La doppia parata (feat. Montolivo) sul colpo di testa di Belotti, nel finale, salva - forse - la panchina a Montella. Prima passa un pomeriggio tranquillo a gustarsi l'ennesimo 0-0 stagionale.
La doppia parata (feat. Montolivo) sul colpo di testa di Belotti, nel finale, salva - forse - la panchina a Montella. Prima passa un pomeriggio tranquillo a gustarsi l'ennesimo 0-0 stagionale.
Non fra i più emotivamente stabili nel finale, Bonnie appare in netta ripresa: per il modo in cui annulla Belotti nei novanta minuti, per il cross sulla zucca di Kalini? che costringe Sirigu al miracolo. I compagni lo seguono di più, ma se davanti nessuno la butta dentro...
A un certo punto sembra di vedere sulla fascia destra un Cafu più abbronzato: sfrontato e animalesco nell'uno contro uno, si prende pure licenza d'avanzare e servire una pizzetta a André Silva, che però fa il celiaco e spara a lato. Il Toro offende poco, vero, ma lui non commette sbavature.
Dopo due gol consecutivi in A si ferma la macchina da gol Romagnoli: meno appariscente dei suoi compagni di reparto rischia grosso concedendo una punizione dal limite per fallo di mano (dubbio). Partita tranquilla.
Dopo due gol consecutivi in A si ferma la macchina da gol Romagnoli: meno appariscente dei suoi compagni di reparto rischia grosso concedendo una punizione dal limite per fallo di mano (dubbio). Partita tranquilla.
Dopo due gol consecutivi in A si ferma la macchina da gol Romagnoli: meno appariscente dei suoi compagni di reparto rischia grosso concedendo una punizione dal limite per fallo di mano (dubbio). Partita tranquilla.
Impossibile rinunciare allo svizzero: perché lasciarlo fuori in passato? Vero interprete del ruolo insieme a Bonucci e Kessié nel 3-5-2 odierno, gioca un primo tempo di tutto rispetto per chilometri macinati e cross tentati. Niang non punge e lui si concede qualche libertà in più. Sorpreso, nel finale, dallo stacco di Belotti che poteva costare anche il pari.
Impossibile rinunciare allo svizzero: perché lasciarlo fuori in passato? Vero interprete del ruolo insieme a Bonucci e Kessié nel 3-5-2 odierno, gioca un primo tempo di tutto rispetto per chilometri macinati e cross tentati. Niang non punge e lui si concede qualche libertà in più. Sorpreso, nel finale, dallo stacco di Belotti che poteva costare anche il pari.
Schierato mezz'ala fra Montolivo e RodrÃguez resta sempre fuori dal gioco. Poco largo per "arare" la fascia, poco dinamico negli inserimenti senza palla, Jack è sempre più lontano parente del peperino che da solo reggeva sulle spalle il Milan due stagioni fa. Esce per Çalhano?lu nella ripresa.
Nel Milan che non va è l'unica nota quasi sempre lieta, quantomen è meglio di Biglia. Ben protetto ai lati, gestisce le energie e amministra con personalità il centrocampo nel primo tempo, quando il Milan crea "meglio". Nel secondo tempo ha giusto il merito di salvare -insieme a Donnarumma - il risultato nel finale dopo il colpo di testa di Belotti respinto dallo stesso estremo difensore.
Il Suso di oggi - dopo esser stato seconda punta, falso nove, esterno destro del tridente, mezz'ala e trequartista - è un esterno destro a tutta fascia in luogo dell'infortunato Borini. Lo spagnolo si adatta e interpreta il ruolo con spirito di sacrificio, ma senza perdere la voglia di colpire dalle parti di Sirigu, che impegna con una rasoiata mancina nella ripresa. Lui c'è sempre.
Non è più il cingolato d'inizio stagione e gli inserimenti tanto richiesti da Montella ("Ci mancano i gol di Kessié") non arrivano. Fa a botte col piccolo Baselli e galleggia in mediana facendo poco meglio di Bonaventura: non deve consolarlo.
In venti minuti riesce a far rimpiangere il cugino scarso di Bonaventura. Sbaglia praticamente tutti i passaggi e conclude centralmente, col destro, dentro l'area, il match ball, esaltanto i riflessi di Sirigu. Improponibile.
In venti minuti riesce a far rimpiangere il cugino scarso di Bonaventura. Sbaglia praticamente tutti i passaggi e conclude centralmente, col destro, dentro l'area, il match ball, esaltanto i riflessi di Sirigu. Improponibile.
