Dinanzi a se vi sono avversari più che irresistibili; ne esce sconfitto come tutto il reparto, pagando oltremodo gli errori del singolo.
- Ibrahimovic rig 6’
- Ibrahimovic 52’
Dinanzi a se vi sono avversari più che irresistibili; ne esce sconfitto come tutto il reparto, pagando oltremodo gli errori del singolo.
Gioca d'esperienza, forse fin troppa, provando a dar battaglia a distanza a Ibrahimovic ed uscendone, come da pronostico, sconfitto.
Gioca d'esperienza, forse fin troppa, provando a dar battaglia a distanza a Ibrahimovic ed uscendone, come da pronostico, sconfitto.
Particolarmente in affanno dietro, dove concede un penalty dopo soli 6' di gioco. Più disciplinato in fase di costruzione, ma gli errori complessivi sono evidenti e incidono sul risultato finale, compreso il fuorigioco errato che vale il raddoppio per gli avversari.
Particolarmente in affanno dietro, dove concede un penalty dopo soli 6' di gioco. Più disciplinato in fase di costruzione, ma gli errori complessivi sono evidenti e incidono sul risultato finale, compreso il fuorigioco errato che vale il raddoppio per gli avversari.
Qualche buona intuizione offensiva e dietro è il meno peggio, ma come tutto il reparto arretrato paga la poca sintonia e alla fine il risultato ne risente.
Particolarmente disciplinato in mezzo al campo, fin troppo. Quando chiamato in causa risponde sempre presente, ma i ritmi sono troppo blandi per garantire la vivacità che serve al suo Cagliari.
Particolarmente disciplinato in mezzo al campo, fin troppo. Quando chiamato in causa risponde sempre presente, ma i ritmi sono troppo blandi per garantire la vivacità che serve al suo Cagliari.
Pronti-via e una bis di palloni persi che fanno subito indispettire Di Francesco e presagire il peggio. Alla lunga cresce e garantisce quantità in mezzo al campo, ma non è nella migliore condizione e il tecnico è costretto all'avvicendamento.
Relegato in panchina ad inizio gara, entra con la voglia di spaccare il mondo e per poco non vi riesce. Vicino alla concessione di un penalty in proprio favore, cambia volto al Cagliari, ma ormai è troppo tardi e deve accontentarsi della sola gratificazione personale.
Relegato in panchina ad inizio gara, entra con la voglia di spaccare il mondo e per poco non vi riesce. Vicino alla concessione di un penalty in proprio favore, cambia volto al Cagliari, ma ormai è troppo tardi e deve accontentarsi della sola gratificazione personale.
Torna a fare il regista, come contro la Fiorentina e riesce nel proprio intento senza eccessi e senza sbavature, nonostante la fase di stanca del match.
Tanta, tantissima classe, ma troppo spesso fine a se stessa. Ce la mette tutta per mettersi in mostra, ma per responsabilità non esclusivamente sue manca sempre il dialogo con i compagni e alla lunga è costretto ad alzare bandiera bianca.
È il più acceso dei suoi, per distacco il migliore. Gli manca sempre l'ultimo tocco, ma probabilmente a mancare davvero è l'apporto dei compagni.
Parte con il freno a mano tirato e svanisce dal campo per tutto il primo tempo. A metà ripresa inizia la sua gara, con più di una buona intuizione, ma ormai è troppo tardi.
È tra i più vibranti e desiderosi di far bene, capace di impensierire la retroguardia avversaria con movimenti mai banali. Quando ha tra i piedi l'occasione per riaprire il match, tuttavia, non si fa trovare pronto.
Il suo Cagliari è in evidente difficoltà e questa sera mette in mostra i propri limiti. Occorre porvi rimedio, prima che sia troppo tardi.
Il suo Cagliari è in evidente difficoltà e questa sera mette in mostra i propri limiti. Occorre porvi rimedio, prima che sia troppo tardi.
Il suo Cagliari è in evidente difficoltà e questa sera mette in mostra i propri limiti. Occorre porvi rimedio, prima che sia troppo tardi.
La solita garanzia tra i pali dei rossoneri, mette le ali quando vi sono da sovrastare i giganti Cerri e Pavoletti e si fa trovare pronto quando Simeone ha tra i piedi il pallone che può riaprire il match. Saracinesca con doppia mandata.
