Attento sul colpo di testa di Perisic al 25', bravo a disturbare Icardi con un'uscita a valanga nel finale del primo tempo. Nel secondo tempo diventa il protagonista assoluto del match: respinge il calcio di rigore, è sempre nel posto giusto, nelle uscite alte non ha mai paura.
Forma con Acerbi una coppia ben assortita che non concede spazio a Icardi. Ottimo sui palloni alti, grande protagonista al 74', quando respinge un colpo di testa di Perisic a Consigli battuto. Eroico nel finale di gara sotto l'attacco tamburellante dei nerazzurri.
Il cliente è di quelli scomodi, ma lui non si lascia intimorire dai 17 gol in 17 partite di Icardi. Sempre eccellente sui palloni alti, salva un gol già fatto quando riesce a recuperare sull'attaccante argentino, che aveva superato Consigli con un pallonetto. Suo il fallo di mano che dà l'opportunità all'Inter di pareggiare, fallita da Icardi; dopo l'episodio, se possibile, gioca ancora meglio.
Soffre la vivacità di Candreva e le sovrapposizioni di Cancelo. Pomeriggio impegnativo, in cui ogni tanto si fa trovare impreparato, soprattutto sui cross che tagliano l'area da sinistra a destra. Con le unghie e con i denti riesce a non affondare e nel finale appare addirittura in crescita.
Soffre la vivacità di Candreva e le sovrapposizioni di Cancelo. Pomeriggio impegnativo, in cui ogni tanto si fa trovare impreparato, soprattutto sui cross che tagliano l'area da sinistra a destra. Con le unghie e con i denti riesce a non affondare e nel finale appare addirittura in crescita.
Si lascia sovrastare da Perisic nel primo tempo, concedendo un'occasione pericolosa al croato. Spinge pochissimo, essendo particolarmente impegnato in difesa, ma cresce tanto nel secondo tempo: chiusure, salvataggi e una concentrazione sempre altissima sono elementi preziosi per la vittoria del Sassuolo.
Il suo rientro sarà sicuramente prezioso per il Sassuolo, ma al momento lo stato di forma non è quello dei giorni migliori: sbaglia troppi palloni, commettendo a volte errori tecnici davvero censurabili. Si salva solo per l'intensità che mette in campo.
Il suo rientro sarà sicuramente prezioso per il Sassuolo, ma al momento lo stato di forma non è quello dei giorni migliori: sbaglia troppi palloni, commettendo a volte errori tecnici davvero censurabili. Si salva solo per l'intensità che mette in campo.
Inizio timido, cresce con il passare dei minuti, recuperando palloni e smistandoli con sapienza in fase di avvio di manovra. La posizione di Brozovic potrebbe creargli qualche grattacapo, ma il croato non è in giornata: merito anche del capitano neroverde. Nella ripresa guida la resistenza dei suoi con carisma e la giusta dose di interventi ruvidi.
Dopo una prima fase di gara da assente ingiustificato, cresce gradualmente e nella ripresa è tra i migliori, per capacità di difendere palla e far ripartire l'azione. La sua fisicità mette a dura prova Gagliardini.
Dopo una prima fase di gara da assente ingiustificato, cresce gradualmente e nella ripresa è tra i migliori, per capacità di difendere palla e far ripartire l'azione. La sua fisicità mette a dura prova Gagliardini.
Partita di luci e ombre. Al 24' manca una clamorosa occasione da dentro l'area, angolando troppo con il mancino. Dopo il vantaggio del Sassuolo appare più tranquillo e riesce a incidere maggiormente, con alcune giocate pregevoli al servizio dei compagni. Esce nel corso della ripresa per lasciare spazio a Ragusa.
Partita di luci e ombre. Al 24' manca una clamorosa occasione da dentro l'area, angolando troppo con il mancino. Dopo il vantaggio del Sassuolo appare più tranquillo e riesce a incidere maggiormente, con alcune giocate pregevoli al servizio dei compagni. Esce nel corso della ripresa per lasciare spazio a Ragusa.
