
Comincia alla grande usando la spalla per murare HiguaÃn ben pescato da Dybala, chiude da illusionista togliendo dallo specchio della porta il destro sporco di Matuidi che avrebbe chiuso anzitempo la gara. Incolpevole sul destro secco del Pipita.
Comincia alla grande usando la spalla per murare HiguaÃn ben pescato da Dybala, chiude da illusionista togliendo dallo specchio della porta il destro sporco di Matuidi che avrebbe chiuso anzitempo la gara. Incolpevole sul destro secco del Pipita.
Molto meglio di Mário Rui, a destra torna padrone di sé e governa con ordine l'adattato Matuidi tentando addirittura il tunnel ai danni del francese. Re dei cross, non trova mai Mertens e Callejón e si fa "uccellare" da Matuidi prima del miracolo di Reina. Sufficienza guadagnata.
Molto meglio di Mário Rui, a destra torna padrone di sé e governa con ordine l'adattato Matuidi tentando addirittura il tunnel ai danni del francese. Re dei cross, non trova mai Mertens e Callejón e si fa "uccellare" da Matuidi prima del miracolo di Reina. Sufficienza guadagnata.
Nei primi minuti sale subito sul banco degli imputati per difendersi dalle vampate di Douglas Costa. Nella prima occasione Reina l'assolve, poi lascia troppo solo Koulibaly e HiguaÃn segna il gol che deciderà la partita. Fuori nella ripresa, da ammonito e acciaccato.
Nei primi minuti sale subito sul banco degli imputati per difendersi dalle vampate di Douglas Costa. Nella prima occasione Reina l'assolve, poi lascia troppo solo Koulibaly e HiguaÃn segna il gol che deciderà la partita. Fuori nella ripresa, da ammonito e acciaccato.
Tantissime palle perse ed errori banali nel primo tempo, anche se in occasione del gol non è fra i principali colpevoli. Nel secondo tempo, con la Juventus che smette di offendere, diventa spalla di Jorginho in cabina di regia.
Bestiale quando rincorre Dybala e fa ripartire l'azione, sbadato quando "si fida" a lasciare solo Mário Rui con HiguaÃn nei paraggi: il Pipita servito da Dybala non ha pietà e lascia partire il tiro una frazione di secondo prima del gambone scivolante del senegalese, che da lì in poi mette il broncio.
Bestiale quando rincorre Dybala e fa ripartire l'azione, sbadato quando "si fida" a lasciare solo Mário Rui con HiguaÃn nei paraggi: il Pipita servito da Dybala non ha pietà e lascia partire il tiro una frazione di secondo prima del gambone scivolante del senegalese, che da lì in poi mette il broncio.
Al novantaquattresimo cerca gloria in area colpendo di testa, ma non è il "Pampa" Sosa. Entra per il dolorante Mário Rui nell'ultima parte di gara, più di così non può fare.
Gioca meno di mezz'ora al posto del positivo Allan e riesce a creare due occasioni liberando Insigne al tiro. Qualcuno dal polacco si aspetta sempre qualcosa in più, ma proporlo all'inizio, ogni tanto, non guasterebbe.
Sarri lo toglie per Zieli?ski, ma il brasiliano era fra i migliori dei suoi in quel momento. Grintoso e intelligente quando nel primo tempo strappa palla a Pjani? e libera i compagni al tiro, diventa prezioso persino in impostazione. Non crolla.
Sarri lo toglie per Zieli?ski, ma il brasiliano era fra i migliori dei suoi in quel momento. Grintoso e intelligente quando nel primo tempo strappa palla a Pjani? e libera i compagni al tiro, diventa prezioso persino in impostazione. Non crolla.
Dopo diciotto minuti tenta di spaccare le mani a Buffon: potente, ma troppo centrale. Poi il capitano si scrolla di dosso polvere e critiche e cerca il duetto con Callejón e Insigne, ma pure la mira dei compagni difetta. A volte pavido, ancora in cerca della personalità che spesso manca al Napoli nei momenti difficili.
Dopo diciotto minuti tenta di spaccare le mani a Buffon: potente, ma troppo centrale. Poi il capitano si scrolla di dosso polvere e critiche e cerca il duetto con Callejón e Insigne, ma pure la mira dei compagni difetta. A volte pavido, ancora in cerca della personalità che spesso manca al Napoli nei momenti difficili.
