guardia soprattutto sulle punizioni di Biraghi.
Entra sul 3-0 e sicuramente sarebbe stato difficile per chiunque, ma vive una serata da incubo tenendo in gioco Vlahovic sul 4-0 e dimenticandosi di marcare Torreira sul 6-0.
Entra sul 3-0 e sicuramente sarebbe stato difficile per chiunque, ma vive una serata da incubo tenendo in gioco Vlahovic sul 4-0 e dimenticandosi di marcare Torreira sul 6-0.
Non si riesce a capire cosa volesse fare sull'1-0, sul 2-0 partecipa al disastro collettivo, suo il fallo della punizione del 5-0. Non si ricorda una sola giocata di livello sufficiente lungo tutto l'arco del match.
In campo dal 1' più o meno a sorpresa, passa più tempo a cercare di prendere le misure delle tibie degli avversari che provare a capire che posizione coprire in campo. E' fra i protagonisti negativi in occasione del gol di Bonaventura.
La sua partita comincia con un fallo da rigore su Saponara, da lì è il festival dell'orrore fra spinta offensiva inesistente, sofferenza costante nell'1 vs 1 a prescindere dall'avversario di turno, e spazi enormi concessi agli avversari.
Il movimento sul primo gol non ha alcuna logica, così come è disastroso l'atteggiamento di tutta la linea difensiva sul 2-0. Si dimentica totalmente di Vlahovic sul 4-0. Più tutta una serie di situazioni difficili anche da commentare.
L'ex di turno che abbandona per ultimo la barca, ma nonostante questo non è di certo una risata da ricordare e non solo per il risultato finale. Tanti piccoli errori ed incapacità di opporsi al gioco viola.
L'ex di turno che abbandona per ultimo la barca, ma nonostante questo non è di certo una risata da ricordare e non solo per il risultato finale. Tanti piccoli errori ed incapacità di opporsi al gioco viola.
Brutto a dirsi, ma la Serie A non sembra essere il suo habitat naturale: costantemente in ritardo sugli avversari, perde la palla da cui nasce il 2-0, fa il fallo della punizione del 3-0. Poi Konko lo tira fuori.
Brutto a dirsi, ma la Serie A non sembra essere il suo habitat naturale: costantemente in ritardo sugli avversari, perde la palla da cui nasce il 2-0, fa il fallo della punizione del 3-0. Poi Konko lo tira fuori.
Non è il male della squadra, e non potrebbe essere altrimenti considerando che entra col risultato già di 3-0. Non riesce, però, a dare ordine e velocità al gioco del Genoa.
Sarebbe interessante vederlo giocare in un contesto più tranquillo, più armonioso, perché le giocate sembra averle. Non ha il carattere, però, per trascinare la squadra.
Sarebbe interessante vederlo giocare in un contesto più tranquillo, più armonioso, perché le giocate sembra averle. Non ha il carattere, però, per trascinare la squadra.
Non doveva giocare, l'infortunio di Rovella gli concede un'occasione da titolare, lui fa di tutto per non meritarsela andando su e giù per il campo senza mai trovare un perché alla sua prestazione.
Non doveva giocare, l'infortunio di Rovella gli concede un'occasione da titolare, lui fa di tutto per non meritarsela andando su e giù per il campo senza mai trovare un perché alla sua prestazione.
Non doveva giocare, l'infortunio di Rovella gli concede un'occasione da titolare, lui fa di tutto per non meritarsela andando su e giù per il campo senza mai trovare un perché alla sua prestazione.
Si nota la sua presenza in campo solamente al momento della sostituzione, per il resto la palla dalle sue parti praticamente non arriva mai, e quando arriva è iper-controllato dalla difesa viola.
Entra sul 4-0 e può veramente poco considerando che la squadra è già con la mente fuori dai giochi. Nel finale conclude pericolosamente verso la porta di Terracciano.
Entra sul 4-0 e può veramente poco considerando che la squadra è già con la mente fuori dai giochi. Nel finale conclude pericolosamente verso la porta di Terracciano.
Konko lo manda dentro ad inizio ripresa sul punteggio di 3-0, la squadra è già sfilacciata e lui fa poco per tentare di dare un senso alla serata. Per sé e per il Genoa.
Milenkovic e Igor lo controllano e non soffrono mai, lo portano a spasso e non gli concedono praticamente nulla sino alla sua sostituzione.
Milenkovic e Igor lo controllano e non soffrono mai, lo portano a spasso e non gli concedono praticamente nulla sino alla sua sostituzione.
Non è la sua squadra, è lì per mettere una toppa momentanea ad una falla che però è troppo grande da gestire: il risultato è evidente, non riesce a dare la tranquillità giusta all'ambiente.