Plana bene sul mancino di Jankto, mentre si fa piegare le mani dal tiro ravvicinato di Candreva. Per il resto non ha particolari compiti da sbrigare.
Plana bene sul mancino di Jankto, mentre si fa piegare le mani dal tiro ravvicinato di Candreva. Per il resto non ha particolari compiti da sbrigare.
Capitano "stagionato" ma per nulla arrugginito, gioca una partita tolale, azzerando Keita e inzuccando di testa in gol la palla dell'1-0 dopo 7 anni di astinenza in Serie A. Cerca anche di non arrendersi ai crampi, perché un capitano che si rispetti non abbandona mai la nave, e lui deve esserci per il primo successo casalingo in A accompagnato nel porto di La Spezia.
Capitano "stagionato" ma per nulla arrugginito, gioca una partita tolale, azzerando Keita e inzuccando di testa in gol la palla dell'1-0 dopo 7 anni di astinenza in Serie A. Cerca anche di non arrendersi ai crampi, perché un capitano che si rispetti non abbandona mai la nave, e lui deve esserci per il primo successo casalingo in A accompagnato nel porto di La Spezia.
In una serata di grazia per la difesa, lui fa molta fatica a gestire Candreva e a offendere con regolarità, beccandosi anche un giallo nel finale. Nasce centrale, e questa sera fa vedere gli imbarazzi nel giocare esterno.
In una serata di grazia per la difesa, lui fa molta fatica a gestire Candreva e a offendere con regolarità, beccandosi anche un giallo nel finale. Nasce centrale, e questa sera fa vedere gli imbarazzi nel giocare esterno.
Terzi fa una partita incredibile, ma comunque non gli ruba la scena. Sente la partita dell'ex e assomma interventi perfetti uno dietro l'altro, servendo anche la ciliegina dell'assist a capitan Terzi in occasione dell'1-0. E' praticamente insuperabile.
La partenza è in salita per lui, con Augello e Jankto che spingono bene e lo inchiodano dietro, ma poi si risveglia alla grande e comincia a scendere con la regolarità del pendolino, fino a che piazza il bel cross (ennesimo) da cui scaturisce il rigore della vittoria.
La partenza è in salita per lui, con Augello e Jankto che spingono bene e lo inchiodano dietro, ma poi si risveglia alla grande e comincia a scendere con la regolarità del pendolino, fino a che piazza il bel cross (ennesimo) da cui scaturisce il rigore della vittoria.
Un primo tempo abbastanza timido, a cercare le misure giuste in cabina di regia, lascia il posto a una ripresa da leone indomabile. E' su tutti, ringhia su ogni pallone e finisce in costante crescendo.
Italiano gli chiede maggiore concretezza rispetto a Farias, ma non ci riesce. Potenzialmente si crea occasioni per pungere, ma si perde nelle sue tante, troppe, finte.
Italiano gli chiede maggiore concretezza rispetto a Farias, ma non ci riesce. Potenzialmente si crea occasioni per pungere, ma si perde nelle sue tante, troppe, finte.
Parte molto bene sfiorando anche un bel gol con un destro dal limite, poi arretra il baricentro e aiuta di più nella copertura che in altro. Nel complesso sufficiente.
Parte molto bene sfiorando anche un bel gol con un destro dal limite, poi arretra il baricentro e aiuta di più nella copertura che in altro. Nel complesso sufficiente.
I compiti tattici di Italiano lo limitano molto negli inserimenti, poi nel secondo tempo torna a fare quello che gli riesce meglio, ovvero piombare in area. Da un suo guizzo nasce il rigore della vittoria.
Quando si accende dà sempre l'impressione di poter creare qualcosa di pericoloso, ma va troppo spesso fuori giri, come quando perde la palla che provoca il pari della Samp, o come quando cerca di abbattere Bereszynski rischiando il rosso.
Non sfoggia acuti in zona gol ma svolge il suo prezioso compito con le solite scorribande e, soprattutto, i ripiegamenti difensivi. Cose che lo hanno reso insostituibile per Italiano.
Ormai è una garanzia: nel primo tempo imperversa lì davanti, e non si arrende nemmeno alla dura botta che Colley gli dà sulla caviglia. E fa bene, perché nel secondo tempo ha l'occasione di timbrare il nono gol del suo campionato. E non la fallisce! 9 in campionato, come Belotti e Lautaro; niente male.
