Incolpevole sul grottesco autogol di Djimsiti, si fa notare per un grande intervento al 6', quando risponde da campione a uno splendido tiro di Bentancur, andando a deviare sulla traversa la conclusione.
Si sistema sulla destra nel terzetto difensivo predisposto da Gasperini, trovandosi alle prese con lo scatenato Douglas Costa. Tutto sommato non soffre ed è il più presente in fase di costruzione. Nella ripresa sfrutta la sostituzione del brasiliano e riesce a vivere un pomeriggio tutto sommato tranquillo.
Si sistema sulla destra nel terzetto difensivo predisposto da Gasperini, trovandosi alle prese con lo scatenato Douglas Costa. Tutto sommato non soffre ed è il più presente in fase di costruzione. Nella ripresa sfrutta la sostituzione del brasiliano e riesce a vivere un pomeriggio tutto sommato tranquillo.
Neppure 2' e combina il pasticcio che rischia di indirizzare negativamente il match: il suo intervento maldestro costa all'Atalanta lo svantaggio. I compagni rendono meno pesante il suo errore trovando il pareggio, ma la macchia sulla prestazione rimane indelebile. Nella ripresa rischia di combinarne un'altra, quando manca l'intervento sul traversone di Ronaldo: per sua fortuna Mandzukic non ne approfitta.
Soffre la catena mancina della Juventus, con Alex Sandro in particolare che sguscia via a più riprese nella prima frazione. Non giustifica la sua presenza con le solite sortite offensive, risultando disinnescato dal controllo della retroguardia bianconera. Un pizzico meglio nella ripresa, ma non tanto da giustificare una sufficienza.
Rileva Pasalic, si mostra subito propositivo e concentrato, riuscendo a incidere con un paio di buone giocate. Bravo a trovare fin dal primo momento la giusta intensità, va anche ripetutamente al cross (5 volte), giustificando la scelta di Gasperini di inserirlo a partita in corso. Peccato soltanto per l'occasione al 77', quando non inquadra la porta da dentro l'area: sarebbe stato il 3-1 per l'Atalanta.
Mette in difficoltà De Sciglio con la sua vivacità, è bravo sia nel pressing sia nell'attaccare la profondità. Quando trova spazio è quasi inarrestabile, anche se gli manca sempre l'ultima zampata.
Mette in difficoltà De Sciglio con la sua vivacità, è bravo sia nel pressing sia nell'attaccare la profondità. Quando trova spazio è quasi inarrestabile, anche se gli manca sempre l'ultima zampata.
Puntuale nelle chiusure, è bravo ad anticipare la solita giocata di Mandzukic, anticipando il croato nel suo taglio sul secondo palo, risultato letale in altre occasioni. Più in difficoltà con Dybala, per contrastare il quale ogni tanto deve ricorrere alle maniere forti. In leggero ritardo sulla sponda di Mandzukic in occasione del pareggio juventino.
Prova a creare problemi alla difesa bianconera con il suo lavoro tra le linee di attacco e centrocampo. Sembra ispirato, i suoi tocchi sono sempre preziosi, tuttavia gli manca un po' di incisività. Procura e batte una punizione dal limite nel finale della prima frazione, senza esito.
Prova a creare problemi alla difesa bianconera con il suo lavoro tra le linee di attacco e centrocampo. Sembra ispirato, i suoi tocchi sono sempre preziosi, tuttavia gli manca un po' di incisività. Procura e batte una punizione dal limite nel finale della prima frazione, senza esito.
Il più attivo del centrocampo orobico, detta i tempi del pressing ed è il metronomo della squadra in fase di impostazione. Si fa vedere dai compagni e smista tanti palloni, finché dura la benzina è tra i più positivi della squadra di Gasperini, mentre ha un leggero calo nel finale, che gli costa anche un'ammonizione.
