Attento e puntuale su Hernandez, prodigioso e fortunato su Ibrahimovic. Paga il conto con la Dea bendata più tardi e nulla può nella quarta sconfitta consecutiva dei suoi.
Attento e puntuale su Hernandez, prodigioso e fortunato su Ibrahimovic. Paga il conto con la Dea bendata più tardi e nulla può nella quarta sconfitta consecutiva dei suoi.
In leggero ritardo, ma soprattutto sfortunato in occasione del vantaggio rossonero, è poco attento in occasione del raddoppio, pur dimostrando grande concentrazione per buona parte del match soprattutto nella marcatura a Ibrahimovic.
A testa bassa in corsa e altissima quando c'è da recapitare un pallone in mezzo l'area è sempre impeccabile. Oggi corsa e ogni forma di intraprendenza possibile, nonostante il solito eccessivo nervosismo che gli costa l'ennesimo giallo.
Paga ancora la clamorosa disattenzione offensiva della passata giornata contro Cristiano Ronaldo e non gli va meglio contro Leao e compagni. Manca di concentrazione e soprattutto contro determinati avversari è impensabile concedersi delle pause.
Una gara ordinata, sempre da dietro le quinte, ma quando va in marcatura su Zlatan, in occasione del 2-0 avversario, serve la topica che affonda i suoi.
Una gara ordinata, sempre da dietro le quinte, ma quando va in marcatura su Zlatan, in occasione del 2-0 avversario, serve la topica che affonda i suoi.
Parte alla grandissima, acclamato da tutta la Sardegna Arena, rendendosi protagonista di ottime giocate, ma dopo il vantaggio avversario cala nel volume e nell'efficacia, pur non dovendosi rimproverare troppo per la sconfitta odierna del collettivo.
Non entra benissimo in partita, ma paga anche il poco tempo a disposizione per mettersi in mostra e soprattutto la fase delicata del match. Potrà essere una pedina importante per il prosieguo di stagione, ma oggi si limit all'ordinario.
A pagina indefinita nel manuale del calcio per i tuttocampisti, non concede il tempo di rimproverarlo per un pallone perso che si rende protagonista del recupero nella medesima azione. Senza alcun dubbio il migliore dei suoi, lascia il campo per debito d'ossigeno.
Soffre, ma molto meno rispetto a colleghi cui è toccata la stessa sorte, gli arrembaggi di Hernandez e difatti la prima palla bonus al terzino rossonero capita solo quando non v'è lui in marcatura. partita da normale amministrazione, le colpe della sconfitta odierna vanno cercate altrove.
Soffre, ma molto meno rispetto a colleghi cui è toccata la stessa sorte, gli arrembaggi di Hernandez e difatti la prima palla bonus al terzino rossonero capita solo quando non v'è lui in marcatura. partita da normale amministrazione, le colpe della sconfitta odierna vanno cercate altrove.
Primo tempo da manuale del centrocampista perfetto, con un quasi gol che gli strozza in gola l'urlo di gioia. Nella ripresa cala vistosamente permettendosi qualche stop di troppo. Lascia il campo tra tiepidi applausi, ma certo di aver fatto il suo.
Primo tempo da manuale del centrocampista perfetto, con un quasi gol che gli strozza in gola l'urlo di gioia. Nella ripresa cala vistosamente permettendosi qualche stop di troppo. Lascia il campo tra tiepidi applausi, ma certo di aver fatto il suo.
Da una delle più liete sorprese della stagione rossoblù ci si aspettava certamente di più in un incontro così delicato. Al contrario è protagonista di pochissime azione, mai pericolose. Nonostante la penuria di palloni giocabili.
Non sono certamente queste le partite che lo esaltano, ma ci mette del suo per farsi vedere poco e male in avanti, patendo più di ogni altro la penuria di buoni palloni giocabili. Lascia il campo con -probabilmente- ingenerosi fischi, ma quest'oggi avrebbe dovuto fare meglio.
Maran, dopo quel terribile recupero contro la Lazio non trova pace e alla quarta sconfitta consecutiva si gode il certo posizionamento europeo a fine girone d'andata, pur consapevole di dover porre in essere le dovute precauzioni nel minor tempo possibile. Prima che sia troppo tardi e che il sogno finisca.
La mezza incertezza del primo tempo fa al pari con il prodigioso e fortunato recupero. Didascalico come sempre meno spesso è accaduto nell'ultimo periodo porta a casa prestazione e risultato.
La mezza incertezza del primo tempo fa al pari con il prodigioso e fortunato recupero. Didascalico come sempre meno spesso è accaduto nell'ultimo periodo porta a casa prestazione e risultato.
