Quattro gol subiti e qualche indecisione di troppo: nemmeno il portiere viola sembrava essere in giornata oggi. Poco coraggio nelle uscite, respinte non convincenti, beffato sul tiro di Ferrari che sembrava essere in grado di respingere.
Colpe gravi in almeno due dei gol subiti: il secondo quando si fa sorprendere da Kean, il quarto quando non spazza via con convinzione il cross di Romulo. Prestazione da cancellare.
Meno gravi le sue responsabilità rispetto ai compagni di difesa, ma anche lui non esce certo a testa alta in un reparto, dove l'hanno fatta da padrone anarchia e confusione, capace di farsi infilare in contropiede con irrisoria facilità.
Disastroso quest'oggi l'argentino come altri colleghi di reparto: la sua giornata nera inizia quando non riesce a contenere Vukovic che fa l'1-0. Sempre a rincorrere e in ritardo, esce al 72' dopo uno scontro con Petkovic: bandiera bianca.
Entra ad inizio ripresa al posto di Thereau, riesce a farsi notare nell'azione che porta al gol Gil Dias e poi per un tentativo sprecato nel finale. Non è mancata la voglia di fare nonostante il risultato compromesso.
Entra ad inizio ripresa al posto di Thereau, riesce a farsi notare nell'azione che porta al gol Gil Dias e poi per un tentativo sprecato nel finale. Non è mancata la voglia di fare nonostante il risultato compromesso.
Non riesce a mettere ordine in mezzo al campo e a far ragionare la sua squadra, quello che dovrebbe essere il suo compito. Prova a riscattarsi con il gol nella parte finale di gara, scheggia la traversa.
Esce a fine primo tempo sacrificato da Pioli che inserisce il più offensivo Gil Dias per tentare di recuperare la gara dallo 0-2. L'ex Torino non aveva supportato a sufficienza l'attacco viola, pochi inserimenti, anche ammonito.
Unico dei viola a giocare o almeno a provare a farlo, è l'unico percosso da un moto d'orgoglio: ad inizio ripresa coglie uno sfortunato legno, con le sue giocate mette in difficoltà e causa l'ammonizione dei giocatori avversari, regala palloni d'oro ai compagni quando non si intestardisce.
Quest'oggi assolutamente negativa la prova del francese: troppo molle nei contrasti, fuori posizione, impreciso nei passaggi, regala palloni sanguinosi agli avversari.
Quest'oggi assolutamente negativa la prova del francese: troppo molle nei contrasti, fuori posizione, impreciso nei passaggi, regala palloni sanguinosi agli avversari.
Positivo il suo ingresso in campo: segna l'unico gol della squadra di casa anche se dura poco la speranza di una rimonta. Nicolas gli nega la doppietta con un grande intervento.
Torna in campo dal 1' dopo lo stop contro la Sampdoria, ma non riesce mai a farsi trovare dai compagni. Non entra di fatto mai in partita, Pioli lo sostituisce con Saponara a fine primo tempo.
Torna in campo dal 1' dopo lo stop contro la Sampdoria, ma non riesce mai a farsi trovare dai compagni. Non entra di fatto mai in partita, Pioli lo sostituisce con Saponara a fine primo tempo.
E' il miglior marcatore dei viola con 7 centri, ma si fa ingabbiare da Caracciolo e Vukovic. Ci prova giusto ad inizio partita, alto e centrale l'esito di altri due suoi tentativi.
E' il miglior marcatore dei viola con 7 centri, ma si fa ingabbiare da Caracciolo e Vukovic. Ci prova giusto ad inizio partita, alto e centrale l'esito di altri due suoi tentativi.
Grande partita, tra l'altro da ex, del centrocampista italo-brasiliano. Riesce a sfondare a più riprese lungo la fascia: assist per la rete di Vukovic, innesca anche il quarto gol e risulta determinante.
Entra al posto di Kean al 62', cambio di Pecchia per dare maggiore equilibrio alla sua squadra. Con il risultato ormai in archivio, mantiene alta l'attenzione e non ha nessun problema a portare a casa la sufficienza,
Debutto in Serie A con gol, quello che sblocca la gara, per il difensore serbo classe '88 arrivato dall'Olympiakos: stacco di testa vincente e di diritto nome nuovo per le aste di riparazione. Attento dietro, veniale l'unico errore in occasione del gol viola.
Riesce a dare ordine e sensatezza nel ruolo nevralgico del campo dove deve stare attento a non perdere palloni che possono dare il là alle scorribande offensive viola. Solo qualche brivido.
Riesce a mettersi al servizio dei compagni, seppure snaturando un po' il suo modo solito di giocare: dà consistenza in mezzo al campo sacrificando l'estro individuale.
Riesce a mettersi al servizio dei compagni, seppure snaturando un po' il suo modo solito di giocare: dà consistenza in mezzo al campo sacrificando l'estro individuale.
Brividi dietro quando al 2' si fa bucare da Chiesa e i suoi rischiano di andare sotto. I viola non approfittano comunque di quello che sembra essere il punto debole della retroguardia scaligera. Di fatto non è un terzino.
Prima doppietta in Serie A per il ragazzo scuola Juve classe 2000 al quarto gol in questo campionato. Bravo a fiondarsi sui suggerimenti dei compagni e a concretizzare, dimostra voglia di fare e qualità. Esce al 62' con la gara ormai in pugno.
Salva la panchina con un risultato a sorpresa fuori casa: il ritiro ha fatto bene ai suoi che adesso possono guardare con maggiore fiducia alle prossime gare.