A inizio partita non riesce a trovare la posizione, ma quando si accende per l'Inter sono dolori: si invola sulla fascia e dopo aver seminato avversari serve un assist al bacio per Falcinelli, che non sbaglia. Benissimo anche nella seconda frazione: le sue accelerazioni tagliano in due il centrocampo interista e creano opportunità per i compagni. Esce stremato.
Molto vivace, fa subito vedere di essere entrato in partita con il piglio giusto. Mette in difficoltà la linea difensiva interista con i suoi tagli e alcune ripartenze fulminee, rivelandosi una preziosa arma a partita in corso.
Partita preparata in modo perfetto: lascia palleggiare l'Inter senza mai offrire varchi ai nerazzurri, mettendo in campo una squadra compatta e pronta a ripartire. Così colpisce i nerazzurri, sfruttando la velocità del suo tridente, e nella ripresa concede pochissimo alla squadra di Spalletti. Espulso dall'arbitro nel corso della seconda frazione.
Partita preparata in modo perfetto: lascia palleggiare l'Inter senza mai offrire varchi ai nerazzurri, mettendo in campo una squadra compatta e pronta a ripartire. Così colpisce i nerazzurri, sfruttando la velocità del suo tridente, e nella ripresa concede pochissimo alla squadra di Spalletti. Espulso dall'arbitro nel corso della seconda frazione.
Inspiegabilmente si lascia superare dal cross di Politano, che cade dentro l'area piccola: errore imperdonabile, che regala il vantaggio ai padroni di casa. Non bastano un paio di parate (peraltro non particolarmente impegnative) per riscattare lo svarione e arrivare alla sufficienza.
Inspiegabilmente si lascia superare dal cross di Politano, che cade dentro l'area piccola: errore imperdonabile, che regala il vantaggio ai padroni di casa. Non bastano un paio di parate (peraltro non particolarmente impegnative) per riscattare lo svarione e arrivare alla sufficienza.
Inspiegabilmente si lascia superare dal cross di Politano, che cade dentro l'area piccola: errore imperdonabile, che regala il vantaggio ai padroni di casa. Non bastano un paio di parate (peraltro non particolarmente impegnative) per riscattare lo svarione e arrivare alla sufficienza.
Spostato a sinistra per lasciare spazio a Cancelo sulla fascia opposta, non gioca una buona partita. In tandem con Brozovic perde il pallone che lancia la ripartenza del Sassuolo per il gol di Falcinelli, ma non è l'unico errore della sua gara. Soffre terribilmente e nel finale si fa anche male: giornata no.
Il migliore della difesa nerazzurra. Si fare qualche appunto sulla sua uscita in ritardo su Politano in occasione del gol, ma è anche vero che Brozovic rinuncia con troppa facilità a inseguire l'attaccante, lasciando il difensore nella terra di nessuno. Per il resto tante chiusure e nessun errore rilevante.
Il migliore della difesa nerazzurra. Si fare qualche appunto sulla sua uscita in ritardo su Politano in occasione del gol, ma è anche vero che Brozovic rinuncia con troppa facilità a inseguire l'attaccante, lasciando il difensore nella terra di nessuno. Per il resto tante chiusure e nessun errore rilevante.
Si fida troppo del suo portiere, non andando a chiudere su Falcinelli come avrebbe invece dovuto. Il pallone lo supera e per l'attaccante è un gioco da ragazzi insaccare. L'impressione è che abbia perso lucidità dopo un inizio di stagione straordinario.
Non entra in campo con il giusto atteggiamento. Distratto, si lascia superare con troppa facilità o concede calci di punizione in modo banale. Non il modo migliore per conquistare la fiducia di Spalletti e dell'ambiente nerazzurro.
