
Non ha grandi grattacapi in 89 minuti, a parte qualche uscita ben gestita. Poi il suicidio finale firmato Diakitè, in cui non ha colpe.
Non ha grandi grattacapi in 89 minuti, a parte qualche uscita ben gestita. Poi il suicidio finale firmato Diakitè, in cui non ha colpe.
Deve sostituire uno dei punti fermi del Frosinone, Blanchard. Lo fa giocando una buona partita, precisa e attenta. Esce a tempo scaduto per far entrare Longo nel disperato attacco finale.
Molto spesso, soprattutto ad inizio del secondo tempo, lo si vede spesso dialogare con Soddimo nella metà offensiva della sua corsia. Non è impressionante, ma si fa notare per generosità, sia in attacco che in difesa.
Gioca un discreto primo tempo, sfruttando anche la poca baldanza offensiva degli avversari. Nella ripresa cala d'intensità, e spesso subisce gli attaccanti del Chievo sulla sua fascia.
Gioca un discreto primo tempo, sfruttando anche la poca baldanza offensiva degli avversari. Nella ripresa cala d'intensità, e spesso subisce gli attaccanti del Chievo sulla sua fascia.
Gioca un discreto primo tempo, sfruttando anche la poca baldanza offensiva degli avversari. Nella ripresa cala d'intensità, e spesso subisce gli attaccanti del Chievo sulla sua fascia.
Ragazzo da tenere d'occhio, questo ventiduenne nato e cresciuto nel Frosinone: ha personalità, discreti piedi e buona gamba. Nel primo tempo inventa una delle migliori occasioni della partita, mal sfruttata da Ciofani.
Entra senza incidere più di tanto: venti minuti in cui non riesce a contribuire alla tenuta fisica della sua squadra, come avrebbe dovuto.
Partita di tanta corsa e, purtroppo per lui, tanta sfortuna. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto: ad inizio ripresa, quando da buona posizione calcia benissimo e colpisce la traversa. Sarebbe stata un'altra partita.
Partita di tanta corsa e, purtroppo per lui, tanta sfortuna. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto: ad inizio ripresa, quando da buona posizione calcia benissimo e colpisce la traversa. Sarebbe stata un'altra partita.
Gioca contro la squadra che lo ha lanciato in Serie A, e lo fa senza grande emozione: buona la sua presenza nell'azione ciociara, almeno fino al secondo tempo, quando diminuisce d'intensità e di inventiva (come i suoi compagni, d'altronde).
Sempre mobile e attivo sulla sua fascia di competenza, vince il duello con Cacciatore in più occasioni. Quando il Frosinone si rende pericoloso, l'azione parte quasi sempre dai suoi piedi.
Sempre mobile e attivo sulla sua fascia di competenza, vince il duello con Cacciatore in più occasioni. Quando il Frosinone si rende pericoloso, l'azione parte quasi sempre dai suoi piedi.
Entra al posto di Soddimo e dovrebbe sostiturlo nella spinta offensiva. Ma si vede poco, e senza impressionare.
Nel primo tempo spreca una buona occasione ben imbeccato da Gori. Nella ripresa, una buona sponda per Paganini in occasione della traversa. Poi, poco più.
Nel primo tempo spreca una buona occasione ben imbeccato da Gori. Nella ripresa, una buona sponda per Paganini in occasione della traversa. Poi, poco più.
Nella giornata non positiva del suo compagno di reparto, gestisce le spinte offensive del Frosinone. Molto frizzante, gioca tanti palloni ed è brutto cliente per Dainelli. Ma, purtroppo, la generosità non è concreta.
Ai punti, fino all'89, il Frosinone avrebbe meritato qualcosa in più: buon giro palla, tanta generosità, anche senza grandi spunti in avanti. Diakitè gli rovina la giornata e gli fa perdere un punto che, nonostante tutto, sarebbe stato graditissimo.