Ancora preferito a Conti per presidiare la fascia destra, mette in campo determinazione e grinta, contro un avversario tutt'altro che agevole. Lascia il campo per un fastidio alla caviglia.
Dopo qualche incertezza di troppo nelle ultime uscite, mette in campo una prestazione da capitano vero, con nessuna sbavatura e tanto ordine tattico e tecnico. In fondo ciò che meglio sa fare.
Vince e convince la coppia centrale rossonera quest'oggi ed è merito anche suo. Troppo spesso e troppe volte accantonato per un nome più altisonante, ma in fondo sempre lì ed un motivo ci sarà.
Meno brillante rispetto alla gara interna contro la Samp, soffre l'avversario più "difensivo", ma alla prima disattenzione del marcatore diretto mette a referto l'ennesimo bonus dell'anno.
In difficoltà nelle ultime uscite di stagione, quest'oggi entra a gara in corso coprendo una zona di campo presidiata spesso solo ai tempi dell'Atalanta. Garantisce dinamismo, nonostante appaia in leggero ritardo di condizione.
In difficoltà nelle ultime uscite di stagione, quest'oggi entra a gara in corso coprendo una zona di campo presidiata spesso solo ai tempi dell'Atalanta. Garantisce dinamismo, nonostante appaia in leggero ritardo di condizione.
Vittorioso nel ballottaggio serrato tra tutti i pretendenti ad occupare il suo posto in campo, mette sul rettangolo di gioco la consueta grinta e il noto temperamento. L'ultimo tocco è sempre il più deficitario, ma certamente vi è da riconoscergli l'impegno.
Vittorioso nel ballottaggio serrato tra tutti i pretendenti ad occupare il suo posto in campo, mette sul rettangolo di gioco la consueta grinta e il noto temperamento. L'ultimo tocco è sempre il più deficitario, ma certamente vi è da riconoscergli l'impegno.
Riesce a mettersi maggiormente in mostra in fase di recupero che in fase offensiva. Non è di certo un male, ma quest'oggi avrebbe certamente potuto dare di più.
La mossa a sorpresa di Pioli ripaga la fiducia accordatagli dal tecnico e sorprende la retroguardia rossoblù con la giocata che vale il vantaggio, ma che soprattutto spiana la strada ai rossoneri per la vittoria finale. In forma strepitosa, si concede anche qualche delizioso colpo di tacco, ma deve migliorarsi dal punto di vista tattico, che spesso lo vede eccessivamente indisciplinato.
La mossa a sorpresa di Pioli ripaga la fiducia accordatagli dal tecnico e sorprende la retroguardia rossoblù con la giocata che vale il vantaggio, ma che soprattutto spiana la strada ai rossoneri per la vittoria finale. In forma strepitosa, si concede anche qualche delizioso colpo di tacco, ma deve migliorarsi dal punto di vista tattico, che spesso lo vede eccessivamente indisciplinato.
Paradossale che lui, come Hernandez, i migliori contro la Samp, quest'oggi siano gli interpreti a soffrire maggiormente un avversario apparentemente più dinamico, ma in realtà ugualmente statico. Porta a casa la sufficienza, ma paga i troppi palloni persi, soprattutto nel primo tempo.
IZ back! Adesso non solo sulla carta, ma anche nel computo delle marcature. Visibilmente in non perfette condizioni fisiche, gioca coprendo ogni spazio, gestendo sapientemente le sue abilità tattiche. Al primo sollecito trova il raddoppio odierno dei suoi, esultando con le mani al cielo, proprio come aveva sognato e come vorrebbero sognare ogni giornata i tifosi rossoneri.
IZ back! Adesso non solo sulla carta, ma anche nel computo delle marcature. Visibilmente in non perfette condizioni fisiche, gioca coprendo ogni spazio, gestendo sapientemente le sue abilità tattiche. Al primo sollecito trova il raddoppio odierno dei suoi, esultando con le mani al cielo, proprio come aveva sognato e come vorrebbero sognare ogni giornata i tifosi rossoneri.
Colui che per molti è già il pupillo di Ibra, ripaga al meglio fiducia accordatagli, con un gol di rapina sì, ma anche sapiente attenzione e visione di gioco. Ha ancora molto da migliorare, ma quest'oggi si gode la gioia personale e il successo del Diavolo!
Un Milan rivoluzionato da Stefano Pioli ripaga le ambizioni del suo tecnico, vincente e convincente, come forse mai era accaduto fino ad oggi. In panchina senza mai scaldarsi Suso, Paquetà e Piatek, questo, per la prima volta, è davvero un nuovo Milan.
