Miglior attacco contro miglior difesa per la prima volta a ruoli invertiti. , perché con 40 centri è la Signora di Allegri a guidare la classifica dei gol fatti, mentre i partenopei sono i primi della classe alla voce gol subiti e - ovviamente - in Serie A. Quattro lunghezze separano la Juventus dal Napoli, con la Roma vittoriosa nel primo anticipo di giornata ad agganciare i bianconeri. No Mandžuki? e no Höwedes per problemi muscolari nella giornata di ieri, si vocifera di litigi fra clan a Vinovo e di di difesa a quattro con De Sciglio e Asamoah (panchina per Alex Sandro); centrocampo erculeo con Matuidi e Khedira ai lati di Pjani? dietro al tridente Douglas Costa - Higuaín - Dybala. Annuciato out in settimana, il Pipita è regolarmente in campo con uno speciale tutore alla mano nell'albero di Natale allegriano. Più facile decifrare l'undici di Sarri che risolve l'ultimo dubbio schierando Mário Rui a sinistra con Hysaj nel suo habitat naturale; riproposto ancora dall'inizio il discusso capitan Hamšík, il tridente è quello di sempre. Davanti ai cinquantaseimila del San Paolo fischia Orsato, al VAR Irrari e Aureliano.

Abbraccio toscano (Getty Images)

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PRIMO TEMPO - Napoli in nero, Juventus in giallo: ai più legati ai colori sociali manca un po' l'accostamento azzurro opposto al bianco e nero degli ospiti. Dalla mano dio Higuaín alla spalla di Reina, che dopo tre minuti salva sullo stesso Pipita servito da un preciso filtrante di Douglas Costa. Il brasiliano poco dopo scende a recuperare palla sulla trequarti del Napoli e avvia il contropiede del vantaggio: palla a Dybala in campo aperto, assist della Joya per il 9 e Reina battuto nonostante il tackle disperato di Koulibaly, fuori posizione insieme a Mário Rui nell'occasione. La reazione vera e propria non arriva mai, visto che i campioni d'Italia si difendono stretti chiudendo ogni possibile imbucata centrale al palleggio casalingo, che alla lunga diventa nervoso e sterile fra cross di Hysaj e Rui e palloni mal giocati da Allan. Insigne - con Hamšík - è l'unico a tentare la conclusione, ma il destro a giro non è magico come con lo Shakhtar e diventa sempre facile preda di Gigi Buffon. La Juventus, disegnata da Allegri con un 4-4-1-1 per colpire in contropiede e disinnescare il possesso del Napoli, chiude il primo tempo in vantaggio. 

Pjani? rischia su Allan (Getty Images)

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SECONDO TEMPO - I primi cambi arrivano insieme, al minuto sessantasette: Sarri sceglie Zieli?ski al posto di Allan - fra i migliori con Hysaj - e Allegri Marchisio per l'usato insicuro Khedira. La Juventus non riesce più a uscire dalla propria metà campo, si difende con ordine ma può contare sull'occasione più ghiotta dei primi settantacinque minuti: cross delizioso di Pjani?, Hysaj s'addormenta e Matuidi calcia alla cieca verso Reina che fa il miracolo trasformando il gol in corner. Nell'ultimo quarto d'ora si susseguono sostituzioni: Ounas per l'acciaccato Insigne e Maggio per Mário Rui, Allegri regala dieci minuti di riposo a Douglas Costa - il migliore in campo - per dar spazio a Cuadrado. L'ultima torre difensiva costruita da Acciughina sta nelle sapienti mura di Barzagli che subentra a un De Sciglio positivo e molto aiutato da Costa sulla corsia di destra. Dopo quattro minuti di recupero Orsato fischia la fine: nemmeno la presenza di Reina in area aiuta gli uomini di Sarri ad agguantare il pari. Juventus a meno uno, Inter pronta al sorpasso in caso di vittoria contro il Chievo domani pomeriggio.