Corre forse più lui dei suoi giocatori, non fosse impossibile perché la sua squadra spreme ogni goccia di energia. Partita preparata bene e letta anche meglio. E il primo successo casalingo in A è la giusta ricompensa.
Rischia la spalla per cercare di deviare il colpo di testa di Terzi e quasi arriva sul rigore di Nzola. Alla fine è costretto a raccogliere due volte il pallone in fondo al sacco.
La serata non è delle più semplici per quanto corrono sulle fasce gli spezzini, ma alla fine se Marchizza e Farias non sfondano è anche merito della compattezza del polacco.
La serata non è delle più semplici per quanto corrono sulle fasce gli spezzini, ma alla fine se Marchizza e Farias non sfondano è anche merito della compattezza del polacco.
Pronti-via e dopo pochi secondi manda in porta Nzola: il biglietto da visita di una serata in cui l'ex Trapani lo mette alle corde dal primo minuto fino alla sostituzione. La china della sua gara è costantemente in discesa. Si perde colpevolmente Terzi sul gol.
E' il migliore della retroguardia, forse toccato nel profondo dall'essere un ex importante. Ingaggia un bel duello (che finisce in parità) con Gyasi. Non è sempre perfetto, ma perennemente affidabile.
E' il migliore della retroguardia, forse toccato nel profondo dall'essere un ex importante. Ingaggia un bel duello (che finisce in parità) con Gyasi. Non è sempre perfetto, ma perennemente affidabile.
E' il migliore della retroguardia, forse toccato nel profondo dall'essere un ex importante. Ingaggia un bel duello (che finisce in parità) con Gyasi. Non è sempre perfetto, ma perennemente affidabile.
Non è nella sua miglior serata e lo si vede quando si fa sgusciare alle spalle Chabot in occasione del gol dell'1-0. E' in affanno quasi costante. Cresce nella ripresa e sfiora anche il gol del pari, ma resta insufficiente.
Non è nella sua miglior serata e lo si vede quando si fa sgusciare alle spalle Chabot in occasione del gol dell'1-0. E' in affanno quasi costante. Cresce nella ripresa e sfiora anche il gol del pari, ma resta insufficiente.
Segna il secondo gol consecutivo, questa volta girando di potenza in rete il cross di Jankto. Apre e chiude l'azione del gol del pareggio, ma alla lunga nel secondo tempo smarrisce la via e si eclissa.
Sul gol di Terzi si guarda intorno spaesato invece di intervenire. Si riscatta con un tiro interessante e un bell'assist per Candreva. Nel finale protesta troppo e si becca un giallo che gli costa la partita da ex contro l'Udinese.
Rientra dalla squalifica e non riesce a lasciare il segno. Alcune chiusure sono tanto buone quante preziose, ma in fase di impostazione è davvero troppo carente.
Al Picco praticamente non ne azzecca una. Sulle seconde palle è troppo spesso in ritardo, in concorso di colpa sull'azione dell'1-0 spezzino e inspiegabilmente irruento nell'azione che porta al rigore che chiude il match.
Al Picco praticamente non ne azzecca una. Sulle seconde palle è troppo spesso in ritardo, in concorso di colpa sull'azione dell'1-0 spezzino e inspiegabilmente irruento nell'azione che porta al rigore che chiude il match.
E' il faro che quantomeno prova a non far naufragare la truppa doriana. Ogni azione blucerchiata parte da sue invenzioni, come quella da cui scaturisce il gol dell'1-1. E' il migliore dei suoi, anche senza bonus diretti. Talento e personalità, il ragazzo è già più che pronto.
Appare solo quando fa la sponda per l'azione dell'1-1, ma per il resto è un pianto amaro la sua prova. Caracolla qua e là per il campo, annientato da Terzi e Chabot. Cerca un rigore con una goffa simulazione e null'altro nel secondo tempo. Vale davvero più di Quagliarella? Mah.
Appare solo quando fa la sponda per l'azione dell'1-1, ma per il resto è un pianto amaro la sua prova. Caracolla qua e là per il campo, annientato da Terzi e Chabot. Cerca un rigore con una goffa simulazione e null'altro nel secondo tempo. Vale davvero più di Quagliarella? Mah.
Non ne azzecca mezza. La formazione iniziale non convince, ma è ancor peggio il modo diabolico in cui persevera e non fa cambi praticamente fino quasi al termine della gara.
Non ne azzecca mezza. La formazione iniziale non convince, ma è ancor peggio il modo diabolico in cui persevera e non fa cambi praticamente fino quasi al termine della gara.