Continua la china leggermente discendente della sua stagione. Grave l'errore che porta al rigore del Parma: chiama la palla a Lovato calcolando male i tempi e stende Karamoh. Per sua fortuna i suoi compagni la ribaltano, e nel finale si riscatta con qualche uscita tempestiva.
La Lega non lo inserisce sul tabellino per la deviazione sottoporta di Grassi ma al di là di questo il gol dell'1-1 è farina magica del suo sacco incantato di questa stagione. Ennesimo inserimento letale, una sequenza di cross che mandano Conti al manicomio, e una punizione che solo il miglior Sepe toglie dallo specchio.
L'avvio arrembante del Parma non è semplice da gestire, ma poi alla distanza l'ex Genoa riesce a prendere le misure agli attaccanti avversari e a gestire la situazione con calma.
Torna titolare dopo tre mesi di infortuni e panchine e sembra come se non avesse mai saltato una gara. Sempre attento e pulito nelle chiusure, domina la scena difensiva e chiude bene anche da terzino destro. Potrebbe essere un bel "nuovo acquisto" per Juric.
Tradito pronti-via da Silvestri, ma comunque complice della frittata. La cosa non lo tange e continua a fronteggiare con tempismo e coraggio gli attacchi avversari. Nel finale traballa un po' ma nel complesso la sua prestazione è sufficiente.
Tradito pronti-via da Silvestri, ma comunque complice della frittata. La cosa non lo tange e continua a fronteggiare con tempismo e coraggio gli attacchi avversari. Nel finale traballa un po' ma nel complesso la sua prestazione è sufficiente.
Anche lui doveva dare un segnale, e così è stato. Il serbo solca la fascia con grande continuità e sforna cross interessanti a ripetizione. Da uno di questi nasce l'1-1 del Verona.
Ingresso in campo che aiuta a far pendere definitivamente l'ago della bilancia dalla parte del Verona. Da un suo inserimento nasce il corner del 2-1, e solo una deviazione gli nega la gioia del gol.
Dal suo mancino sgorgano sempre e solo palloni interessanti. Sempre alla ricerca della migliore posizione in campo, l'ex Udinese trova il guizzo da tre punti nel momento migliore dell'Hellas. Sono cinque in campionato: una sentenza.
Dal suo mancino sgorgano sempre e solo palloni interessanti. Sempre alla ricerca della migliore posizione in campo, l'ex Udinese trova il guizzo da tre punti nel momento migliore dell'Hellas. Sono cinque in campionato: una sentenza.
E' una trottola lucidamente impazzita per il campo. Lo trovi ovunque e l'interscambiabilità con Barak è una mossa che fa volare l'Hellas. Coperture sempre preziose in mediana per lui.
Ha un piede che crea trame, e si vede, ma è un po' refrattario a metterlo in mostra. Gioca con poca grinta in mezzo al campo e soprattutto con un atteggiamento poco deciso.
Ha un piede che crea trame, e si vede, ma è un po' refrattario a metterlo in mostra. Gioca con poca grinta in mezzo al campo e soprattutto con un atteggiamento poco deciso.
L'infortunio di Kalinic gli spalanca le porte del campo e lui alla fin fine non tradisce. Ci mette la testa sul gol dell'1-1 e quando ci sono spazi, fa ammattire la difesa del Parma con le sue sgroppate.
La sua partita inizia con una tremenda pallonata in faccia, e si conclude con un brutto infortunio al ginocchio. Nel mezzo tanto movimento e corse mai banali.
La sua partita inizia con una tremenda pallonata in faccia, e si conclude con un brutto infortunio al ginocchio. Nel mezzo tanto movimento e corse mai banali.
La sua partita inizia con una tremenda pallonata in faccia, e si conclude con un brutto infortunio al ginocchio. Nel mezzo tanto movimento e corse mai banali.
Gli infortuni non lo lasciano mai sereno, ma lui non se ne cura e corre sempre in avanti. Arriva così il ritorno alla vittoria e la salita a quota 33.
Sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua carriera visti i tanti gol subiti e i tanti pericoli che affronta ogni gara. Stasera è uno dei migliori; sempre attento, sui gol non può nulla e il volo sulla punizione di Dimarco è stilisticamente perfetto.
Completamente travolto e triturato da Dimarco. Non riesce mai a prendere le misure al 3 avversario, cosa che praticamente lo rende un desaparecido in fase offensiva. Prestazione disastrosa la sua, che un paio di chiusure in tackle non possono ristorare.
Completamente travolto e triturato da Dimarco. Non riesce mai a prendere le misure al 3 avversario, cosa che praticamente lo rende un desaparecido in fase offensiva. Prestazione disastrosa la sua, che un paio di chiusure in tackle non possono ristorare.
Torna a giocare sulla fascia sinistra e fa fatica con Lazovic. Quasi meglio in fase di spinta e di impostazione che in quella di copertura, con il serbo che gli sfugge spesso e volentieri.
