Il Genoa ci prova diverse volte con Piatek e Bessa, lui risponde sempre con interventi efficaci, dando l'impressione di una grande sicurezza in sé stesso.
Il Genoa ci prova diverse volte con Piatek e Bessa, lui risponde sempre con interventi efficaci, dando l'impressione di una grande sicurezza in sé stesso.
Il Genoa ci prova diverse volte con Piatek e Bessa, lui risponde sempre con interventi efficaci, dando l'impressione di una grande sicurezza in sé stesso.
Complessivamente fa leggermente meno bene del proprio compagno di reparto, ma nel secondo tempo ha il grande merito di intervenire su un pericoloso di Hiljemark impedendo agli attaccanti del Genoa di trovarsi da soli di fronte a Cragno.
Piatek non è un osso facile per nessuno, lui riesce a limitare il polacco in collaborazione con Pisacane mettendo sul campo la propria esperienza e la propria fisicità.
Partita da compitino per il centrocampista isolano. Lavora molto nell'ombra, portando il pressing sui portatori di palla avversari, termina il match con il 100% di duelli aerei vinti
In fase di non possesso denota qualche difficoltà contro il guizzante Lazovic, ma quando si spinge nella metà campo avversaria si fa apprezzare per le proprie qualità balistiche. Non è un caso che il gol decisivo nasca proprio da un suo cross tagliato.
Maran lo piazza nel cuore del centrocampo cagliaritano preferendolo al più giovane Bradaric. Lui fa girare il pallone proponendo anche alcune sventagliate di una certa caratura tecnica, tuttavia il preoccupante dato sui palloni persi, 19, non permette di giudicare più che sufficiente la sua partita.
Maran lo piazza nel cuore del centrocampo cagliaritano preferendolo al più giovane Bradaric. Lui fa girare il pallone proponendo anche alcune sventagliate di una certa caratura tecnica, tuttavia il preoccupante dato sui palloni persi, 19, non permette di giudicare più che sufficiente la sua partita.
Si trova spesso preso in mezzo dalla catena formata da Pedro Pereira e Hiljemark, finendo con l'essere spesso in difficoltà, senza tuttavia andare in apnea e cercando, quando possibile, di allontanare il pericolo. Preziose alcune sue diagonali difensive sui numerosi cross messi in mezzo da Lazovic.
Entra al quarto d'ora del primo tempo per sostituire l'infortunato Joao Pedro, ma il suo apporto non sembra essere mai determinante per l'andamento della partita. Nonostante il corposo tempo disponibile tocca solamente 22 palloni, con qualche lampo e niente più.
Nel primo tempo non si fa vedere moltissimo, ma nella ripresa si riscatta con qualche bella discesa palla al piede e, soprattutto, con un grandissima conclusione dal limite dell'area che però va ad infrangersi sul palo a Radu ampiamente battuto.
Nel primo tempo non si fa vedere moltissimo, ma nella ripresa si riscatta con qualche bella discesa palla al piede e, soprattutto, con un grandissima conclusione dal limite dell'area che però va ad infrangersi sul palo a Radu ampiamente battuto.
Subisce un duro colpo dopo pochissimi secondi di gioco da parte di Romero, resta in campo dando il suo contributo con una sponda importante per un inserimento di Pavoletti. Dopo quindici minuti cede al dolore ed è costretto a lasciare il campo
Subisce un duro colpo dopo pochissimi secondi di gioco da parte di Romero, resta in campo dando il suo contributo con una sponda importante per un inserimento di Pavoletti. Dopo quindici minuti cede al dolore ed è costretto a lasciare il campo
Rientra dall'infortunio e viene subito mandato in campo da Maran a testimoniare la sua importanza per la squadra, tuttavia appare ben lontano dalla forma ideale ed anche quando ha qualche pallone buono lo spreca malamente. Non si lascia abbattere dalla prestazione al di sotto dalle aspettative, ma anzi si mette a disposizione della squadra come dimostra la sponda per Farias nella ripresa quando il Cagliari va vicinissimo al due a zero.
Rientra dall'infortunio e viene subito mandato in campo da Maran a testimoniare la sua importanza per la squadra, tuttavia appare ben lontano dalla forma ideale ed anche quando ha qualche pallone buono lo spreca malamente. Non si lascia abbattere dalla prestazione al di sotto dalle aspettative, ma anzi si mette a disposizione della squadra come dimostra la sponda per Farias nella ripresa quando il Cagliari va vicinissimo al due a zero.
Il suo Cagliari è tutt'altro che spettacolare, ma concede pochissimo agli avversari e la sua difesa lavora bene ai fianchi un centravanti pericoloso come Piatek limitando moltissimo. Se il Cagliari dovesse raggiungere anticipatamente la salvezza gran parte del merito andrà a lui.
Sull'1-0 non può nulla sulla conclusione da pochi passi di Farias, si fa trovare presente su tutti gli altri tiri di stampo cagliaritano, importantissimo l'intervento sullo stesso Farias in apertura di ripresa, impedendo di fatto ai padroni di casa di trovare il raddoppio.
