Riflesso da campione al 22' sul tacco di Chiesa, si ripete un minuto più tardi sul tiro da fuori di Lirola. Salva il risultato e permette alla Juventus di restare sullo 0-0, fino a quando i compagni non la sbloccano. Nella ripresa non deve compiere gli straordinari, al 63' osserva il tiro di Benassi terminare fuori di un soffio.
Sbroglia diverse situazioni potenzialmente pericolose con puntualità ed eleganza. Prova a farsi vedere anche in avanti, non solo con il lancio in profondità, suo marchio di fabbrica, ma anche con qualche bella sovrapposizione. Una volta prese le misure forma insieme a De Ligt un muro invalicabile per gli avanti della Fiorentina.
Controlla la fascia di competenza senza troppi patemi, vincendo il duello con Lirola e aiutando i due difensori centrali quando la Fiorentina prova a ripartire. In avanti si fa vedere ma tende a non strafare, preoccupato più di coprire Cristiano Ronaldo che di incidere nella fase offensiva.
Controlla la fascia di competenza senza troppi patemi, vincendo il duello con Lirola e aiutando i due difensori centrali quando la Fiorentina prova a ripartire. In avanti si fa vedere ma tende a non strafare, preoccupato più di coprire Cristiano Ronaldo che di incidere nella fase offensiva.
Ha il suo bel daffare nella prima frazione, ma riesce a cavarsela più di una volta. Con il passare dei minuti prende le misure a Chiesa e Cutrone e di fatto non sbaglia più un intervento; il gol nel finale è solo la ciliegina sulla torta di una partita di alto livello.
Ha il suo bel daffare nella prima frazione, ma riesce a cavarsela più di una volta. Con il passare dei minuti prende le misure a Chiesa e Cutrone e di fatto non sbaglia più un intervento; il gol nel finale è solo la ciliegina sulla torta di una partita di alto livello.
La Fiorentina prova a soffocarlo con un pressing continuo, utilizzando gli attaccanti per non permettere al bosniaco di gestire la manovra juventina. Il risultato è un primo tempo sotto tono, nel quale comunque conquista il calcio di rigore con un tiro da fuori area, deviato con la mano da Pezzella. Un pizzico meglio nella ripresa, ma lontano dai suoi standard.
Sempre più calato nel suo ruolo di terzino, copre con efficacia e soprattutto nel primo tempo tutti i palloni passano da dal suo lato. Guadagna diversi calci di punizione, spinge e crossa, quando c'è da difendere lo fa con puntualità: ottime notizie per Sarri.
Sempre più calato nel suo ruolo di terzino, copre con efficacia e soprattutto nel primo tempo tutti i palloni passano da dal suo lato. Guadagna diversi calci di punizione, spinge e crossa, quando c'è da difendere lo fa con puntualità: ottime notizie per Sarri.
Sempre più calato nel suo ruolo di terzino, copre con efficacia e soprattutto nel primo tempo tutti i palloni passano da dal suo lato. Guadagna diversi calci di punizione, spinge e crossa, quando c'è da difendere lo fa con puntualità: ottime notizie per Sarri.
In difficoltà nel primo tempo, quando commette troppi errori, soprattutto nei passaggi decisivi; migliora nella ripresa, modificando il suo raggio d'azione per ovviare al pressing su Pjanic e diventare il fulcro della manovra bianconera. Conquista il calcio di rigore del momentaneo 2-0 con una splendida serpentina.
In difficoltà nel primo tempo, quando commette troppi errori, soprattutto nei passaggi decisivi; migliora nella ripresa, modificando il suo raggio d'azione per ovviare al pressing su Pjanic e diventare il fulcro della manovra bianconera. Conquista il calcio di rigore del momentaneo 2-0 con una splendida serpentina.
La vivacità non è accompagnata dalla giusta precisione. Il brasiliano prova continuamente a trovare lo spunto giusto, ma se si eccettua una deviazione volante che non trova lo specchio al 12', la sua prestazione è altalenante: a buone giocate alterna infatti errori di misura inspiegabili, con i quali finisce per rovinare azioni potenzialmente pericolose.
La vivacità non è accompagnata dalla giusta precisione. Il brasiliano prova continuamente a trovare lo spunto giusto, ma se si eccettua una deviazione volante che non trova lo specchio al 12', la sua prestazione è altalenante: a buone giocate alterna infatti errori di misura inspiegabili, con i quali finisce per rovinare azioni potenzialmente pericolose.
