Non ha responsabilità sui tre gol dei viola, arrivati su un totale di sole cinque conclusioni a rete.
Non ha responsabilità sui tre gol dei viola, arrivati su un totale di sole cinque conclusioni a rete.
La sua intesa con il compagno di reparto Goldaniga è scarsa, e i risultati si vedono. Le maglie nelle vie centrali della difesa rosanero si aprono spesso, ed è lì che ne approfittano i giocatori viola.
La sua intesa con il compagno di reparto Goldaniga è scarsa, e i risultati si vedono. Le maglie nelle vie centrali della difesa rosanero si aprono spesso, ed è lì che ne approfittano i giocatori viola.
Senza dubbio il peggiore in campo. Non azzecca un movimento in coordinazione con Andelkovic, si prende un tunnel da Ilicic in occasione del vantaggio gigliato ed è sempre in ritardo in marcatura. Deve ancora crescere molto.
Ha la sfortuna di trovarsi davanti uno dei migliori Bernardeschi stagionali in fase difensiva, ma specularmente difende meglio dei suoi compagni arginando spesso e volentieri il giovane viola. Nel complesso prestazione lievemente insufficiente.
Alonso sulla sua fascia fa il bello e il cattivo tempo, mettendo insieme una delle prestazioni offensive migliori della sua stagione. Chiude in bruttezza sbagliando il fuorigioco sul gol dell'1-3 finale e seguendo l'azione con la mano alzata.
Una delle poche note liete del Palermo visto oggi. Ballardini lo manda in campo nella ripresa per dare più spinta, e in effetti è proprio dalla sua fascia che i rosanero riescono a rendersi più pericolosi.
Una delle poche note liete del Palermo visto oggi. Ballardini lo manda in campo nella ripresa per dare più spinta, e in effetti è proprio dalla sua fascia che i rosanero riescono a rendersi più pericolosi.
È uno dei più attivi della squadra di Ballardini, ma non basta. Spesso è impreciso, corre a vuoto e in generale non riesce a servire l'ultimo passaggio necessario per fare arrivare palloni buoni ai suoi attaccanti.
È uno dei più attivi della squadra di Ballardini, ma non basta. Spesso è impreciso, corre a vuoto e in generale non riesce a servire l'ultimo passaggio necessario per fare arrivare palloni buoni ai suoi attaccanti.
È spento, assente, e non riesce a dare alcun contributo al gioco dei suoi. All'intervallo Ballardini lo sostituisce con il più propositivo Morganella.
Come i suoi compagni di reparto, fallisce completamente il compito di occuparsi della transizione dalle retrovie all'attacco. Al 15' della ripresa Ballardini lo richiama in panchina per Gilardino nella speranza di una maggior incisività davanti.
Per il ruolo che ha il gioco del Palermo dovrebbe passare dai suoi piedi, ma gioca pochi palloni e quelli che gioca li gioca male. Una della priorità dei rosanero in questo mercato dovrebbe essere proprio l'acquisto di un regista.
Lotta e prova a creare scompiglio nell'area viola, ma i palloni che gli arrivano sono veramente pochi, essendo praticamente inesistenti le idee di gioco servite dal centrocampo rosanero.
Nel primo tempo scompare tra le linee disegnate da Sousa e non riesce a incidere sulla partita. Nel secondo tempo, quando si aprono gli spazi, cresce e riesce a servire l'assist per Gilardino, ma nel complesso la sua partita è insufficiente.
Nel primo tempo scompare tra le linee disegnate da Sousa e non riesce a incidere sulla partita. Nel secondo tempo, quando si aprono gli spazi, cresce e riesce a servire l'assist per Gilardino, ma nel complesso la sua partita è insufficiente.
Ballardini lo manda in campo in colpevole ritardo, ma lui si fa trovare pronto come al solito, siglando il gol che riapre la gara contro la sua ex-squadra. Non basta, ma è comunque incoraggiante.