Sull'1-0 non può nulla sulla conclusione da pochi passi di Farias, si fa trovare presente su tutti gli altri tiri di stampo cagliaritano, importantissimo l'intervento sullo stesso Farias in apertura di ripresa, impedendo di fatto ai padroni di casa di trovare il raddoppio.
Dopo una prima frazione positiva si dimentica completamente di Farias sul cross di Srna permettendo all'attaccante cagliaritano di concludere a rete senza alcuna opposizione. Nel secondo tempo dovrebbe spingere di più, ma non accompagna la manovra in maniera adeguata.
Nei primi minuti della partita prova a farsi vedere nella metà campo avversaria, ma i padroni di casa sono bravi ad approfittare del buco creatosi alle sue spalle. Dopo questo pericolo non si muove più dalla propria posizione aiutando Romero e Criscito a limitare la fisicità di Pavoletti e gli inserimenti di Farias.
Nei primi minuti della partita prova a farsi vedere nella metà campo avversaria, ma i padroni di casa sono bravi ad approfittare del buco creatosi alle sue spalle. Dopo questo pericolo non si muove più dalla propria posizione aiutando Romero e Criscito a limitare la fisicità di Pavoletti e gli inserimenti di Farias.
Nonostante la differenza di stazza non si fa pregare quando si tratta di metterla sul piano fisica con Pavoletti. Nel primo tempo finisce con il prendere qualche colpo di troppo, nella ripresa appare più attento e non fa passare il centravanti avversario.
Si fa ammonire dopo neanche un minuto per un duro intervento su Joao Pedro e questo rischia di compromettere la sua partita. Il centrale genoano però non si lascia intimorire e gioca la sua partita duellando sul piano di fisico con Pavoletti senza sfigurare.
Si fa ammonire dopo neanche un minuto per un duro intervento su Joao Pedro e questo rischia di compromettere la sua partita. Il centrale genoano però non si lascia intimorire e gioca la sua partita duellando sul piano di fisico con Pavoletti senza sfigurare.
Una costante spina nel fianco della retroguardia cagliaritana. L'esterno del Grifone scende nella metà campo avversaria senza soluzione di continuità, alternando duetti palla a terra a cross velenosi nel cuore dell'area avversaria, peccato che Piatek fosse sempre ben marcato e non riuscisse a convertire queste numerose occasioni in rete.
Si sbatte moltissimo svariando su tutto il fronte d'attacco genoano, forse questo suo continuo muoversi lo porta spesso ad essere poco lucido quando si tratta di concludere a rete. In apertura del secondo tempo avrebbe l'occasione di fare male agli avversari con una conclusione da "piazzato" dopo il velo di Piatek, il suo tiro è però impreciso e non inquadra la porta difesa da Cragno.
Si sbatte moltissimo svariando su tutto il fronte d'attacco genoano, forse questo suo continuo muoversi lo porta spesso ad essere poco lucido quando si tratta di concludere a rete. In apertura del secondo tempo avrebbe l'occasione di fare male agli avversari con una conclusione da "piazzato" dopo il velo di Piatek, il suo tiro è però impreciso e non inquadra la porta difesa da Cragno.
Tanta quantità, pochissima qualità, nonostante la sua esperienza sembra troppo frettoloso quando entra in possesso del pallone. Mette dentro diversi cross interessanti, ma i 17 possessi persi pesano moltissimo sulla sua partita.
Entra per un Hiljemark non proprio spumeggiante, ma la sua prestazione appare in linea con quella del compagno. Pochi palloni toccati di cui una conclusione velleitaria che si perde altissima sopra la traversa.
Due contrasti vinti e tre passaggi intercettati, il migliore dei suoi sotto questo aspetto. Peccato che quando è entrato in possesso del pallone si limitasse a passaggi molto semplici, senza riuscire a ribaltare velocemente l'azione, soprattutto quando la sua squadra si trovava già in svantaggio e ci fosse dunque il bisogno di alzare il ritmo.
Entra per dare un maggiore peso all'attacco genoano finisce con il farsi apprezzare unicamente per una chiusura nella propria area sui piedi di Pavoletti. Tutte le volte che è in possesso della sfera nella metà campo avversaria finisce con il perderla malamente.
La decisione di Prandelli di tenerlo inizialmente in panchina lascia un po' perplessi, ancora di più vedendo il suo contributo nella seconda frazione di gioco. Quando riceve palla al piede si mette in moto mettendo in difficoltà il proprio avversario diretto e costringendo la difesa cagliaritana spesso a portare il raddoppio su di lui.
Manda in campo una formazione più coperta del solito, lasciando il solo Piatek in mezzo alla retroguardia cagliaritana. Il polacco si sbatte, ma è troppo solo, l'ingresso tardivo di un frizzante Kouamé non basta per risollevare le sorti della partita.