Zaniolo lo supera due volte ma il palo lo salva. Non può assolutamente nulla sull'esecuzione dagli undici metri di Aleksandar Kolarov.
- Kolarov rig 17’
- Luis Alberto 59’
Parte discretamente bene, ma poi soffre in maniera abbastanza evidente gli inserimenti dei centrocampisti giallorossi; il nervosismo da derby fa il resto...
Parte discretamente bene, ma poi soffre in maniera abbastanza evidente gli inserimenti dei centrocampisti giallorossi; il nervosismo da derby fa il resto...
Fa sentire peso e incisività nella linea difensiva. Anche nei momenti di peggiore sbandamento dei suoi alfieri, riesce a tenere la barra del timone dritto. Perde mezzo voto nel duello clamorosamente perso con Dzeko che gli vale il giusto giallo.
Entra con intelligenza, in punta di piedi, senza strafare ma aiutando decisamente più di Luiz Felipe a dare stabilità alla difesa biancoceleste.
Non è in partita e lo si vede subito da come fa soltanto assaggiare i tacchetti agli avversari. Sempre in difficoltà e anche nervoso, Inzaghi non gli fa nemmeno finire il primo tempo.
Non ha la resistenza necessaria e sufficiente per proporre le sue sovrapposizioni. Fatica molto a farsi vedere dalle parti di Florenzi.
Non ha la resistenza necessaria e sufficiente per proporre le sue sovrapposizioni. Fatica molto a farsi vedere dalle parti di Florenzi.
Entra al posto di Milinkovic e si dimostra la solita scheggia impazzita nella metà campo avversaria. Ha sul sinistro, piede meno nobile, la palla della vittoria, ma la traversa gli dice di no.
In attacco è gradevole da vedere, con le sue sponde di testa e i suoi passaggi. Gravissimo quel braccio largo che spalanca la porta al vantaggio giallorosso; da buon serbo che non si arrende, va a riprendersi di forza il pallone del pareggio.
In attacco è gradevole da vedere, con le sue sponde di testa e i suoi passaggi. Gravissimo quel braccio largo che spalanca la porta al vantaggio giallorosso; da buon serbo che non si arrende, va a riprendersi di forza il pallone del pareggio.
La Roma gli monta una bella gabbia intorno e lui non riesce a creare gioco come fatto a Genova. Ha il merito di non demoralizzarsi e di cercare sempre la posizione giusta; la trova nel momento più importante, quando imbuca il pallone del pari tra Pau Lopez e i difensori avversari.
L'ordine e le linee di passaggio che servivano alla Lazio. Inizio sfavillante con un palo clamoroso colpito da distanza siderale, tende a spegnersi nel finale quando la condizione fisica non lo assiste più.
Spinta costante sulla destra e spina nel fianco giallorosso. Trova un quasi gol di testa sul secondo palo e un gol, irregolare, nei minuti di recupero. Indicazioni sempre positive dall'esterno azzurro.
Spinta costante sulla destra e spina nel fianco giallorosso. Trova un quasi gol di testa sul secondo palo e un gol, irregolare, nei minuti di recupero. Indicazioni sempre positive dall'esterno azzurro.
Esordio con la maglia della Lazio non molto fortunato, con quel cross tolto a Correa sul gol annullato a Lazzari. Magari El Tucu non ci sarebbe arrivato, ma non lo potremmo mai dire con certezza.
Mancini se lo ricorderà per un bel po'. Sbuca da tutte le parti, salta sempre alla grandissima l'uomo e crea molte occasioni da gol. Prova ottima, macchiata da quell'eccesso di egoismo che costa un possibile gol vittoria alla Lazio.
Mancini se lo ricorderà per un bel po'. Sbuca da tutte le parti, salta sempre alla grandissima l'uomo e crea molte occasioni da gol. Prova ottima, macchiata da quell'eccesso di egoismo che costa un possibile gol vittoria alla Lazio.
Il suo primo tempo è un sommarsi continuo di occasioni sprecate, ma Ciro non si perde d'animo e continua a lottare e sgomitare, fino a quando non trova la giocata giusta per scardinare la difesa giallorossa, con l'assist a Luis Alberto.