Scala in panchina ma con il suo ingresso in campo conferma il buon momento di forma. Chiude bene sulla destra d'attacco del Verona e si propone con regolarità. Forse doveva entrare prima.
Scala in panchina ma con il suo ingresso in campo conferma il buon momento di forma. Chiude bene sulla destra d'attacco del Verona e si propone con regolarità. Forse doveva entrare prima.
La sua prova è a contrasto con quella di Osorio. Parte incerto, ma guadagna sicurezza con il passare dei minuti. Peccato che poi si trova quasi a predicare nel deserto. L'innesto potrà portare dividendi a D'Aversa anche nel breve periodo.
La sua prova è a contrasto con quella di Osorio. Parte incerto, ma guadagna sicurezza con il passare dei minuti. Peccato che poi si trova quasi a predicare nel deserto. L'innesto potrà portare dividendi a D'Aversa anche nel breve periodo.
Prova solida la sua nonostante l'imprevedibilità del tridente del Verona. E' però imperdonabile la marcatura blanda sul gol di Barak, che gli costa l'insufficienza.
Prova solida la sua nonostante l'imprevedibilità del tridente del Verona. E' però imperdonabile la marcatura blanda sul gol di Barak, che gli costa l'insufficienza.
Ben inteso, l'autogol è solo una sfumatura che vale la classica "ciliegina sulla torta". E' tutto il contorno che non convince. Non ne azzecca una e non a caso D'Aversa lo toglie di fretta dal campo. E lui si arrabbia.
Ben inteso, l'autogol è solo una sfumatura che vale la classica "ciliegina sulla torta". E' tutto il contorno che non convince. Non ne azzecca una e non a caso D'Aversa lo toglie di fretta dal campo. E lui si arrabbia.
Scelto per stare in cabina di regia, dimostra di poter interpretare molto bene anche questo ruolo, anche se la pressione di Barak non è semplicissima da gestire.
In una squadra che non riesce a venire fuori dal tunnel, colpisce per come riesca a essere fonte di luce perpetua. Illumina il corridoio per il rigore, che poi realizza. E' l'affidabilità fatta persona, e guai per il Parma se non ci fosse lui...
In una squadra che non riesce a venire fuori dal tunnel, colpisce per come riesca a essere fonte di luce perpetua. Illumina il corridoio per il rigore, che poi realizza. E' l'affidabilità fatta persona, e guai per il Parma se non ci fosse lui...
Buttato nella mischia al posto di Grassi, non convince per brillantezza e lucidità nelle scelte. Rispetto al suo predecessore prova almeno qualche incursione.
Buttato nella mischia al posto di Grassi, non convince per brillantezza e lucidità nelle scelte. Rispetto al suo predecessore prova almeno qualche incursione.
Buttato nella mischia al posto di Grassi, non convince per brillantezza e lucidità nelle scelte. Rispetto al suo predecessore prova almeno qualche incursione.
Semplicemente non pervenuto. Ci prova all'inizio ma cincischia due bei suggerimenti di Karamoh e Kucka, emblema di una partita pessima e di un momento molto difficile.
Semplicemente non pervenuto. Ci prova all'inizio ma cincischia due bei suggerimenti di Karamoh e Kucka, emblema di una partita pessima e di un momento molto difficile.
Neanche oggi riesce a sbloccarsi, ma è difficile farlo quando c'è da sacrificarsi così tanto. Si sbatte tanto con Gunter, ma alla lunga perde il duello e guadagna l'ennesima insufficienza di una stagione per ora davvero da dimenticare.
Neanche oggi riesce a sbloccarsi, ma è difficile farlo quando c'è da sacrificarsi così tanto. Si sbatte tanto con Gunter, ma alla lunga perde il duello e guadagna l'ennesima insufficienza di una stagione per ora davvero da dimenticare.
Torna titolare dopo l'infortunio e ha subito l'intuizione che porta al calcio di rigore. Subito dopo arriva la disattenzione su Dimarco. 1-1 e palla al centro, ma poi si perde, e con lui anche la sufficienza.
Torna titolare dopo l'infortunio e ha subito l'intuizione che porta al calcio di rigore. Subito dopo arriva la disattenzione su Dimarco. 1-1 e palla al centro, ma poi si perde, e con lui anche la sufficienza.
Torna titolare dopo l'infortunio e ha subito l'intuizione che porta al calcio di rigore. Subito dopo arriva la disattenzione su Dimarco. 1-1 e palla al centro, ma poi si perde, e con lui anche la sufficienza.
E' determinante in negativo sul risultato finale: prima si fa scavalcare dal corner di Dimarco sul 2-1 e poi al 94' cestina di testa la palla che poteva valere il pareggio.
Entra molto bene in partita cercando di mandare fuori giri la difesa scaligera con le sue accelerazioni. Prende un giallo evitabile ma è sintomo di una grande voglia di fare.
Anche oggi la sua squadra passa in vantaggio presto ma non riesce a mantenerlo. E si consolida la penultima piazza in classifica. Per ora il cambio in panchina non ha dato frutti.