Con la Juventus così chiusa fatica tremendamente ad azzeccare il passaggio "apri-scatola". Si perde in chilometri di trame tessute senza mai quagliare senza avere, tuttavia, grandi colpe. Nella ripresa si alterna con Albiol in regia, ma continua a presidiare le zolle di competenza.
Finisce col perdersi in zona bandierina a calciare corner che nessuno raccoglie. Al minuto trentotto e al sessantesimo ha invece sul destro due palle discrete per far male a Buffon: sporco il tiro al volo, il destro-missile dalla lunga distanza parte bene, ma finisce a lato. Asamoah e Matuidi gli stanno sempre alle calcagna.
È l'azzurro che più di tutti conclude verso la porta di Buffon (sette, cinque nello specchio), ma il destro a giro non possiede la "magia della Champions" e viene sempre disinnescato dai guantoni di Buffon. Nel secondo tempo, fra posizioni di fuorigioco e problemi al pube, dura fin troppo. Fuori per Ounas al 76', triste e dolorante.
Più dei gol mancati (pochi) e dei dribbling non riusciti (qualcuno) la cosa peggiore del belga sta nelle simulazioni: due, brutte come l'ultima Italia contro la Svezia. Orsato lo grazia nella seconda occasione, quando Dries era già stato ammonito per un brutto fallo su Pjani?. Visto che retrocedere a prendersi palla per duettare con Insigne non basta, prova a fare il Milik svettando fra Chiellini e Benatia: pessima idea.
Ha sempre poco tempo e poco spazio per dar sfogo all'anima "globetrotter" che rinchiude nei 65 kg scarsi. Nel finale si piazza a destra e arriva due volte al cross, ma sono i palloni della disperazione.
Ha sempre poco tempo e poco spazio per dar sfogo all'anima "globetrotter" che rinchiude nei 65 kg scarsi. Nel finale si piazza a destra e arriva due volte al cross, ma sono i palloni della disperazione.
Allegri gli strozza triangoli e possesso con 4-4-1-1 e ripartenze: testardo come sempre, quando sicurezze e soluzioni mancano, il Napoli perde. Con maggior coraggio, a posteriori, avrebbe potuto rischiare Zielinski dal primo minuto, ma ha comunque il merito d'aver chiuso per tutta la ripresa la Juventus nella propria metà campo. Non è da tutti. Sconfitta che non ridimensiona, lo Scudetto resta obiettivo primario.
Stuzzicato nel giorno del sorteggio Mondiale, Gigi esce dal San Paolo senza subire gol: chi l'avrebbe anche solo pensato? Non compie miracoli, ma una serie di parate e respinte importanti che danno sicurezza al reparto.
Vedi Benatia con qualche chiusura in più e molti rischi presi senza una valida giustificazione. Da crocifiggere alla mezz'ora del primo tempo quando serve Insigne al limite dell'area, ma Lorenzinho si limita a impegnare Buffon. Con la grinta va oltre la sufficienza.
Sta nelle retrovie col solo compito di disinnescare il "re dei tagli fantasma" Callejón e aiutare Matuidi in caso di pericolo. Il ghanese (preferito ad Alex Sandro) non sbaglia un colpo e nell'unica occasione in cui la palla lo scavalca ci pensa lo spagnolo a sbagliare mira. È diventato una sicurezza.
Il gol della scorsa settimana gli ha dato coraggio, così Allegri lo schiera dal primo minuto e Mattia va, protetto da Benatia e dalla super partita di Douglas Costa. Rischia di combinare la "frittatona" regalando palla a Mertens e rischiando il rigore sullo stesso, ma gli va bene.
Il gol della scorsa settimana gli ha dato coraggio, così Allegri lo schiera dal primo minuto e Mattia va, protetto da Benatia e dalla super partita di Douglas Costa. Rischia di combinare la "frittatona" regalando palla a Mertens e rischiando il rigore sullo stesso, ma gli va bene.
"Si perde un po'" aveva detto Allegri parlando delle abilità in palleggio del marocchino, sorridente con HiguaÃn nelle Instagram Stories di fine partita. Al 22' sfiora il gol col destro al volo, per il resto non lascia troppo respiro a Mertens in collaborazione con Chiellini.
