
Non far rimpiangere Buffon non è compito facile per nessuno, lui ci riesce alla perfezione intervenendo in due occasioni su El Shaarawy nel primo tempo e su Schick allo scadere a tu per tu.
Non far rimpiangere Buffon non è compito facile per nessuno, lui ci riesce alla perfezione intervenendo in due occasioni su El Shaarawy nel primo tempo e su Schick allo scadere a tu per tu.
Allegri dimostra di temere il tandem Kolarov-Perotti, mette lì non a caso l'esperto difensore che mette a disposizione della squadra tutto il suo mestiere per dare una mano a Cuadrado su quella fascia.
Allegri dimostra di temere il tandem Kolarov-Perotti, mette lì non a caso l'esperto difensore che mette a disposizione della squadra tutto il suo mestiere per dare una mano a Cuadrado su quella fascia.
Qualche sbavatura di troppo, la più evidente in occasione della traversa di Florenzi, compromettono un po' troppo una prestazione per larghi tratti di ottimo livello non solo difensivamente ma addirittura in impostazione.
E' in crescendo rispetto a qualche settimana fa, lo dimostra con qualche iniziativa offensiva di spessore, ma la dormita in occasione della traversa di Florenzi non può valergli la sufficienza.
La sbavatura finale che apre le porte dell'area di rigore bianconera a Schick ha rischiato di far precipitare il suo voto, Szczesny salva lui e la Juve, ed allora la sua prestazione resta comunque di grande valore oltre che arricchita dal gol decisivo.
Entra nella fase finale del match per dare respiro alla squadra, si ritrova nella tempesta degli attacchi giallorossi, ed allora accetta la situazione e si dà da fare in zona difensiva.
Partita d'esperienza del tedesco, ancora evidentemente non nel suo miglior momento fisico, ma stavolta la sua presenza in mezzo al campo è utile anche al resto della squadra. Trova anche spazio in attacco, ma gli manca la giusta lucidità.
Crescita esponenziale per il centrocampista bosniaco che accompagna la squadra con la mano in ogni momento del match, suo il corner dal quale nasce il gol vincente, nel finale sfiora il 2-0 con una conclusione stoppata da Alisson e dalla traversa.
Crescita esponenziale per il centrocampista bosniaco che accompagna la squadra con la mano in ogni momento del match, suo il corner dal quale nasce il gol vincente, nel finale sfiora il 2-0 con una conclusione stoppata da Alisson e dalla traversa.
E' un moto continuo sulla fascia di competenza, ha contro un avversario come Kolarov tutt'altro che facile da affrontare, lo fa con coraggio sia in fase offensiva che in ripiegamento. Non eccelle in qualità stasera, ma non può fare sempre gli straordinari.
Quantità ed anche un pizzico di qualità che non guasta mai, sono questi gli ingredienti che il francese maneggia con più confidenza, esce stremato dopo aver sfiorato ancora il gol personale.
In fascia sinistra in un attacco a tre non sembra proprio a suo agio, rallenta anche le offensive bianconere quando invece si potrebbe accelerare per mettere in difficoltà gli avversari, ma alla fine porta comunque la pagnotta a casa con il solito contributo tattico.
In fascia sinistra in un attacco a tre non sembra proprio a suo agio, rallenta anche le offensive bianconere quando invece si potrebbe accelerare per mettere in difficoltà gli avversari, ma alla fine porta comunque la pagnotta a casa con il solito contributo tattico.
Non è da lui sbagliare occasioni anche facili come quelle che gli sono capitate fra i piedi stasera, sono situazioni importanti che fanno soffrire la squadra e dunque tenere la partita aperta sino al fischio finale.
Quando il calcio diventa una partita a scacchi, lui diventa fra i migliori: non è una squadra spettacolare la sua, ma precisa, forte, forse sbadata nella parte finale, ma è un'altra sua vittoria, stavolta meno entusiasmante delle altre.
Se la Roma si presenta ancora in match nella fase finale della partita, il merito è tutto suo: incolpevole sul gol dopo due interventi egregi nella stessa azione, bravo su Matuidi a metà ripresa, si aiuta con la traversa per dire no a Pjanic nel recupero.
