Allo Stadio "Grande Torino" il Torino, reduce dal pareggio esterno contro il Sassuolo, ospita il Benevento che viene dalla netta sconfitta per 3-0 sul campo del Bologna. 

Mazzarri conferma in toto la stessa formazione schierata contro il Sassuolo, mentre De Zerbi attua quattro cambi rispetto a Bologna passando dal 3-5-2 al 4-3-3: dentro Letizia, Cataldi, Djuricic e D'Alessandro al posto rispettivamente di Costa, Lombardi, Coda e Brignola. 

Pronti via e il Torino va in vantaggio: Berenguer crossa in area dove Iago Falque lasciato solo colpisce di testa e insacca alle spalle dell'incolpevole Belec. Al 12' Coda va vicinissimo al pareggio di testa ma la palle esce di poco a lato. Un minuto dopo è De Silvestri di testa a sfiorare il palo. Al 20' un tiro da fuori di Guilherme deviato costringe Sirigu al colpo di reni per mandare la palla in angolo.  Al 34' la svolta definitiva della partita: Belec scalcia sciaguratamente Niang dopo che l'attaccante del Torino gli finisce addosso in maniera un po' rude e si prende l'inevitabile rosso che lascia il Benevento in dieci. Sei minuti dopo i granata raddoppiano con Niang, che servito da iago Falque evita la marcatura di Billong e insacca alle spalle del nuovo entrato Brignoli. Cinque minuti dopo arriva la terza rete con un cross di Iago Falque spinto verso la porta da De Silvestri, Brignoli respinge ma Obi va a segno da due passi. La rete, inizialmente annullata per fuorigioco, viene concessa dopo il controllo VAR. 

Nel secondo tempo i ritmi crollano con il Torino che gestisce la partita e gioca un po' distratto e il Benevento che prova a fare quel poco che riesce ma non crea problemi agli avversari. La prima clamorosa palla gol della ripresa capita a Baselli che servito da un retropassaggio sbagliato di Letizia si ritrova solo davanti a Brignoli ma spara incredibilmente alle stelle forse tradito dal terreno. Al 40' Iago Falque sfiora il palo alla sinistra di Brignoli. 

Il Torino si accontenta e chiude sul 3-0. Partita ovviamente condizionata dall'espulsione di Belec che ha reso tutta la ripresa meno vibrante di un allenamento infrasettimanale.