Un paio di begli interventi in uscita, incolpevole sui gol; nelle altre occasioni gli attaccanti bianconeri non inquadrano la porta. Si potrebbe definire un pomeriggio tranquillo, se non fosse che deve raccogliere due palloni dal fondo del sacco.
Un paio di begli interventi in uscita, incolpevole sui gol; nelle altre occasioni gli attaccanti bianconeri non inquadrano la porta. Si potrebbe definire un pomeriggio tranquillo, se non fosse che deve raccogliere due palloni dal fondo del sacco.
Fa la bella statuina, lasciandosi anticipare da Higuain. Si ripete su Khedira e concedendo ancora occasioni a ripetizione agli attaccanti bianconeri, che per sua fortuna non inquadrano la porta. Prestazione da dimenticare.
Mandzukic lo fa a polpette, lui ci mette del suo con interventi sempre fuori tempo e un'opposizione debole e poco convinta: il croato è un cliente scomodo per stazza e tecnica, ma il terzino neroverde è un assente ingiustificato.
Mandzukic lo fa a polpette, lui ci mette del suo con interventi sempre fuori tempo e un'opposizione debole e poco convinta: il croato è un cliente scomodo per stazza e tecnica, ma il terzino neroverde è un assente ingiustificato.
Perde un pallone sanguinoso, avviando l'azione del raddoppio juventino. Non commette altri errori marchiani, ma ormai la frittata è fatta: e da uno con la sua esperienza ci si dovrebbe aspettare una maggiore concentrazione.
Meno peggio rispetto ai compagni di reparto, ma contribuisce al grigiore generale con una prova non particolarmente brillante. Quando la Juve spinge con Cuadrado son dolori, leggermente meglio quando prova a buttarsi in avanti.
Rileva Mazzitelli, senza brillare; qualche bel contrasto e una palla interessante in avanti, ma non basta contro una super-squadra come la Juve.
Dovrebbe essere una sorta di finto trequartista, ma non riesce mai a trovare la posizione e vaga per il campo senza alcun costrutto. Una partita anonima, inconsistente, che termina quando Di Francesco lo toglie dal campo per inserire Defrel.
Troppo timido per far fronte allo strapotere juventino. Sbaglia tanti passaggi e non è abbastanza muscolare per riuscire ad avere la meglio su giocatori esperti e potenti come quelli bianconeri. Di Francesco lo leva per provare a mettere in campo maggiore sostanza.
Dovrebbe essere il perno del centrocampo neroverde, invece non riesce a dettare il ritmo e si nasconde per lunghi tratti del match. Risultato? Dybala e Khedira lo fanno a pezzi.
I suoi compagni non lo servono a dovere, facendo infuriare Di Francesco. Lui d'altro canto si impegna ma senza mai trovare spazio; ha un'unica occasione nella ripresa, sulla quale Buffon è attento.
I suoi compagni non lo servono a dovere, facendo infuriare Di Francesco. Lui d'altro canto si impegna ma senza mai trovare spazio; ha un'unica occasione nella ripresa, sulla quale Buffon è attento.
Contro la squadra di cui è promesso sposo sfodera una prestazione irritante. Si lascia seminare da Alex Sandro, che si invola sulla fascia e serve Higuain per l'1-0; il brasiliano inoltre lo ferma sistematicamente, mentre il contrario non avviene praticamente mai. Grottesco il colpo di spalla con cui si divora una buona occasione, nel finale si fa anche prendere dal nervosismo.
Contro la squadra di cui è promesso sposo sfodera una prestazione irritante. Si lascia seminare da Alex Sandro, che si invola sulla fascia e serve Higuain per l'1-0; il brasiliano inoltre lo ferma sistematicamente, mentre il contrario non avviene praticamente mai. Grottesco il colpo di spalla con cui si divora una buona occasione, nel finale si fa anche prendere dal nervosismo.
Migliore in campo del Sassuolo, la sua vivacità è l'unico elemento positivo per Di Francesco. Si impegna dall'inizio alla fine, pressa, dribbla, va anche al tiro impegnando Buffon: non gli si poteva chiedere di più.
Migliore in campo del Sassuolo, la sua vivacità è l'unico elemento positivo per Di Francesco. Si impegna dall'inizio alla fine, pressa, dribbla, va anche al tiro impegnando Buffon: non gli si poteva chiedere di più.
Dovrebbe portare maggiore peso in avanti, invece non si vede mai. I compagni non lo servono a dovere, ma lui non sembra particolarmente "affamato": entra in campo senza la giusta rabbia, nascondendosi dietro i centrali bianconeri.
Gioca uno spezzone di gara nel finale, mostrandosi vivace e aggressivo. Ma la partita ormai era in ghiaccio e non si poteva fare molto di più.