Sarri punta su di lui e il francese lo ripaga con una prestazione solida. Si fa valere in mezzo al campo, vincendo tanti duelli e mostrando una forma fisica migliore rispetto alla prima parte della stagione. Ottimo contributo anche nella fase difensiva, soprattutto sui calci da fermo.
Rileva Higuain e si mostra fin dai primi minuti più vivace del compagno di squadra. Lotta e prova a dialogare con la squadra, pennella il cross per De Ligt su calcio da fermo per il gol del 3-0; in generale, sembra molto più coinvolto rispetto al passato, anche emotivamente.
Nel primo tempo si lascia apprezzare più per l'aiuto che fornisce alla manovra bianconera che per i movimenti da centravanti; questi infatti latitano, l'argentino non riesce ad avere palloni giocabili ed è sistematicamente chiuso da Igor e compagni. Nella ripresa, poco prima di uscire, ha una grande occasione: Dragowski si oppone con bravura.
Nel primo tempo si lascia apprezzare più per l'aiuto che fornisce alla manovra bianconera che per i movimenti da centravanti; questi infatti latitano, l'argentino non riesce ad avere palloni giocabili ed è sistematicamente chiuso da Igor e compagni. Nella ripresa, poco prima di uscire, ha una grande occasione: Dragowski si oppone con bravura.
Non una delle sue prestazioni più brillanti, ma all'interno di un match difficile, nel quale la difesa viola riesce spesso a chiuderlo con le buone o con le cattive, firma due gol dal dischetto con freddezza da campione. Sul primo Dragowski sfiora, in occasione del secondo spiazza il portiere; ma soprattutto segna da 9 partite consecutive e si lancia all'inseguimento di Batistuta e Quagliarella a quota 11.
La sua squadra è pragmatica come non mai. Domina il possesso palla ma crea pochissimo, rischia di subire lo 0-1, poi trova il vantaggio su calcio di rigore, bissato dal penalty nella ripresa. Alla fine il risultato è largo, la prestazione non eccezionale; buona la scelta di puntare su Rabiot, come quella di inserire Dybala.
Arriva a sfiorare il rigore dell'1-0, non può nulla sugli altri gol della Juventus; straordinario su Higuain al 64', quando con un riflesso felino riesce ad arrivare sulla deviazione ravvicinata dell'argentino. Qualche brivido quando gioca il pallone con i piedi, ma nel 3-0 finale è senz'altro il meno colpevole della squadra viola.
Deve coprire su un certo Cristiano Ronaldo, non proprio il più facile degli avversari; se la cava per gran parte del match, ma nel secondo tempo gradualmente cala e non riesce più a trovare le misure per fermare il portoghese. Inoltre è colpevole del fallo da rigore che costa il 2-0 ai viola, episodio che di fatto chiude la partita.
Inizia in posizione avanzata, in modo da bloccare, nell'idea di Iachini, gli esterni della Juventus; in realtà arretra con il passare dei minuti e perde nettamente il duello con Alex Sandro. Nota positiva, un buon tiro al 23', sul quale Szczesny è attento. Nella ripresa troppi errori in fase offensiva.
Inizia in posizione avanzata, in modo da bloccare, nell'idea di Iachini, gli esterni della Juventus; in realtà arretra con il passare dei minuti e perde nettamente il duello con Alex Sandro. Nota positiva, un buon tiro al 23', sul quale Szczesny è attento. Nella ripresa troppi errori in fase offensiva.
Cerca di combattere con Douglas Costa e Cuadrado, alternando buone chiusure alle solite ingenuità. In generale se la cava, ma nella fase offensiva è inesistente; inoltre concede una punizione nel finale, dalla quale nasce il gol del 3-0.
Inizia bene, ma dopo l'episodio del calcio di rigore non si riprende più. Aveva cominciato con un paio di ottime chiusure, poi il fallo di mano al 40', che costa l'1-0 alla Fiorentina; nella ripresa sbanda ed è colpevole anche sul gol di De Ligt, con un intervento a vuoto che permette all'olandese di battere a rete.
Esordio convincente in maglia viola dell'ex SPAL. Tante buone chiusure, non demerita nel duello con Douglas Costa e fa valere il fisico in più di un'occasione anche contro Cristiano Ronaldo. Ottime notizie per Iachini, che sa di avere un nuovo difensore affidabile. Nella ripresa un leggero calo, che non pregiudica la sufficienza.
