Sostanzialmente disoccupato, si fa notare per un paio di belle uscite, nelle quali mette in mostra un'ottima scelta di tempo. Ammonito per comportamento non regolamentare, quando perde troppo tempo prima di un rinvio: ce n'era davvero bisogno?
Sostanzialmente disoccupato, si fa notare per un paio di belle uscite, nelle quali mette in mostra un'ottima scelta di tempo. Ammonito per comportamento non regolamentare, quando perde troppo tempo prima di un rinvio: ce n'era davvero bisogno?
Ha il merito di procurare il rigore del 2-0, con un tiro coraggioso che trova l'opposizione del braccio di Opoku. Nel primo tempo sbaglia spesso il tempo della sovrapposizione, lascia partire qualche bel cross ma niente di trascendentale. Sostituito nel finale da Junior Tavares.
Inizialmente soffre troppo contro D'Alessandro, ma con il passare dei minuti riesce a prendergli le misure. Partita ordinata, con poche sbavature; un insidioso tiro-cross mette in difficoltà Musso al 41'. Prestazione poco appariscente, ma di sostanza.
Meno esplosivo rispetto al compagno di reparto, molto più elegante: la manovra blucerchiata passa spesso e volentieri dai suoi piedi, il difensore raramente sbaglia un disimpegno o un passaggio. Cresce ulteriormente nella ripresa, non lasciandosi mai sorprendere dagli attaccanti friulani.
Giampaolo gli assegna il compito di battagliare con Okaka: fisici simili, ha la meglio il difensore, che con il passare del tempo giganteggia. Sbaglia pochissimo, si mette in mostra con ottime chiusure e una concentrazione invidiabile: lui e Andersen oggi sono insuperabili.
Rileva Murru e dopo pochi minuti la sua squadra trova il 4-0. Finale di gara in scioltezza, si oppone bene agli ultimi disperati attacchi dell'Udinese, commettendo qualche piccola sbavatura: niente di grave, tuttavia.
Dopo un primo tempo timido e impreciso, nella ripresa si scatena, forse anche grazie ai maggiori spazi concessi dall'Udinese. Ispirato, trova giocate difficili anche soltanto da immaginare; splendido l'assist per Linetty, sublime l'apertura per Quagliarella che porta al gol del 4-0. Va vicino alla gioia personale al 74', con un tiro che manca la porta di pochissimo.
Dopo un primo tempo timido e impreciso, nella ripresa si scatena, forse anche grazie ai maggiori spazi concessi dall'Udinese. Ispirato, trova giocate difficili anche soltanto da immaginare; splendido l'assist per Linetty, sublime l'apertura per Quagliarella che porta al gol del 4-0. Va vicino alla gioia personale al 74', con un tiro che manca la porta di pochissimo.
La partenza non è delle migliori, tuttavia cresce nel finale della prima frazione. Trasformato a inizio ripresa: non a caso trova un bel gol, coronamento di una splendida azione di squadra. L'assist di Saponara è delizioso, il polacco è bravo e freddo a battere Musso e siglare il momentaneo 3-0.
La partenza non è delle migliori, tuttavia cresce nel finale della prima frazione. Trasformato a inizio ripresa: non a caso trova un bel gol, coronamento di una splendida azione di squadra. L'assist di Saponara è delizioso, il polacco è bravo e freddo a battere Musso e siglare il momentaneo 3-0.
Non il più brillante del centrocampo doriano, si limita al compitino, senza strafare. Avrebbe le qualità per fare molto di più e incidere maggiormente sulla fase offensiva della squadra; bravo nel palleggio, non riesce mai a essere decisivo. Ammonito, salterà il prossimo match per squalifica.
Non il più brillante del centrocampo doriano, si limita al compitino, senza strafare. Avrebbe le qualità per fare molto di più e incidere maggiormente sulla fase offensiva della squadra; bravo nel palleggio, non riesce mai a essere decisivo. Ammonito, salterà il prossimo match per squalifica.
Recupera un numero enorme di palloni, facendo ripartire l'azione della sua squadra. Bravo anche nel pressing, un pizzico troppo falloso, ma è nelle caratteristiche del ruolo. Con lui Giampaolo ha trovato un elemento di equilibrio da sistemare davanti alla difesa.
Rileva Defrel e trova quasi immediatamente la gioia del primo gol della sua nuova avventura blucerchiata. Bravo nel movimento ad aprirsi sulla destra, sfrutta al meglio l'assist di Quagliarella e riparte da qui, da un gol che gli dà fiducia per il prosieguo della stagione.