Gioca uno spezzone di gara nel finale, mostrandosi vivace e aggressivo. Ma la partita ormai era in ghiaccio e non si poteva fare molto di più.
La sua squadra scende in campo senza la necessaria grinta e concentrazione, commettendo errori in serie in difesa. Se il suo uomo migliore, Berardi, è in una giornata del genere allora son dolori; nella ripresa prova a cambiare l'inerzia del match, senza riuscirvi.
Chiamato in causa con una doppia parata nella ripresa: risponde da campione sia a Politano che a Matri. Quando c'è bisogno di lui si fa trovare sempre pronto.
Chiamato in causa con una doppia parata nella ripresa: risponde da campione sia a Politano che a Matri. Quando c'è bisogno di lui si fa trovare sempre pronto.
Qualche errore di troppo in fase di impostazione nei primi minuti, si riprende con l'avanzare della gara pur non avendo bisogno di strafare. Qualche chiusura importante e poche chance concesse agli avversari.
Qualche errore di troppo in fase di impostazione nei primi minuti, si riprende con l'avanzare della gara pur non avendo bisogno di strafare. Qualche chiusura importante e poche chance concesse agli avversari.
Inizio timido, poi prende le misure e non sbaglia più un intervento. Alcune chiusure decisive, anche se il Sassuolo non crea troppi grattacapi; sempre preciso e sicuro, è in grado di reggere la difesa quasi da solo.
Politano non è un cliente facile e lo mette in difficoltà in diverse occasioni. Limita le sue sortite offensive e quando va al cross non è sempre precisissimo; il pomeriggio in ogni caso scorre via in modo abbastanza tranquillo.
Politano non è un cliente facile e lo mette in difficoltà in diverse occasioni. Limita le sue sortite offensive e quando va al cross non è sempre precisissimo; il pomeriggio in ogni caso scorre via in modo abbastanza tranquillo.
Nella prima mezzora è sontuoso: non solo attento in difesa, ma anche e soprattutto devastante in attacco. Sforna l'assist per Higuain dopo una sovrapposizione perfetta, ogni volta che spinge sulla sinistra il Sassuolo va in tilt. E in difesa non sbaglia un intervento.
Perfettamente a suo agio nel ruolo da centrale nel 4-2-3-1, quando si inserisce senza palla è il grimaldello in grado di scardinare qualsiasi difesa: il Sassuolo lo impara a sue spese nell'azione del 2-0. Chirurgico.
Perfettamente a suo agio nel ruolo da centrale nel 4-2-3-1, quando si inserisce senza palla è il grimaldello in grado di scardinare qualsiasi difesa: il Sassuolo lo impara a sue spese nell'azione del 2-0. Chirurgico.
Troppo fuori dal gioco, lascia giocare i compagni senza incidere nella manovra. Il 4-2-3-1 lo limita: tiene la posizione e combina poco, mentre dovrebbe farsi vedere di più in fase di costruzione.
Dopo un inizio sotto tono, va in crescendo, facendo a fette il centrocampo del Sassuolo e guadagnando una serie di calci di punizione. Utile per la sua duttilità, interprete perfetto da esterno nel 4-2-3-1: regala equilibrio e belle giocate, senza perdere in fantasia.
All'interno di una partita non eccezionale, due ottime giocate: una decisiva, il velo che permette a Khedira di raccogliere l'assist di Higuain e insaccare; l'altra sfortunata, con il pallone che si stampa sul palo. Vivace, ma a tratti troppo lontano dalla porta.
Il sogno di qualsiasi allenatore: un attaccante che difende come un terzino, pur con fisico, tecnica e movenze da centravanti di razza. È il segreto del successo del nuovo modulo di Allegri, si sacrifica per 90' ed è decisivo nell'avvio dell'azione del primo gol.
Fa più notizia il gol divorato intorno al 20' che la rete realizzata o l'assist per Khedira, tanto ci ha abituato alle sue giocate decisive. Arma letale a disposizione di Allegri, apre le marcature e non si risparmia in fase di pressing: imprescindibile.
Fa più notizia il gol divorato intorno al 20' che la rete realizzata o l'assist per Khedira, tanto ci ha abituato alle sue giocate decisive. Arma letale a disposizione di Allegri, apre le marcature e non si risparmia in fase di pressing: imprescindibile.
Rileva Dybala, si fa notare per alcune giocate spettacolari ma leziose, che fanno infuriare Allegri. Ma nel finale di gara, con il risultato già al sicuro, non si poteva pretendere molto di più.
La sua Juventus ha compiuto lo step successivo, che potrebbe permetterle di dominare non soltanto in Italia: il 4-2-3-1 esalta la grinta e lo spirito di sacrificio dei suoi giocatori, soprattutto di un monumentale Mandzukic. I bianconeri sembrano una macchina perfetta, in grado di spazzare via il Sassuolo senza quasi accorgersene.