È in un momento di forma straordinario nel quale riesce a coprire senza affanni entrambe le fasi, mettendo in difficoltà ogni valutatore che provi a capire cosa gli riesca meglio. Impeccabile dietro, sempre presente quando c'è da attaccare a pieno organico. Quest'oggi un paio di chiusure da applausi, un palo e un assist delizioso. Se tornando da Cagliari fa scalo a Roma, arriva appena in tempo per votare la fiducia al Governo.
È in un momento di forma straordinario nel quale riesce a coprire senza affanni entrambe le fasi, mettendo in difficoltà ogni valutatore che provi a capire cosa gli riesca meglio. Impeccabile dietro, sempre presente quando c'è da attaccare a pieno organico. Quest'oggi un paio di chiusure da applausi, un palo e un assist delizioso. Se tornando da Cagliari fa scalo a Roma, arriva appena in tempo per votare la fiducia al Governo.
Prende un giallo sicuramente evitabile, ma anche molto generoso, che gli impedirà di essere in campo per il prossimo impegno contro l'Atalanta. Questa sera qualche leggera incertezza, ma il resto della prestazione è impeccabile.
Ottimo primo tempo, come ha ormai abituato i propri sostenitori. Bloccato dalla lombosciatalgia, alza bandiera bianca a cavallo tra le due frazioni di gioco.
Ottimo primo tempo, come ha ormai abituato i propri sostenitori. Bloccato dalla lombosciatalgia, alza bandiera bianca a cavallo tra le due frazioni di gioco.
Torna titolare dal 1', data l'indisponibilità di Theo Hernandez, dopo le esperienze di Coppa e lo fa partendo a fari spenti, con qualche imprecisione di troppo nei minuti iniziali, ma cresce e bene alla lunga, portando a casa prestazione e risultato.
Alla settima presenza in maglia rossonera si sta rivelando sempre più indispensabile. Pulito e sicuro negli interventi avrà l'enorme responsabilità della difesa nel prossimo match contro la Dea.
Non abbiamo dubbi: è più semplice rubare la Gioconda che il pallone dai piedi di Frank Kessié! Altra gara monumentale, dove riesce sempre a far sembrare elementare la più complessa delle giocate possibili.
Non abbiamo dubbi: è più semplice rubare la Gioconda che il pallone dai piedi di Frank Kessié! Altra gara monumentale, dove riesce sempre a far sembrare elementare la più complessa delle giocate possibili.
Una garanzia sulla destra, dove galoppa e non tira mai indietro la gamba. Gara disciplinata e vivace, con più di un'intuizione di spessore.
Entra testa alta nel match, con la consapevolezza di chi ha tutti i mezzi per imporsi. Quest'oggi pochi eccessi e nessuna sbavatura, ma avrà modo di dire la sua.
Prestazione lineare, da dietro le quinte, con tanti spunti interessanti e qualche imprecisione di troppo. Mette minuti d'esperienza nelle gambe e garantisce il giusto apporto entrando sempre più nelle dinamiche di gioco del suo Milan.
Pronti-via e subito illumina la strada, propiziando l'azione che vale il vantaggio, dopo soli 6'. È vivace e desideroso di fare bene e lascia il campo a testa alta.
Due gialli più che evitabili in 5', dopo il tanto atteso rientro. Torna in campo e lo fa nel peggiore dei modi possibile. First reaction: "shock"
Al ritorno dal 1' dopo due mesi di assenza, impiega solo 6' per presentarsi dal dischetto e realizzare il penalty conquistato. Gioca inevitabilmente un altro sport in più zone del campo e per fermarlo servono sempre almeno due avversari, ammesso che vi riescano. All'alba delle 40 primavere, è sempre più che determinante e quest'oggi si regala l'ennesima doppietta che schianta il Cagliari!
Fatica un po' negli spazi stretti, ma quando ha campo ritrova la spensieratezza che lo contraddistingue. Quest'oggi gara disciplinata nella quale avrebbe potuto fare meglio, nonostante non abbia demeritato.
Fatica un po' negli spazi stretti, ma quando ha campo ritrova la spensieratezza che lo contraddistingue. Quest'oggi gara disciplinata nella quale avrebbe potuto fare meglio, nonostante non abbia demeritato.
Si gode l'ennesimo trionfo, importante quanto determinante per il prosieguo di stagione. C'è ancora una volta la sua mano in questa splendida favola che sta diventando una macchina da guerra.