La 50.a in Serie A a soli 17 anni fa da contorno all'ennesima gara sicura senza imperfezioni. Plastico nelle uscite e attento nei tiri da fuori area. È chiamato poco in causa ma risponde sempre presente.
La 50.a in Serie A a soli 17 anni fa da contorno all'ennesima gara sicura senza imperfezioni. Plastico nelle uscite e attento nei tiri da fuori area. È chiamato poco in causa ma risponde sempre presente.
La 50.a in Serie A a soli 17 anni fa da contorno all'ennesima gara sicura senza imperfezioni. Plastico nelle uscite e attento nei tiri da fuori area. È chiamato poco in causa ma risponde sempre presente.
Bruno Alves attenta alla carriera, lui si limita a uscire dal campo e a incrociare le dita, sperando che sia solo una brutta serata.
Entra senza la giusta cattiveria ma cresce alla lunga e si inserisce alla perfezione nei meccanismi i gioco.
La fascia destra diviene di suo presidio dopo il 24', da allora ottime percussioni, pur con cross sempre limitati al minimo indispensabile.
La fascia destra diviene di suo presidio dopo il 24', da allora ottime percussioni, pur con cross sempre limitati al minimo indispensabile.
Un muro in ogni centimetro della linea difensiva. Con lui non si passa, senza se e senza ma.
Si fa vedere poco ma quando sale in cattedra e decide che non si passa non ce n'è per nessuno. Nel primo tempo Sau gli fa venire un po' di mal di testa ma si riscatta in grande stile.
Si fa vedere poco ma quando sale in cattedra e decide che non si passa non ce n'è per nessuno. Nel primo tempo Sau gli fa venire un po' di mal di testa ma si riscatta in grande stile.
Entra in un momento non semplice e riesce col sacrificio a farsi valere, pur senza eccellere.
Il migliore in campo nel primo tempo dove ispira e copre come nessun altro. Lascia il campo a testa bassa per una sostituzione che solo Montella immaginava.
Ogni azione del Milan inizia dai suoi piedi, è l'uomo imprescindibile per questo modulo e per il nuovo Milan targato Montella.
Ogni azione del Milan inizia dai suoi piedi, è l'uomo imprescindibile per questo modulo e per il nuovo Milan targato Montella.
Ogni azione del Milan inizia dai suoi piedi, è l'uomo imprescindibile per questo modulo e per il nuovo Milan targato Montella.
Alterna ottime giocate con troppi momenti di riflessione. Nel complesso una gara lineare senza eccessi e senza troppe sbavature.
Alterna ottime giocate con troppi momenti di riflessione. Nel complesso una gara lineare senza eccessi e senza troppe sbavature.
Spaesato e sempre fuori dalla manovra, prova ad accendere la luce ma sembra giocare con un'altra squadra.
In procinto di concludere l'ottava deludente prestazione consecutiva in campionato, ringrazia Lapadula e si riprende gol e Milan. Ancora alla ricerca della forma fisica e mentale migliore.
Parte bene, termina tra i fischi di San Siro che lo ignora dopo la vittoria ottenuta. Sta mal sfruttando ogni occasione concessagli e le stesse stanno terminando.
Un assist al bacio che incanta la Scala del calcio, nella quale suona e fa danzare la Cumbia a Carlos Bacca, proprio nel momento in cui esplode San Siro. Chiamatelo amuleto, chiamatelo portafortuna o uomo del destino. Oppure limitatevi ad ammirare il miglior gregario offensivo dell'intera Serie A. Gregario, ancora per poco.
Più di una scelta discutibile in materia di sostituzioni ma alla fine ha ragione lui e tanto vale. Tre punti preziosissimi, punti che in ognuna delle cinque passate stagioni rossonere, oggi sarebbero stati zero.
Due ottime parate e nessuna responsabilità sul gol confezionano l'ennesima gara in cui la porta del Cagliari raccoglie meno di quanto merita.
Partita di alti e bassi in cui sbaglia poco ma tende spesso a nascondersi.
Il migliore nel primo tempo pur rischiando il rosso già dopo 20'. Lo prende nel finale dopo aver perso gara e diretto avversario.
Nel complesso non una gara eccessivamente negativa ma contro Suso troppe volte si defila colpevolmente.
Come il compagno di reparto, Pisacane, appare a tratti superbo ma si perde troppo nel finale, pur non demeritando affatto.
Come il compagno di reparto, Pisacane, appare a tratti superbo ma si perde troppo nel finale, pur non demeritando affatto.
Ottima gara in fascia in cui a tratte ammattisce Niang. Rimangono alcune responsabilità sul gol e troppe imprecisioni a non far lievitare il suo voto.
Tra i migliori dei suoi, impegna più di tutti Donnarumma e dialoga alla perfezione col reparto d'attacco, soprattutto con quelli che come lui sono partiti dal 1'.
Tra i migliori dei suoi, impegna più di tutti Donnarumma e dialoga alla perfezione col reparto d'attacco, soprattutto con quelli che come lui sono partiti dal 1'.
Troppi errori in fase di impostazioni non riescono a fare il pari con alcune buone percussioni offensive.
Troppi errori in fase di impostazioni non riescono a fare il pari con alcune buone percussioni offensive.
Una buona gara colma di iniziative ma l'impressione è che manchi sempre quell'input decisivo.
Una buona gara colma di iniziative ma l'impressione è che manchi sempre quell'input decisivo.
Come Borriello, non riesce a fare ciò che Rastelli gli aveva chiesto e perde con i suoi una gara che avrebbe pure potuto vincere.
Entra per il suo peso offensivo ma a dispetto dei pochi minuti giocati non riesce nell'impresa e fa arretrare il baricentro al Cagliari.
Entra per il suo peso offensivo ma a dispetto dei pochi minuti giocati non riesce nell'impresa e fa arretrare il baricentro al Cagliari.
Non una gara particolarmente negativa ma parte sempre eccessivamente largo e consequenzialmente è troppo spesso lontano dalla manovra.
Lotta su ogni pallone e corre tantissimo, pur senza mai riuscire ad avvicinarsi nei 10 metri avversari.
Sfiora l'impresa e si mette in credito con la Dea bendata. Il suo ottimo Cagliari non raccoglie i giusti frutti ma getta le basi per qualcosa di grandioso.