Incredibile pensare che tra pochi giorni compirà 36 anni. Raggiunge il record di Batistuta trasformando con freddezza il primo calcio di rigore, concede il bis con una conclusione di potenza, sempre dal dischetto. Nella ripresa insegna calcio: sua la difesa del pallone da cui nasce il gol di Linetty, suo anche l'assist per il poker di Gabbiadini. Monumentale.
Il suo merito principale è quello di conquistare il calcio di rigore che sblocca la gara. Nel primo tempo fatica a dialogare con i compagni, sbaglia spesso i movimenti e anche nel tocco di palla talvolta impreciso; meglio nella ripresa, ma senza episodi eclatanti. Esce per lasciare spazio a Gabbiadini.
Dopo un inizio difficile la sua squadra viene fuori nella ripresa. La Sampdoria è un piacere per gli occhi, ma soprattutto impressiona per le conoscenze tattiche dei suoi giocatori, plasmati dall'allenatore e dotati di un'intelligenza sopra la media; il rendimento di Quagliarella è lì a testimoniare quanto sia efficace la cura Giampaolo.
Pur con 4 gol sul groppone, di sicuro è il migliore dei suoi. Tiene in piedi l'Udinese nel primo tempo, rispondendo da campione a un tiro ravvicinato di Quagliarella e respingendo un insidioso tiro-cross di Bereszynski. Nella ripresa soccombe sotto il bombardamento blucerchiato senza avere alcuna colpa.
Pur con 4 gol sul groppone, di sicuro è il migliore dei suoi. Tiene in piedi l'Udinese nel primo tempo, rispondendo da campione a un tiro ravvicinato di Quagliarella e respingendo un insidioso tiro-cross di Bereszynski. Nella ripresa soccombe sotto il bombardamento blucerchiato senza avere alcuna colpa.
Meglio dei compagni di reparto, ma non abbastanza per strappare la sufficienza. Concede il calcio di punizione da cui scaturisce il secondo gol con un banale fallo al limite dell'area; dopo il 2-0 sbanda con il resto della difesa, concedendo agli attaccanti blucerchiati di entrare in area a piacimento.
Meglio dei compagni di reparto, ma non abbastanza per strappare la sufficienza. Concede il calcio di punizione da cui scaturisce il secondo gol con un banale fallo al limite dell'area; dopo il 2-0 sbanda con il resto della difesa, concedendo agli attaccanti blucerchiati di entrare in area a piacimento.
Perde più tempo a protestare che a giocare. Sulla fascia destra combina poco o niente, perde troppi palloni e appare nervoso e inconcludente. Sul 3-0 Quagliarella lo porta a scuola, trascinandolo fuori posizione con la sua protezione del pallone; nel finale sembra un pesce fuor d'acqua.
Inizialmente è attento su Quagliarella, sul quale prova a far valere la sua maggiore potenza; a inizio ripresa però commette il fallo di mano che costa il secondo rigore della partita all'Udinese. Non si riprende più, è fuori posizione sul gol di Linetty e abbandona il campo pochi minuti dopo per lasciare spazio a Zeegelar.
Inizialmente è attento su Quagliarella, sul quale prova a far valere la sua maggiore potenza; a inizio ripresa però commette il fallo di mano che costa il secondo rigore della partita all'Udinese. Non si riprende più, è fuori posizione sul gol di Linetty e abbandona il campo pochi minuti dopo per lasciare spazio a Zeegelar.
Tiene botta nel primo tempo, quando è particolarmente attento sia su Quagliarella sia su Defrel. Crolla nella ripresa sotto i colpi degli attaccanti blucerchiati: la difesa friulana sbanda terribilmente, concedendo il terzo e il quarto gol senza riuscire a offrire un'opposizione credibile.
Entra in campo e si sistema sulla fascia sinistra. Pochi secondi e si perde Gabbiadini, che si muove alle sue spalle e lo brucia per il gol del 4-0. Possono esserci esordi migliori: poco male, avrà altre occasioni per riscattarsi. Nel finale di gara prova a spingere sulla sinistra, mostrando di avere un buon piede.
Entra in campo e si sistema sulla fascia sinistra. Pochi secondi e si perde Gabbiadini, che si muove alle sue spalle e lo brucia per il gol del 4-0. Possono esserci esordi migliori: poco male, avrà altre occasioni per riscattarsi. Nel finale di gara prova a spingere sulla sinistra, mostrando di avere un buon piede.
