Non commette errori, è attento su Bajrami e sul tentativo di autogol di Chiesa nel finale del primo tempo. Una buona uscita di piede al 10', non può nulla invece sul gol; questa volta non ha alcuna responsabilità sul risultato.
Una buona chiusura nel primo tempo, tanti duelli con Mancuso, anche qualche piccola sbavatura. La Juventus non gira, ma non per colpa dei difensori; il centrale della Nazionale azzurra sbroglia qualche situazione pericolosa e prova anche a farsi valere in attacco.
È protagonista di un discreto primo tempo, riesce a chiudere bene sui cambi di gioco dell'Empoli e anche a spingersi in avanti. Nella ripresa si adegua al livello generale e va in difficoltà quando Haas e Stojanovic attaccano sul suo lato.
Nei primi minuti mette in difficoltà Marchizza con le sue azioni palla al piede sulla destra. L'avversario però gli prende le misure e nel frattempo sul suo lato si aprono voragini nelle quali si gettano volentieri i centrocampisti dell'Empoli.
Nei primi minuti mette in difficoltà Marchizza con le sue azioni palla al piede sulla destra. L'avversario però gli prende le misure e nel frattempo sul suo lato si aprono voragini nelle quali si gettano volentieri i centrocampisti dell'Empoli.
Nei primi minuti mette in difficoltà Marchizza con le sue azioni palla al piede sulla destra. L'avversario però gli prende le misure e nel frattempo sul suo lato si aprono voragini nelle quali si gettano volentieri i centrocampisti dell'Empoli.
Schierato a centrocampo, fa valere la sua presenza fisica, ma contro i tagli e le geometrie dell'Empoli si trova in difficoltà. I compagni non lo assistono, lui ci mette del suo con una prestazione priva di mordente.
Alcune ottime chiusure, alternate a momenti in cui va in estrema difficoltà contro la velocità dei toscani. Tiene botta, prova a sganciarsi sui calci piazzati, ma non riesce mai a trovare la porta avversaria.
Subentra a Rabiot, non fa molto meglio: troppi errori nella sua partita, palloni persi banalmente, posizionamenti non corretti, imprecisioni nel tocco. E anche un certo nervosismo, che gli costa un giallo per proteste.
Rileva Bentancur, ha voglia di mettersi in mostra e trovare il primo gol in bianconero. Ci prova con il tiro da fuori e con gli inserimenti, nel finale ha la palla buona ma non trova lo specchio della porta. Per lo meno ci mette grinta.
L'unico a salvarsi realmente nella Juventus, di gran lunga il migliore in campo nel primo tempo. Ha un conto aperto con Vicario, che gli nega il gol in 3 occasioni; primi 25' da campione, poi cala e nel finale del primo tempo rischia anche l'autogol. Nella ripresa fa poco, come tutta la Juventus, fino alla sostituzione.
L'unico a salvarsi realmente nella Juventus, di gran lunga il migliore in campo nel primo tempo. Ha un conto aperto con Vicario, che gli nega il gol in 3 occasioni; primi 25' da campione, poi cala e nel finale del primo tempo rischia anche l'autogol. Nella ripresa fa poco, come tutta la Juventus, fino alla sostituzione.
Tra i peggiori in campo, il centrocampista, pupillo di Allegri, dà vita a una prestazione sottotono, nella quale spiccano diversi palloni persi banalmente. Errori che permettono all'Empoli di partire in contropiede e creare non pochi grattacapi dalle parti di Szczesny.
Tra i peggiori in campo, il centrocampista, pupillo di Allegri, dà vita a una prestazione sottotono, nella quale spiccano diversi palloni persi banalmente. Errori che permettono all'Empoli di partire in contropiede e creare non pochi grattacapi dalle parti di Szczesny.
Prestazione non all'altezza, quella del francese, che non trova mai la posizione in campo. Confuso al pari dei compagni, soffre soprattutto quando l'Empoli riparte in velocità. Sul gol fa la bella statuina, non provando neppure a intervenire sul pallone a centro area.
Entra in campo con un buon piglio: tra i giocatori mandati in campo da Allegri nella ripresa è sicuramente quello più determinato. Prova alcune giocate delle sue, riesce a liberarsi con delle belle serpentine e a creare per i compagni, ma gli manca la zampata vincente.
Coinvolto nella confusione della fase offensiva bianconera, l'americano non demerita particolarmente; nei primi minuti prova a rendersi utile con i suoi inserimenti senza palla, ma senza trovare lo spunto vincente. Sostituito nell'intervallo per ragioni tattiche.
Coinvolto nella confusione della fase offensiva bianconera, l'americano non demerita particolarmente; nei primi minuti prova a rendersi utile con i suoi inserimenti senza palla, ma senza trovare lo spunto vincente. Sostituito nell'intervallo per ragioni tattiche.
Dopo la splendida prova di Udine, l'argentino evidentemente sente troppo la responsabilità in seguito alla partenza di Ronaldo, dando vita a una pessima prestazione. Nettamente il peggiore in campo, perde palloni banali sulla trequarti e nelle rare occasioni in cui va al tiro non è per nulla pericoloso.
Entra al posto di McKennie, provando a riempire l'area ed essere un punto di riferimento per i compagni. L'effetto positivo del suo ingresso dura circa cinque minuti: poi sparisce completamente dal campo, senza mai riuscire a incidere.