Il più attivo del centrocampo orobico, detta i tempi del pressing ed è il metronomo della squadra in fase di impostazione. Si fa vedere dai compagni e smista tanti palloni, finché dura la benzina è tra i più positivi della squadra di Gasperini, mentre ha un leggero calo nel finale, che gli costa anche un'ammonizione.
Timido e impacciato, sembra un pesce fuor d'acqua nella formazione atalantina. Tanta imprecisione e poca personalità, perde palla in zone del campo pericolose, concedendo ripartenze pericolose alla Juventus; in avanti non è mai incisivo. Esce nella ripresa, lasciando spazio a Gosens.
Rileva Ilicic nel finale di gara, prova a dare maggiore intensità rispetto al compagno, facendosi sentire anche quando c'è da commettere qualche fallo. Particolarmente preciso nei passaggi (100% andati a buon fine), prova ad andare anche al tiro.
Troppo lezioso, perde un'infinità di palloni e non trova mai il modo di rendersi utile. Anche quando va a battere un calcio di punizione dal limite il risultato è assolutamente rivedibile.
Troppo lezioso, perde un'infinità di palloni e non trova mai il modo di rendersi utile. Anche quando va a battere un calcio di punizione dal limite il risultato è assolutamente rivedibile.
Troppo lezioso, perde un'infinità di palloni e non trova mai il modo di rendersi utile. Anche quando va a battere un calcio di punizione dal limite il risultato è assolutamente rivedibile.
Presenza mostruosa, calamita tutti i palloni che gravitano nella zona offensiva, riuscendo quasi da solo a impegnare l'intera difesa della Juventus. Bravo e fortunato in occasione del primo gol, lesto e opportunista nell'azione del raddoppio; certifica con una doppietta d'autore il momento straordinario che sta vivendo.
La sua Atalanta va sotto dopo nemmeno 2' contro la prima della classe, eppure ha la forza di reagire e rischia di vincere una gara che controlla per lunghi tratti. Gasperini imbriglia il centrocampo juventino, riuscendo anche ad attuare contromosse efficaci quando Allegri cambia nel corso della ripresa.
La sua Atalanta va sotto dopo nemmeno 2' contro la prima della classe, eppure ha la forza di reagire e rischia di vincere una gara che controlla per lunghi tratti. Gasperini imbriglia il centrocampo juventino, riuscendo anche ad attuare contromosse efficaci quando Allegri cambia nel corso della ripresa.
Può poco sui due gol di Zapata: il primo imparabile, il secondo arriva da distanza troppo ravvicinata. Si mette in mostra soltanto per una bella uscita a valanga, per il resto non deve quasi mai intervenire, se non in uscita alta. Graziato da Gosens al 77'.
"Scherzato" da Zapata in occasione dell'1-1: il colombiano lo manda letteralmente al bar nell'occasione, ma in generale il difensore mostra di soffrire la fisicità dell'attaccante dell'Atalanta. Potrebbe trovare il riscatto nel finale, ma il suo gol non è valido per una netta posizione di fuorigioco.
Nettamente il migliore della retroguardia bianconera, l'unico in grado di contrastare fisicamente Zapata. Svetta sui palloni alti, è bravo in chiusura e sempre concentrato e attento; anche quando si spinge in avanti si rende sempre pericoloso.
Nettamente il migliore della retroguardia bianconera, l'unico in grado di contrastare fisicamente Zapata. Svetta sui palloni alti, è bravo in chiusura e sempre concentrato e attento; anche quando si spinge in avanti si rende sempre pericoloso.
In grande difficoltà contro Castagne, non aiuta mai i centrali quando Zapata li porta a spasso. In avanti si vede raramente, su una delle sue sortite mette in imbarazzo la difesa atalantina: dovrebbe essere più coraggioso.
In grande difficoltà contro Castagne, non aiuta mai i centrali quando Zapata li porta a spasso. In avanti si vede raramente, su una delle sue sortite mette in imbarazzo la difesa atalantina: dovrebbe essere più coraggioso.