Qualche sbavatura di troppo soprattutto in termini di posizione sbagliata sul campo, ma anche un paio di interventi in extremis che chiudono occasioni potenzialmente pericolose per il suo portiere.
E' bravissimo a tenere a bada Higuain, comunque in serata non entusiasmante già di suo, ma la dormita clamorosa in occasione del gol di Benatia, in tandem con Kolarov, si rivela un errore troppo decisivo sull'equilibrio del match.
E' bravissimo a tenere a bada Higuain, comunque in serata non entusiasmante già di suo, ma la dormita clamorosa in occasione del gol di Benatia, in tandem con Kolarov, si rivela un errore troppo decisivo sull'equilibrio del match.
Il confronto con Cuadrado lo preoccupa evidentemente, va in difficoltà anche con Bernardeschi, partecipa alla dormita di Fazio in occasione del gol di Benatia che di fatto decide il match a favore degli avversari.
Il confronto con Cuadrado lo preoccupa evidentemente, va in difficoltà anche con Bernardeschi, partecipa alla dormita di Fazio in occasione del gol di Benatia che di fatto decide il match a favore degli avversari.
E' il più vivace della linea d'attacco della Roma, non trova mai, però, la via del tiro in porta. Mette dentro qualche cross pericoloso, uno sfruttato male da El Shaarawy, cala alla distanza, ma non poteva fare molto di più visto il contesto generale.
Stasera la palla fra i suoi piedi sembrava scottare, non riesce mai a dare i tempi giusti alla squadra, prende il solito provvedimento disciplinare allo Stadium, finisce sostituito quando Di Francesco decide di osare di più.
Troppo poco arrosto per l'esterno giallorosso che potrebbe anche avere lo spazio per mettere in difficoltà la difesa bianconera, soffre fisicamente Mandzukic, sciupa l'occasione giusta per l'1-1 fermandosi sulla traversa.
E' il centrocampista che si dà più da fare fra i giallorossi, cerca anche la giocata personale con un paio di conclusioni da fuori non andate a buon fine, ma in fin dei conti non riesce a piazzare la zampata vincente.
E' il centrocampista che si dà più da fare fra i giallorossi, cerca anche la giocata personale con un paio di conclusioni da fuori non andate a buon fine, ma in fin dei conti non riesce a piazzare la zampata vincente.
La condizione fisica non sembra ottimale, non riesce mai a limitare il raggio d'azione di Pjanic, prova a rendersi utile con l'esperienza, gli va bene in alcune situazioni che, sfortuna sua, non si rivelano decisive alla fine della fiera.
Entra in campo per tentare di sfruttare la sua vivacità, recupera un buon numero di palloni, ma finisce per perderne anche qualcuno di troppo proprio perché apparentemente in soggezione in un contesto del genere.
Entra in campo per tentare di sfruttare la sua vivacità, recupera un buon numero di palloni, ma finisce per perderne anche qualcuno di troppo proprio perché apparentemente in soggezione in un contesto del genere.
Sembra sfiduciato, gli manca il gol, ma gioca lontanissimo dai compagni che di certo non gli danno una mano: sia Benatia che Chiellini non gli fanno toccare una palla pulita, l'unica che gli capita la spara alta con Alex Sandro a disturbarlo.
Parte bene soprattutto dandosi da fare in fase di ripiegamento, sembra croccante anche in fase offensiva, ma quando gli capita l'occasione giusta, la spreca malamente. Da lì in avanti quasi scompare, giustamente sostituito a metà ripresa.
Male, in una parola. Entra in campo per dare la scossa alla squadra, in un certo senso ci riesce pure, ma spreca le due occasioni che gli capitano: nella prima si ostina troppo in una serie di dribbling poi fine a sé stessa, nella seconda si fa ipnotizzare da Szczesny a tu per tu.
La squadra non riesce a seguire le sue direttive per 75 minuti, nella fase finale non sono i cambi a dare la scossa, è più una questione di nervi, ma la reazione si rivela comunque sterile.
La squadra non riesce a seguire le sue direttive per 75 minuti, nella fase finale non sono i cambi a dare la scossa, è più una questione di nervi, ma la reazione si rivela comunque sterile.