Alla prima senza Ronaldo sbaglia tutto: schieramento iniziale, aggiustamenti, sostituzioni. La sua Juventus è confusionaria, i giocatori non sanno che posizioni occupare e non trovano contromisure ai fraseggi dell'Empoli; a parte i primi 20', la prestazione dei bianconeri è orrenda.
Tre interventi, uno più bello dell'altro, su Chiesa: il primo è una parata di riflesso, il secondo, al 12', è l'intervento più difficile della gara, mentre nel terzo controlla ottimamente il rimbalzo del tiro per respingere in angolo. Perfetto anche nelle uscite, non sbaglia un colpo ed è sicuramente tra i migliori in campo degli ospiti.
Fantastica partita del centrale difensivo, che annulla Dybala ed è sempre al posto giusto. Nella ripresa in particolare non lascia passare uno spillo, la Juventus si intestardisce nel cercare la penetrazione centrale e lui con interventi sempre precisi riesce a evitare qualsiasi pericolo per la sua porta.
Inizialmente in difficoltà quando Cuadrado lo punta, prende le misure all'avversario e disputa una gara con pochi fronzoli ma di sostanza. Non ha paura di spazzare il pallone quando occorre, spinge solo se necessario, preferendo presidiare la zona di competenza.
Inizialmente in difficoltà quando Cuadrado lo punta, prende le misure all'avversario e disputa una gara con pochi fronzoli ma di sostanza. Non ha paura di spazzare il pallone quando occorre, spinge solo se necessario, preferendo presidiare la zona di competenza.
Buona prova del centrale dell'Empoli, che commette qualche imprecisione solo quando è attirato fuori dall'area. Per il resto, a parte sporadiche occasioni, forma un muro impenetrabile insieme a Luperto.
Viene fuori alla distanza, giocando una partita di grande attenzione e applicazione. Inizialmente dalle sue parti si aggira Chiesa, cliente complicato; quando Allegri decide di spostarlo sulla destra, il terzino respira e nel secondo tempo è semplicemente insuperabile.
Macina chilometri e gioca un match di rara intensità. Difende, contrattacca, si lancia in area: prestazione da centrocampista moderno, che sa fare un po' di tutto, ma - e questo è ciò che fa la differenza - a un ritmo forsennato. Risultato?Demolisce i centrocampisti bianconeri.
Macina chilometri e gioca un match di rara intensità. Difende, contrattacca, si lancia in area: prestazione da centrocampista moderno, che sa fare un po' di tutto, ma - e questo è ciò che fa la differenza - a un ritmo forsennato. Risultato?Demolisce i centrocampisti bianconeri.
Una delle chiavi del successo dell'Empoli, la sua posizione crea problemi al centrocampo juventino, che non riesce a metterci una pezza. Decisivo in occasione del gol, riesce a coniugare quantità e qualità.
Entra al posto di Bajrami, l'obiettivo di Andreazzoli è mettere in campo un centrocampo più quadrato per gli ultimi 20' della gara. Missione compiuta: si sistema in mezzo e non lascia passare nessuno, dimostrandosi utile per la vittoria finale.
Entra al posto di Bajrami, l'obiettivo di Andreazzoli è mettere in campo un centrocampo più quadrato per gli ultimi 20' della gara. Missione compiuta: si sistema in mezzo e non lascia passare nessuno, dimostrandosi utile per la vittoria finale.
La sua posizione è un rebus irrisolto per i bianconeri: viene incontro, poi si fionda dentro l'area e riesce sempre a rendersi pericoloso. Entra nell'azione del gol, impegna Szczesny al 48', è sempre nel vivo dell'azione: ci sono tutte le premesse per un ottimo campionato.
La sua posizione è un rebus irrisolto per i bianconeri: viene incontro, poi si fionda dentro l'area e riesce sempre a rendersi pericoloso. Entra nell'azione del gol, impegna Szczesny al 48', è sempre nel vivo dell'azione: ci sono tutte le premesse per un ottimo campionato.
Visione di gioco, tocco, intensità: il ragazzo ha tutto per sfondare. Conferma quanto fatto intravedere nella prima partita stagionale con un'altra bella prestazione, al cospetto di una big del campionato: smista palloni con geometrie precise al millimetro, si esibisce in bei recuperi e giocate in velocità. Insomma, un piacere per gli occhi.
Rileva Mancuso e inizialmente non entra bene in partita, sbagliando un paio di facili palloni. Si riprende nel finale, facendo ammonire Danilo e dando vita a una bella azione sulla destra, murata all'ultimo dai difensori bianconeri; strappa così una sufficienza.
La buona volontà non manca, la precisione sì. Ci mette furia agonistica, questo è fuor di dubbio; tuttavia sbaglia qualche pallone di troppo. La sua botta da fuori al 25' avrebbe meritato miglior sorte; esce stremato nel secondo tempo.
La buona volontà non manca, la precisione sì. Ci mette furia agonistica, questo è fuor di dubbio; tuttavia sbaglia qualche pallone di troppo. La sua botta da fuori al 25' avrebbe meritato miglior sorte; esce stremato nel secondo tempo.
Il gol e non solo: l'attaccante, che batte Szczesny al 21' avventandosi sul pallone vagante in area, è bravo anche e soprattutto nel cucire il gioco. Smista il pallone per i compagni, si muove con intelligenza, allunga la difesa avversaria: la sua è un'ottima prestazione.
Il suo Empoli è bello da vedere e tremendamente efficace. Lascia sfogare la Juventus nei primi minuti, poi prende le misure e impone il suo ritmo; nel finale riesce a disorientare ulteriormente Allegri con uno schieramento accorto ma mai rinunciatario.