Ottima partenza, corredata da buone chiusure in difesa e tante sovrapposizioni. In ritardo su Falcinelli in occasione del gol, ma ha poche colpe: la ditta Handanovic-Skriniar ha responsabilità ben più gravi. Partenza arrembante nella ripresa, da una sua azione arriva il fallo di mano di Acerbi; nel finale finisce il carburante.
Ottima partenza, corredata da buone chiusure in difesa e tante sovrapposizioni. In ritardo su Falcinelli in occasione del gol, ma ha poche colpe: la ditta Handanovic-Skriniar ha responsabilità ben più gravi. Partenza arrembante nella ripresa, da una sua azione arriva il fallo di mano di Acerbi; nel finale finisce il carburante.
Una delle sue peggiori prestazioni in maglia nerazzurra. L'inizio è promettente, ma la benzina finisce prima del solito: già da metà del primo tempo comincia a sbagliare una marea di palloni, con il risultato che la manovra nerazzurra appare decisamente involuta. Deve ritrovarsi, altrimenti per l'Inter saranno dolori.
Primo tempo ad andamento lento, di gambe e di testa. Tanti palloni sprecati, male in fase di ripiegamento, come dimostra con la mancata chiusura su Politano in occasione del gol. Unica perla, l'assist per Icardi che l'attaccante spreca malamente. Spalletti lo leva nell'intervallo.
Uno dei pochi a provarci fino alla fine. Sforna cross a ripetizione, sfrutta al meglio la vivacità e le sovrapposizioni di Cancelo per liberarsi sulla fascia destra, andando anche al tiro; la tendenza a fermare troppo il pallone però lo penalizza. Anche nel finale è tra i pochi ad avere ancora energie.
Uno dei pochi a provarci fino alla fine. Sforna cross a ripetizione, sfrutta al meglio la vivacità e le sovrapposizioni di Cancelo per liberarsi sulla fascia destra, andando anche al tiro; la tendenza a fermare troppo il pallone però lo penalizza. Anche nel finale è tra i pochi ad avere ancora energie.
Uno dei pochi nerazzurri a tirare in porta: al 24' impegna Consigli con un colpo di testa, al 74' trova Goldaniga sulla sua strada. Soliti passaggi a vuoto e ben poca concretezza, dovrebbe aggredire la partita in modo del tutto diverso.
Uno dei pochi nerazzurri a tirare in porta: al 24' impegna Consigli con un colpo di testa, al 74' trova Goldaniga sulla sua strada. Soliti passaggi a vuoto e ben poca concretezza, dovrebbe aggredire la partita in modo del tutto diverso.
Onesta partita in mezzo al campo, ma non può perdere tutti quei duelli: spesso e volentieri i contrasti, che sembrerebbero vederlo in vantaggio, premiano l'avversario di turno. Soffre la fisicità dei mediani neroverdi, tiene la posizione e nel finale scala accanto a Skriniar.
Giornata decisamente negativa. Si lascia rimontare da Acerbi nel primo tempo, dopo aver superato Consigli con un pallonetto: occasione che sarebbe valsa il pareggio. A inizio ripresa sbaglia un calcio di rigore e dopo fa poco per farsi perdonare, se non una sponda per Eder nel finale.
Giornata decisamente negativa. Si lascia rimontare da Acerbi nel primo tempo, dopo aver superato Consigli con un pallonetto: occasione che sarebbe valsa il pareggio. A inizio ripresa sbaglia un calcio di rigore e dopo fa poco per farsi perdonare, se non una sponda per Eder nel finale.
Meglio di Brozovic, ma non abbastanza per strappare la sufficienza. Non riesce a imprimere la svolta alla partita di cui Spalletti avrebbe bisogno, ha un'unica, grande occasione sul destro ma la fallisce sparando sul fondo. Troppi errori di misura nel suo match.
Non riesce a far scoccare la scintilla nella sua squadra, che dopo la gara con l'Udinese incassa la seconda sconfitta consecutiva. Tradito da Icardi, ma non solo da lui; i cambi, a parte Eder per Brozovic, sono tardivi e inefficaci.
