E' in ottima serata, si capisce già quando al 3' devia in corner una conclusione pericolosa di Candreva. La parata migliore la compie però al 54', sul colpo di testa di Parolo.
E' in ottima serata, si capisce già quando al 3' devia in corner una conclusione pericolosa di Candreva. La parata migliore la compie però al 54', sul colpo di testa di Parolo.
Entra nella ripresa al posto di Rigoni, per dar man forte in difesa. Tuttavia il risultato è già largamente acquisito e il compito non è di quelli complicati davanti ad una Lazio inerme.
Entra nella ripresa al posto di Rigoni, per dar man forte in difesa. Tuttavia il risultato è già largamente acquisito e il compito non è di quelli complicati davanti ad una Lazio inerme.
Non che sia una serata dove è chiamato a compiere gli straordinari ma esegue alla perfezione il suo compito in difesa, senza alcuna sbavatura, azzeccando tutto.
La serata è quella giusta e oltre a contenere Kishna alla perfezione, si fa vedere anche in avanti con grande intraprendenza. Navigato e smaliziato.
Non è irresistibile l'attacco della Lazio, eppure lui rimane concentrato per tutti e novanta minuti, senza farsi mai prendere in infilata dalle azioni d'attacco sporadiche della Lazio.
All'inizio il duello con Candreva pare impari. Cresce dopo uno spezzone di primo tempo, acquista coraggio, annulla la spinta del laterale laziale e si fa spesso vedere in avanti.
Un martello costante, un pericolo per tutti e settantacinque minuti nell'area della Lazio. Il primo gol è una punizione perfetta, al pari dei due assist con i quali manda in gol Paloschi e Meggiorini.
Lo si trova sempre nel vivo delle azioni d'attacco della squadra di Maran. Salta bene e volentieri l'uomo, implacabile. Prezioso nel supporto alle punte.
Ci mette almento la metà del primo tempo a prendere le misure a Basta, dopo di che è una partita in discesa, dove fa sentire forte il suo contributo alla causa.
All'inizio ha compiti da interdittore, pian piano diventa abile costruttore. Senza dubbio efficace sia in fase difensiva che in quella di regia. Ha sostituito Radovanovic senza far pesare l'assenza.
Un gol e un assist di tacco talmente alto a livello tecnico, da entrare nella cineteca del calcio della Serie A e restarci per sempre. Oltre al gol che sblocca la partita è una spina costante al fianco laziale.
Un gol e un assist di tacco talmente alto a livello tecnico, da entrare nella cineteca del calcio della Serie A e restarci per sempre. Oltre al gol che sblocca la partita è una spina costante al fianco laziale.
Due gol da vero uomo d'area, tuttavia facilitato da due dormite difensive della Lazio. Chiude con una doppietta da punta arcigna ma il bottino poteva essere molto più cospicuo.
Due gol da vero uomo d'area, tuttavia facilitato da due dormite difensive della Lazio. Chiude con una doppietta da punta arcigna ma il bottino poteva essere molto più cospicuo.
Il Chievo che si chiude solo in difesa e lancia palla lunga a Paloschi non c'è più. Finalmente una squadra più audace, che sa prendere in mano il pallino del gioco e che, addirittura, non si è accontentata sul 3 a 0.
Il Chievo che si chiude solo in difesa e lancia palla lunga a Paloschi non c'è più. Finalmente una squadra più audace, che sa prendere in mano il pallino del gioco e che, addirittura, non si è accontentata sul 3 a 0.
Non ha colpe sui gol di Meggiorini e Paloschi, ma sulla punizione di Birsa sì. La barriera è sistemata bene ma sul tiro, seppur angolatissimo, è in ritardo.
Centrocampo e difesa fanno acqua da tutte le parti e buchi. Lui è l'unico che quando le cose si mettono male fa il difensore e con un paio di interventi importanti limita il passivo. Tuttavia non spinge, vanificando un compito fondamentale nella sua squadra.
Incappa nella serata da incubo laziale. Fa una grande dormita soprattutto sul secondo gol del Chievo. Si distingue poi per un paio di interventi da gran difensore, ma la prestazione rimane insufficiente senza attenuanti.
Incappa nella serata da incubo laziale. Fa una grande dormita soprattutto sul secondo gol del Chievo. Si distingue poi per un paio di interventi da gran difensore, ma la prestazione rimane insufficiente senza attenuanti.
Incappa nella serata da incubo laziale. Fa una grande dormita soprattutto sul secondo gol del Chievo. Si distingue poi per un paio di interventi da gran difensore, ma la prestazione rimane insufficiente senza attenuanti.
Sua la deviazione che agevola l'entrata in rete del tiro di Meggiorini. Per il resto è il peggiore della difesa laziale: non azzecca mai i tempi e i riflessi sono da ospizio.
Sua la deviazione che agevola l'entrata in rete del tiro di Meggiorini. Per il resto è il peggiore della difesa laziale: non azzecca mai i tempi e i riflessi sono da ospizio.
Appena entrato non si fa trovare pronto in un'azione pericolosa del Chievo. Ma gli va bene. Per il resto offre giusto un cross che va a vuoto. E' troppo giovane ed inesperto per essere risolutivo.
Zero il suo contributo nella spinta sulla sinistra, impacciato e sempre saltato nell'uno contro uno. Prossimo allo zero, invece, il suo contributo difensivo.
Nel primo tempo sbaglia quel gol clamoroso, in collaborazione con Keita e poi scompare. Sempre chiuso e tamponato, arriva a deprimersi senza rimedio fino alla sostituzione.
Non riesce a tamponare. Non riesce a costruire. Utilizzato come sostituto di Biglia, palesa tutti i suoi limiti: non è in grado di sostituire l'argentino in regia.
Gioca troppo poco e a risultato troppo compromesso per poter combinare qualcosa di concreto. Mezzo punto in più per la volontà.
Due fiammate all'inizio del primo tempo e poi il nulla, risucchiato dalla depressione laziale e dall'incapacità di costruire, da parte di tutta la squadra, un'azione d'attacco decente.
Si fa subito vedere con tiro al 6', si propone facendo molto movimento che però non serve a nulla. Da capire quanto ha influito sulla prestazione il rinnovo in bilico con la Lazio.
Utilizzato come emergenza da Pioli, non è in questo contesto che è in grado di dare il suo contributo. Almeno non ancora. E un intero secondo tempo giocato senza concretezza ne è la dimostrazione.
Utilizzato come emergenza da Pioli, non è in questo contesto che è in grado di dare il suo contributo. Almeno non ancora. E un intero secondo tempo giocato senza concretezza ne è la dimostrazione.
Il giocatore dell'anno scorso non c'è più. Gli manca un compagno di reparto all'altezza di Biglia. Nel secondo tempo ha pure l'occasione per accorciare ma Bizzarri gli nega il gol.
Il giocatore dell'anno scorso non c'è più. Gli manca un compagno di reparto all'altezza di Biglia. Nel secondo tempo ha pure l'occasione per accorciare ma Bizzarri gli nega il gol.
Quella sua occasione sciupata la Lazio la paga cara. Lui ci prova fino all'ultimo a combinare qualcosa ma non si ottiene niente andando contro natura: gioca da prima punta per necessità e per esperimento ma il giocatore è e rimarrà un esterno.
Non riesce a trovare le soluzioni per sopperire ai titolari infortunati. Non sperimenta coi nuovi, vedendo il tutto come un azzardo. Pare vuoto di idee, pur sapendo che dal mercato non deve aspettarsi nulla. Deve trovare una linea di condotta il prima possibile.