Ha la palla giusta per il pareggio al 63', ma il suo tiro termina fuori di un soffio, con Szczesny immobile. Anche nel primo tempo si era reso pericoloso, con una deviazione sulla quale Chiesa colpisce al volo, trovando la straordinaria risposta del portiere bianconero. Alla lunga distanza esce sconfitto al duello con Rabiot, ma non demerita.
Ha la palla giusta per il pareggio al 63', ma il suo tiro termina fuori di un soffio, con Szczesny immobile. Anche nel primo tempo si era reso pericoloso, con una deviazione sulla quale Chiesa colpisce al volo, trovando la straordinaria risposta del portiere bianconero. Alla lunga distanza esce sconfitto al duello con Rabiot, ma non demerita.
Metronomo della formazione viola, non riesce a far partire la manovra della Fiorentina, che rinuncia a costruire e pensa più che altro a ripartire in velocità. Si fa però apprezzare nella fase difensiva, inoltre è sempre pericoloso sui calci piazzati.
Metronomo della formazione viola, non riesce a far partire la manovra della Fiorentina, che rinuncia a costruire e pensa più che altro a ripartire in velocità. Si fa però apprezzare nella fase difensiva, inoltre è sempre pericoloso sui calci piazzati.
Deve lottare contro il muro bianconero, lo fa con grande voglia e dedizione, ma dopo i primi minuti i difensori della Juventus cominciano a fermarlo sistematicamente. Sua la migliore occasione della Fiorentina, quando al 22' Szczesny gli nega il gol con una splendida deviazione sul suo tacco volante. Ci prova in tutti i modi, ma oggi non trova l'acuto.
Deve lottare contro il muro bianconero, lo fa con grande voglia e dedizione, ma dopo i primi minuti i difensori della Juventus cominciano a fermarlo sistematicamente. Sua la migliore occasione della Fiorentina, quando al 22' Szczesny gli nega il gol con una splendida deviazione sul suo tacco volante. Ci prova in tutti i modi, ma oggi non trova l'acuto.
Schierato da mezzala dal suo allenatore, non rende al massimo. Si capisce che non si tratta del suo ruolo naturale, perché non trova i tempi per il pressing e non si fa mai trovare libero quando i viola provano a ripartire. Scompare nelle pieghe del match, riapparendo solo per il brutto fallo su Cuadrado che gli costa il giallo.
La voglia e la grinta non gli mancano, purtroppo non sono accompagnate da qualità nelle giocate e movimenti offensivi. Lotta, mettendo in campo tutte le energie che possiede, ma con il passare dei minuti Bonucci e De Ligt gli prendono le misure e lo annullano. Buona la fase del pressing, inesistente quella della finalizzazione.
La voglia e la grinta non gli mancano, purtroppo non sono accompagnate da qualità nelle giocate e movimenti offensivi. Lotta, mettendo in campo tutte le energie che possiede, ma con il passare dei minuti Bonucci e De Ligt gli prendono le misure e lo annullano. Buona la fase del pressing, inesistente quella della finalizzazione.
Entra bene in campo, si impegna e prova a incidere nel match. Ottimi mezzi fisici, grande vivacità, a volte poca lucidità; ma ottiene la sufficienza lottando su ogni pallone e tentando le ultime sortite nel finale, quando ormai si gioca più per l'onore che per il risultato.
Entra bene in campo, si impegna e prova a incidere nel match. Ottimi mezzi fisici, grande vivacità, a volte poca lucidità; ma ottiene la sufficienza lottando su ogni pallone e tentando le ultime sortite nel finale, quando ormai si gioca più per l'onore che per il risultato.
Rileva Ghezzal, non riesce a incidere come potrebbe. Un buon pallone lavorato per Benassi, che tira fuori di un soffio, poi più nulla; e sul gol del 3-0 osserva il taglio di De Ligt senza provare minimamente a intervenire.
Rileva Ghezzal, non riesce a incidere come potrebbe. Un buon pallone lavorato per Benassi, che tira fuori di un soffio, poi più nulla; e sul gol del 3-0 osserva il taglio di De Ligt senza provare minimamente a intervenire.
È vero che la sua squadra a lungo impegna la Juventus, che riesce a sbloccare il match solo su calcio di rigore; tuttavia la scelta di rinunciare a giocare e di affidarsi solo alle ripartenze non paga, così come quella di schierare Ghezzal da mezzala. I viola sono più ordinati rispetto al passato, ora ci vuole qualche guizzo creativo in più.