Corre poco, contrasta pure meno, viene salvato dall'enorme senso della posizione, dalla grande esperienza e dalla straordinaria organizzazione difensiva della squadra. Appena può Allegri lo toglie per inserire forze fresche.
Si conferma valida alternativa in mediana e - viste le codizioni di Khedira - si candida a un ruolo da titolare. Impegnato a spazzare da difensore aggiunto nel finale.
Col Napoli a impostare per gran parte di gara, al bosniaco tocca togliere il frac e sporcarsi le nocche di olio e fango. Al minuto sessantotto, con la Juve in trincea, dipinge l'arcobaleno che sorpassa Hysaj e pesca Matuidi a un metro dalla porta: se al posto del francese ci fosse stato HiguaÃn racconteremmo un 2-0 per la Juventus...
Col Napoli a impostare per gran parte di gara, al bosniaco tocca togliere il frac e sporcarsi le nocche di olio e fango. Al minuto sessantotto, con la Juve in trincea, dipinge l'arcobaleno che sorpassa Hysaj e pesca Matuidi a un metro dalla porta: se al posto del francese ci fosse stato HiguaÃn racconteremmo un 2-0 per la Juventus...
Ci mette un paio di minuti a mettere HiguaÃn solo contro Reina. Al dodicesimo, invece, scende in difesa, recupera palla a Insigne, pesca Dybala e va a liberare lo spazio al Pipita cercando il lato sinistro, poi corre ad abbracciare il suo nove. Partita pazzesca per intensità e voglia di sacrificarsi: se gioca così sarà difficile lasciarlo in panchina... Migliore in campo.
Un po' in difficoltà su Hysaj, Blaise viene schierato largo a sinistra nel centrocampo a quattro. Ruolo insolito, che interpreta a modo suo aiutato da Asamoah. Bene difensivamente, male quando deve giocare palla a terra, "discreto" in zona gol: quella palla di Pjani? era solo da spingere dentro, invece costringe Reina al miracolo.
Un po' in difficoltà su Hysaj, Blaise viene schierato largo a sinistra nel centrocampo a quattro. Ruolo insolito, che interpreta a modo suo aiutato da Asamoah. Bene difensivamente, male quando deve giocare palla a terra, "discreto" in zona gol: quella palla di Pjani? era solo da spingere dentro, invece costringe Reina al miracolo.
Troppo pesante l'assist al "Pipita" per lasciarlo semplicemente sufficiente: il feeling col gol sembra andato un po' perduto, ma il piede per regalare la gioia del gol a HiguaÃn c'è. Avrebbe l'occasione per raddoppiare quando Albiol sbaglia a impostare, ma il mancino, alto sulla traversa, è clemente.
Troppo pesante l'assist al "Pipita" per lasciarlo semplicemente sufficiente: il feeling col gol sembra andato un po' perduto, ma il piede per regalare la gioia del gol a HiguaÃn c'è. Avrebbe l'occasione per raddoppiare quando Albiol sbaglia a impostare, ma il mancino, alto sulla traversa, è clemente.
Sbaglia la prima occasione - assist di Douglas Costa - ma non la seconda: il destro ispirato da Dybala lascia di stucco Reina e anticipa di un decimo di secondo il tackle disperato di Koulibaly. L'esultanza "alla Toni" non fa felici ex tifosi e compagni, anche perché è la quinta in cinque incontri (tre al San Paolo). Nel secondo tempo sparisce da ogni radar, ma alla fine i tre punti odorano di Brest e Buenos Aires. Che tipo il Pipita: lancia il sasso e non nasconde la mano...
Lezione di calcio a tutti gli haters, ai rivali, a Sarri: gioca come una provinciale qualsiasi adattando le risorse a disposizione in base alle necessità. Sa di essere inferiore al Napoli e non lo nasconde, praticando un calcio intelligente, a tratti rinunciatario, che però gli vale tre punti e secondo posto in classifica. Rivedremo il 4-4-1-1 rivedremo in futuro? Certamente...
Lezione di calcio a tutti gli haters, ai rivali, a Sarri: gioca come una provinciale qualsiasi adattando le risorse a disposizione in base alle necessità. Sa di essere inferiore al Napoli e non lo nasconde, praticando un calcio intelligente, a tratti rinunciatario, che però gli vale tre punti e secondo posto in classifica. Rivedremo il 4-4-1-1 rivedremo in futuro? Certamente...