Tra i più positivi nella prima frazione, da un suo cross scaturisce il disastro di Djimsiti, che vale l'1-0. Continua a fare danni in coppia con Douglas Costa, nella ripresa però cala vistosamente: nella seconda frazione infatti, complice anche l'inferiorità numerica della Juventus, limita il suo raggio d'azione e si vede pochissimo.
Lontano dalla condizione migliore, disputa una partita anonima, nel corso della quale si fa notare soltanto per alcuni inserimenti in area, peraltro senza esito. Concede un calcio di punizione pericoloso nel finale del primo tempo, esce al 65' per lasciare spazio a Ronaldo.
Rileva Douglas Costa, rendendosi importante soprattutto sui calci piazzati; sugli sviluppi di un suo corner arriva il 2-2 di Ronaldo. Riesce a dare ordine alla manovra della Juventus, che pur in inferiorità numerica preme alla ricerca del pareggio.
Parte bene, impegnando Berisha con un gran tiro: il portiere è bravo a deviare il pallone sulla traversa. Già intorno alla metà del primo tempo appare in calo, un paio di palloni persi rischiano di costare caro alla Juventus. A inizio ripresa la combina grossa: già ammonito, interviene in modo scriteriato su Castagne e si fa espellere.
Nel primo tempo è tra i più vivaci in casa Juventus, con Alex Sandro crea una catena di sinistra che a lungo mette in difficoltà l'Atalanta. Tuttavia non riesce a essere concreto, spesso non compie la scelta giusta e quando va al tiro lo fa debolmente. Sacrificato nella ripresa per esigenze tattiche.
Ha il compito di contrastare Zapata sui rilanci provenienti dalla difesa: è una delle poche note positive della sua prestazione, penalizzata da un andamento lento e dalla distrazione sullo stesso colombiano in occasione del momentaneo 2-1. Prova a mettere ordine, ma può fare decisamente di più.
Prova a giocare a tutto campo, come gli chiede Allegri, ma senza ottenere grandi risultati; un tiro (fuori) all'11', qualche punizione conquistata, un dialogo incessante con i compagni che però non porta grandi frutti. Solo 2 gol in campionato, un misero bottino, che testimonia una difficoltà sempre crescente nel risultare concreto e decisivo.
Prova a giocare a tutto campo, come gli chiede Allegri, ma senza ottenere grandi risultati; un tiro (fuori) all'11', qualche punizione conquistata, un dialogo incessante con i compagni che però non porta grandi frutti. Solo 2 gol in campionato, un misero bottino, che testimonia una difficoltà sempre crescente nel risultare concreto e decisivo.
Prezioso come sempre, questa volta non segna ma si mette al servizio del compagno di reparto, giocando di sponda per il gol del decisivo 2-2. Per il resto come al solito le dà e le prende, si fa ammonire, combatte, aiuta la sua difesa: imprescindibile per Allegri.
Per la prima volta parte dalla panchina, ma la Juventus in questo momento non può fare a meno del suo asso portoghese: entra e decide il match, trovando il gol da opportunista dell'area di rigore. Rischia anche di ribaltarla, affondando sulla destra e mettendo in mezzo per Mandzukic, ma l'occasione sfuma.
Lascia riposare Cristiano Ronaldo sarà potuto sembrare azzardato, tuttavia non è quella la chiave della partita, quanto aver schierato un centrocampo troppo piatto, con un Khedira in evidente difficoltà fisica. Corre ai ripari troppo tardi, attendendo troppo tra il momento dell'espulsione di Bentancur e quello dell'ingresso di Pjanic.
Lascia riposare Cristiano Ronaldo sarà potuto sembrare azzardato, tuttavia non è quella la chiave della partita, quanto aver schierato un centrocampo troppo piatto, con un Khedira in evidente difficoltà fisica. Corre ai ripari troppo tardi, attendendo troppo tra il momento dell'espulsione di Bentancur e quello dell'ingresso di Pjanic.