Nonostante il Frosinone crei più del Chievo, raramente deve sporcarsi i guantoni, e comunque senza mai strafare. Buona la risposta a Longo nel finale.
Molto impegnato, vista la verve di Soddimo e Pavlovic. Mette toppe dove e quando può, ma ai punti perde la sfida a distanza. Al contrario della sua squadra.
Soffre la verve di Dionisi, che vive un pomeriggio di grande intraprendenza. Per sua fortuna non è mai particolarmente incisivo. Rischia ad inizio ripresa atterrando l'attaccante al limite dell'area: ammonito.
Della coppa d'attacco ciociara, si prende quello che meno è in giornata, Daniel Ciofani: lo controlla, gli lascia pochi spazi. Unico appunto, la leggerezza con cui l'avversario riesce a servire Paganini in occasione della traversa. Poi, buona amministrazione.
La sua partita non comincia nel migliore dei modi, visto che si perde Ciofani ben imbeccato da Gori. Poi migliora, sia in difesa che, soprattutto, quando si tratta di spingere: lo si vede spesso proporsi nella metà campo avversaria.
Dei suoi, è uno dei più propositivi. Quello che nel primo tempo, quando il Frosinone gioca meglio, cerca di tenere la barca a galla gestendo bene palla e cercando il dialogo con gli attaccanti. Nel secondo tempo si spegne e viene sostituito.
L'uomo ovunque del Chievo. Maran gli chiede di stare al centro del campo? Lui c'è, e si sente. Maran gli chiede di spostarsi sulla fascia? Lui risponde presente e da non pochi fastidi a Rosi.
L'uomo ovunque del Chievo. Maran gli chiede di stare al centro del campo? Lui c'è, e si sente. Maran gli chiede di spostarsi sulla fascia? Lui risponde presente e da non pochi fastidi a Rosi.
Gara ordinata giocata con personalità soprattutto in copertura. Spaventa Leali con un velenoso tiro dalla distanza che finisce di poco a lato.
Buona intensità, si vede spesso quando si tratta di gestire il pallone e fa buon filtro. Gioca bene anche in avanti, ed è uno dei più propositivi quando si tratta di cercare la porta.
Lui è uno di quelli su cui il Chievo punta per portare alla squadra esperienza nei momenti difficili. Peccato che lui decida di farsi buttare fuori per proteste come un novellino qualunque. La squalifica non sarà brevissima, avrà tempo per ripensarci.
Lui è uno di quelli su cui il Chievo punta per portare alla squadra esperienza nei momenti difficili. Peccato che lui decida di farsi buttare fuori per proteste come un novellino qualunque. La squalifica non sarà brevissima, avrà tempo per ripensarci.
Maran lo lancia al posto di Meggiorini per far coppia con Paloschi, ma il suo apporto alla squadra non è granché. Non è mai pericoloso, si vede a tratti.
Maran gli preferisce Inglese, almeno all'inizio. Forse voleva tenerlo come jolly da giocare in caso di necessità. Detto-fatto: entra, si guadagna il rigore trasformato da Paloschi, segna lo 0-2. Di fatto, spacca la partita.
Dopo un primo tempo difficile, conquista spazi quando il Frosinone accusa la fatica. Freddissimo, segna il rigore dell'1-0. Perfetto l'assist per Meggiorini sul 2-0. Altra ottima prestazione: essenziale, ma decisiva.
Dopo un primo tempo difficile, conquista spazi quando il Frosinone accusa la fatica. Freddissimo, segna il rigore dell'1-0. Perfetto l'assist per Meggiorini sul 2-0. Altra ottima prestazione: essenziale, ma decisiva.
Il suo Chievo sa soffrire. E, soprattutto, sa gestirsi. Il Frosinone sembra stare meglio, poi lui mette in campo Meggiorini che da nuova vivacità, si procura il rigore dello 0-1 e segna il raddoppio. Punti salvezza importantissimi messi in cassaforte.