Pomeriggio uggioso di befane, di stimoli da ritrovare, di Romagnoli che fa indossare la giacca al bimbo davanti a sé, di Kalini?, Borini e André Silva contemporaneamente in panchina, di Biglia e Çalhano?lu titolari. Al Meazza arriva il Crotone di quell'interista dalla nascita di Walter Zenga, che non farà fatica ad ambientarsi. Dieci punti dividono in classifica le due compagini, dieci come i gol subiti in più - 37 contro 27 - dai Pitagorici che nelle ultime cinque uscite hanno vinto una sola volta segnando la bellezza di due reti. Poco meglio i rossoneri, che mancano l'appuntamento coi tre punti dalla gara casalinga co Bologna e hanno racimolato cinque punti nelle ultime cinque in A: Calabria sulla destra, Romagnoli al centro con Bonucci, Rodríguez sulla corsia mancina e attacco guidato da Suso e Cutrone, capocannonieri del Diavolo 2017. Ospiti ancora senza Simi?, ma con Sampirisi e il redivivo Ajeti in difesa, Budimir unica punta fra Trotta e Stoian, confermato il centrocampo sconfitto dal Napoli. Fischia Maresca.
PRIMO TEMPO - Zero a zero: ci ha abituati bene il Milan, che non subisce mai gol nel primo quarto d'ora, ma fatica tanto, troppo a buttare la sfera alle spalle del portiere. Eppure ci va molto vicino con le iniziative di Suso - al solito il più ispirato - e la spinta costante di Calabria, anche perché la spina dorsale offensiva dei padroni di casa è quasi mono-corsia. Cordaz è bravo sul mancino da lontano di Biglia - l'ex Lazio resta comunque fra i peggiori - e felino sul tiro cross di Suso che termina la sua corsa sul palo interno. Dubbi sul finire di gara per un intervento di Ceccherini su Cutrone: il difensore commette fallo, Maresca lascia correre e il VAR non è così sicuro di poter intervenire essendo il fallo fuori area... oppure no? Ospiti mai pericolosi, dopo due minuti di recupero si va tutti a rifarsi l'acconciatura disfatta dalla pioggia meneghina.
SECONDO TEMPO - Dopo quarantacinque minuti di assedio il Milan passa in vantaggio quando meno te l'aspetti: calcio d'angolo innocuo di Çalhano?lu, difettosa respinta coi pugni di Cordaz e primo gol in rossonero di Leonardo Bonucci, che non cambia esultanza e fa sciacquare la bocca ai detrattori. I rossoneri raddoppierebbero anche, ma sempre sugli sviluppi di un corner Maresca annulla il gol di Kessié per una trattenuta dell'ivoriano ai danni di Mandragora: decisione giusta, si resta 1-0 dopo le proteste "alla Zenga" di Cordaz, ma non siamo a Italia '90. Il primo cambio ospite riguarda Rohden, non malvagio, certamente schierato in un ruolo non suo, dentro Crociata, ex Milan. Gattuso, principe delle sostituzioni tardive, mette dentro Kalini? per Cutrone e Locatelli al posto di Kessié a partire dal settantaseiesimo; Simy, l'altro neo entrato, crea qualche guaio in area di rigore sportellando fra Bonucci e Romagnoli, ma nell'occasione più pericolosa creata dagli Squali è bravo Donnarumma su Trotta. Sette i minuti di recupero: Gattuso si chiede perché e nel frattempo viene annullato un altro gol al padroni di casa per sospetto fallo in area di Bonucci. Aveva messo nel sacco Kalini?. Novantacinquesimo: lob di Bonaventura da cinquanta metri con Cordaz fuori pali: alto di un niente. Maresca fischia la fine, il Milan torna a vincere.