Il suo primo tempo è un sommarsi continuo di occasioni sprecate, ma Ciro non si perde d'animo e continua a lottare e sgomitare, fino a quando non trova la giocata giusta per scardinare la difesa giallorossa, con l'assist a Luis Alberto.
Quei quattro legni gli rimarranno sullo stomaco, ma resta la garanzia che quest'anno la sua squadra viaggia a ritmi eccellenti.
Pronti via rischia di combinare una frittata con i piedi. Ha la bravura e l'esperienza necessaria per rialzare la testa e disinnescare Immobile di testa e Correa, che per sua fortuna angola poco.
Pronti via rischia di combinare una frittata con i piedi. Ha la bravura e l'esperienza necessaria per rialzare la testa e disinnescare Immobile di testa e Correa, che per sua fortuna angola poco.
Entra male in partita beccandosi subito un giallo e soffrendo particolarmente le scorribande avversarie.
Si scalda per giocare nei tre trequartisti, si ritrova terzino destro per l'infortunio di Zappacosta. Primo tempo monstre il suo, anche se la ripresa è un calo continuo. Nel complesso sufficiente.
Si scalda per giocare nei tre trequartisti, si ritrova terzino destro per l'infortunio di Zappacosta. Primo tempo monstre il suo, anche se la ripresa è un calo continuo. Nel complesso sufficiente.
E' molto bravo all'inizio a murare Immobile, poi va un po' in difficoltà con la fisicità di Milinkovic-Savic, riuscendo però a mantenere "il vestito pulito".
E' molto bravo all'inizio a murare Immobile, poi va un po' in difficoltà con la fisicità di Milinkovic-Savic, riuscendo però a mantenere "il vestito pulito".
Ancora un gol, e sono due in campionato. Rigore di rara precisione e freddezza. Per lui vale lo stesso discorso dell'altro serbo Milinkovic-Savic. Bene il gol, ok, ma la palla persa per il pari biancoceleste è un disastro evitabile.
Ancora deve affinare l'intesa con i suoi compagni di reparto e si vede. Bene nei duelli aerei, ma quando Correa lo punta palla al piede sono quasi sempre dolori.
Il derby lo carica a molla, è risaputo. Copre bene il fronte cercando sempre l'inserimento vincente lì davanti. Non è un caso che al momento è lui l'inamovibile nella cerniera mediana della Roma.
Il derby lo carica a molla, è risaputo. Copre bene il fronte cercando sempre l'inserimento vincente lì davanti. Non è un caso che al momento è lui l'inamovibile nella cerniera mediana della Roma.
Non spicca mai nel corso della partita, che costeggia colpevolmente limitandosi ai meri compiti di copertura.
Entra per dare la scossa, e invece praticamente è quasi non pervenuto nello spettacolare derby di Roma.
Sembra tornato ai livelli delle prime partite in giallorosso dell'anno scorso. Sarà il rinnovo che gli ha fatto bene, ma è un belvedere con la palla al piede. Due pali e tante iniziative, anche se c'è quel mezzo voto in meno per alcune palle sanguinose perse in fase di impostazione nella propria metà campo.
Molto fluido con la palla al piede e potenzialmente pericoloso su ogni possibile ripartenza, anche se la tiene sempre troppo. Ha sulla coscienza un contropiede vincente in cui inspiegabilmente non serve Under solo sul fronte di destra.
Molto fluido con la palla al piede e potenzialmente pericoloso su ogni possibile ripartenza, anche se la tiene sempre troppo. Ha sulla coscienza un contropiede vincente in cui inspiegabilmente non serve Under solo sul fronte di destra.
Gigantesco nel senso anatomico del termine, tiene sempre bene palla davanti e fa salire la squadra. Abile in velocità, fa ammonire Acerbi e guadagna anche il penalty della Roma. Non segna ma a suo modo è determinante.
Secondo pareggio della sua Serie A, anche se ha un peso specifico chiaramente maggiore rispetto a quello della prima giornata. Si vedono i passi in avanti della sua squadra.