Il più pimpante, sia in avvio sia nel finale. A inizio gara mette in difficoltà Bereszynski con la sua vivacità, ma il buon momento dura poco; non riesce a essere continuo, tuttavia è uno dei pochi a provarci sempre. Nella ripresa, mentre i suoi compagni hanno smesso di giocare, lui tenta in ogni modo di far ripartire le azioni friulane.
Il più pimpante, sia in avvio sia nel finale. A inizio gara mette in difficoltà Bereszynski con la sua vivacità, ma il buon momento dura poco; non riesce a essere continuo, tuttavia è uno dei pochi a provarci sempre. Nella ripresa, mentre i suoi compagni hanno smesso di giocare, lui tenta in ogni modo di far ripartire le azioni friulane.
Si sistema davanti alla difesa, non trovando mai i tempi di gioco. Non riesce, se non per brevi momenti, a guidare il pressing, qualche pallone recuperato non gli permette di arrivare alla sufficienza; falloso, rischia il rosso per un intervento durissimo, che poteva costargli caro.
Si sistema davanti alla difesa, non trovando mai i tempi di gioco. Non riesce, se non per brevi momenti, a guidare il pressing, qualche pallone recuperato non gli permette di arrivare alla sufficienza; falloso, rischia il rosso per un intervento durissimo, che poteva costargli caro.
È sua la conclusione più pericolosa dell'Udinese, al 28': il pallone termina a lato ma non di molto. Nel primo tempo palleggia discretamente, quando però entra Pussetto e lui è costretto ad arretrare vengono fuori tutti i suoi limiti. Totalmente fermo in occasione del 3-0, quando non legge il taglio di Linetty.
È sua la conclusione più pericolosa dell'Udinese, al 28': il pallone termina a lato ma non di molto. Nel primo tempo palleggia discretamente, quando però entra Pussetto e lui è costretto ad arretrare vengono fuori tutti i suoi limiti. Totalmente fermo in occasione del 3-0, quando non legge il taglio di Linetty.
Si capisce fin dai primi minuti che non è in giornata. Troppi tocchi sbagliati, prova a fare da raccordo tra il centrocampo e la punta, ma non riesce nel suo intento. Prova anche a combattere, ma senza farsi valere; in avanti sbaglia tutto quello che può sbagliare. Una netta involuzione rispetto al girone d'andata, che sia distratto dalle voci di mercato?
Da un giocatore della sua esperienza non ci si aspetterebbe un errore del genere. Perde palla in fase di disimpegno, commettendo il fallo che costa il calcio di rigore (e lo svantaggio) alla sua squadra. Aveva anche iniziato benino, prima di perdersi tra interventi al limite e proteste continue. Nicola lo leva al 42' per far entrare Pussetto.
Entra al posto di Okaka, per provare a metterla sul piano della velocità, visto che con il fisico non ha funzionato. Ha poche occasioni per mettersi in mostra, perché dopo pochi minuti arriva il quarto gol di Gabbiadini; nel finale ci prova in tutte le maniere, giocando sul filo del fuorigioco, ma non ha fortuna.
Entra al posto di Okaka, per provare a metterla sul piano della velocità, visto che con il fisico non ha funzionato. Ha poche occasioni per mettersi in mostra, perché dopo pochi minuti arriva il quarto gol di Gabbiadini; nel finale ci prova in tutte le maniere, giocando sul filo del fuorigioco, ma non ha fortuna.
Rileva Behrami al 42'. Nelle intenzioni di Nicola dovrebbe portare in campo maggiore imprevedibilità, ma purtroppo per il tecnico dei friulani l'argentino azzecca pochissime giocate. Qualche proiezione offensiva, alcuni dribbling e nulla più: la sua inconsistenza è quasi leggendaria.
Ci mette il fisico e la voglia, purtroppo per lui può fare poco altro. Inizialmente mette in difficoltà Murru con la sua fisicità, ma quando inizia la battaglia con Colley la vittoria va al difensore blucerchiato, che disinnesca l'attaccante e lo costringe a una serie di falli di frustrazione. Esce nel finale per lasciare spazio a Lasagna, senza essere riuscito a rendersi realmente pericoloso.
Una brutta Udinese è spazzata via dalla Sampdoria: e dire che i friulani avevano cominciato benino, mettendo in difficoltà i padroni di casa con un pressing forsennato. Ma la sua squadra dura poco e si scioglie come neve al sole dopo il primo gol; male il cambio Pussetto-Behrami, anche nella ripresa non riesce a invertire la rotta.