Il Palermo non ha idee di gioco, e molta della responsabilità dell'allenatore, che oltretutto sbaglia la formazione iniziale. Con i cambi la situazione migliora, ma non basta per ottenere punti necessari per allontanarsi dalla zona retrocessione.
Non ha colpe sul gol di Gilardino, ma è fondamentale quando Astori, con la testa ancora ai festeggiamenti di Capodanno cerca di fare gol nella sua porta.
Col rinnovo di contratto è tornato anche l'impetuoso Alonso di inizio stagione. Spinge a tutta fascia distruggendo le resistenze di Struna, ed è il padrone assoluto della zona sinistra del campo, dalla quale però proviene anche il gol del Palermo.
Nel complesso fa la sua solita buona prestazione, ma è imperdonabile l'errore sul gol di Gilardino, che viene lasciato battere a rete di testa senza nessun ostacolo.
Nel complesso fa la sua solita buona prestazione, ma è imperdonabile l'errore sul gol di Gilardino, che viene lasciato battere a rete di testa senza nessun ostacolo.
Per la prima volta in stagione è lui il migliore del terzetto arretrato dei viola. Astori e Gonzalo hanno i loro rispettivi momenti di sbandamento, mentre lui, inaspettatamente, conclude la partita senza imperfezioni e colpi di testa.
Sousa lo manda in campo rinunciando alla corsa di Bernardeschi per blindare il risultato, e lui fa il suo compito diligentemente, nonostante la consueta assenza di spinta propulsiva.
Ha un solo istante di disattenzione, quando a metà ripresa rischia di mettere la palla nella sua porta e riaprire la partita, ma per sua fortuna Tatarusanu salva il risultato e la sua prestazione.
Il Palermo non riesce a superare il centrocampo e il merito è soprattutto suo: recupera 12 palloni e conclude una grande partita come schermo davanti alla difesa, anche se è meno proficuo del solito in fase di costruzione.
Rinizia il 2016 così come aveva concluso il 2015, con una prestazione di livello assoluto che rende il suo rendimento complessivo in questa stagione superiore forse anche a quello della sua prima stagione in viola.
Rinizia il 2016 così come aveva concluso il 2015, con una prestazione di livello assoluto che rende il suo rendimento complessivo in questa stagione superiore forse anche a quello della sua prima stagione in viola.
Come lo scorso anno, è implacabile nel suo ritorno al Barbera. Sblocca la gara con un'azione personale impreziosita da un tunnel e raddoppia con una bellissima conclusione da fuori. Esce tra gli applausi di tutto il pubblico, altro traguardo di una stagione eccezionale.
L'ennesima partita che finisce lasciando nell'osservatore una domanda "ma quanto corre Vecino?".
Al rientro dopo l'infortunio, dimostra di essere tornato in forma subito alla prima occasione. Non è esente da colpe in occasione del gol di Gilardino, ma è bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco e a chiudere la partita nei minuti di recupero.
A differenza delle sue ultime uscite, gioca una partita poco propositiva, senza la consueta lucidità dalla trequarti di campo in poi. Dietro, però, contiene più che bene un osso duro come Lazaar. Il giallo rimediato gli costerà la partita contro la Lazio.
Non certo una delle sue migliori prestazioni in maglia viola. A inizio gara sbaglia il facile gol del vantaggio, e in generale non riesce mai a pungere come suo solito. Riesce comunque a prendere bonus servendo l'assist per il 2-0 di Ilicic.
Non certo una delle sue migliori prestazioni in maglia viola. A inizio gara sbaglia il facile gol del vantaggio, e in generale non riesce mai a pungere come suo solito. Riesce comunque a prendere bonus servendo l'assist per il 2-0 di Ilicic.
Sceglie tutti i fedelissimi, fa amministrare il pallone quando è necessario addormentare la partita e si copre quando è necessario coprirsi. Altra prova impeccabile di un allenatore che non smette di stupire il calcio italiano.
Sceglie tutti i fedelissimi, fa amministrare il pallone quando è necessario addormentare la partita e si copre quando è necessario coprirsi. Altra prova impeccabile di un allenatore che non smette di stupire il calcio italiano.