Quando l'"attaccante funzionale" si divora tre palle gol arriva l'ora di fargli fare un po' di panchina. Frettoloso su suggerimento di Suso nel primo tempo (millimetrico fuorigioco), pauroso nel concludere una ripartenza dopo aver rubato palla a N'Koulou, poco killer nella ripresa ben servito da Bonucci. Esce troppo tardi.
Quando l'"attaccante funzionale" si divora tre palle gol arriva l'ora di fargli fare un po' di panchina. Frettoloso su suggerimento di Suso nel primo tempo (millimetrico fuorigioco), pauroso nel concludere una ripartenza dopo aver rubato palla a N'Koulou, poco killer nella ripresa ben servito da Bonucci. Esce troppo tardi.
Ha l'argento vivo addosso, dà l'anima e rischia grosso litigando con la panchina del Toro nel finale di partita. Lui il gol lo segnerebbe anche, ma in netto fuorigioco dopo un mancino da fuori area di Montolivo. Perché non riproporlo titolare dopo giovedì?
Ha l'argento vivo addosso, dà l'anima e rischia grosso litigando con la panchina del Toro nel finale di partita. Lui il gol lo segnerebbe anche, ma in netto fuorigioco dopo un mancino da fuori area di Montolivo. Perché non riproporlo titolare dopo giovedì?
Gli manca, ogni volta, qualcosa per trovare il primo gol in Serie A: elegante e "nella lotta" (6 falli subiti nel solo primo tempo), un colpo di tacco manda Kalini? in porta (fuorigioco) anche se l'intesa fra i due è ben lontano dall'esser collaudata. Ha sempre l'aria d'incompiuto.
Gli aggettivi, così come la pazienza, sono finiti da un pezzo. I continui cambi di modulo e interpreti dovrebbero condannarlo all'esonero, ma lui, come il calabrone che non sa di non poter volare, resiste imperterrito, convinto che i frutti del suo lavoro giungeranno. Intanto il suo Milan è la sedicesima squadra in Serie A per gol segnati fra le mura amiche.
Gli aggettivi, così come la pazienza, sono finiti da un pezzo. I continui cambi di modulo e interpreti dovrebbero condannarlo all'esonero, ma lui, come il calabrone che non sa di non poter volare, resiste imperterrito, convinto che i frutti del suo lavoro giungeranno. Intanto il suo Milan è la sedicesima squadra in Serie A per gol segnati fra le mura amiche.
Il dribbling sul pressing Kalini? e il volo per i fotografi sulla punizione di Suso sono solo l'antipasto della straordinaria partita da migliore in campo. Nella ripresa cancella tutti i sogni di gloria di Kalini?, non sbaglia una uscita e ha pure il tempo di murare Suso e il destro di Çalhano?lu da dentro l'area al novantaduesimo. Come contro l'Inter, si esalta: e non stava benissimo...
Il dribbling sul pressing Kalini? e il volo per i fotografi sulla punizione di Suso sono solo l'antipasto della straordinaria partita da migliore in campo. Nella ripresa cancella tutti i sogni di gloria di Kalini?, non sbaglia una uscita e ha pure il tempo di murare Suso e il destro di Çalhano?lu da dentro l'area al novantaduesimo. Come contro l'Inter, si esalta: e non stava benissimo...
Baciato dalla fortuna e dai guantoni di Sirigu, si perde Kalini? più di una volta dopo aver passato tutto il primo tempo a picchiare André Silva. Mihajlovi? si fida di lui, ma la concentrazione non sembra più quella dei bei tempi: pure ammonito, dovrà offrire più di una cena al suo portiere.
La personalità di cercare sempre palla per far ripartire l'azione, ma anche molte sbavature nel duello con RodrÃguez, che spesso gli sguscia via. Alla fine porta a casa la pelle.
La personalità di cercare sempre palla per far ripartire l'azione, ma anche molte sbavature nel duello con RodrÃguez, che spesso gli sguscia via. Alla fine porta a casa la pelle.
Regge l'urto di Suso, il più in forma fra gli avversari, conservando anche energie per cercare d'innescare Belotti. Suo il cross nel finale che il Gallo non tramuta in gol solo per il balzo di Donnarumma. Non ai livelli di Genova, ma quasi.
Se la vede brutta quando nel primo tempo perde palla (forse con fallo) attaccato da Kalini?: ringrazierà la cilecca del croato. Da lì in poi cresce e guadagna sicurezza accompagnando Burdisso alla pensione senza subire mai gol.
Se la vede brutta quando nel primo tempo perde palla (forse con fallo) attaccato da Kalini?: ringrazierà la cilecca del croato. Da lì in poi cresce e guadagna sicurezza accompagnando Burdisso alla pensione senza subire mai gol.
Picchia in tutte le zone del campo e ha pure acquisito l'intelligenza dei droni: la "stecca" più dura la riserva al malleolo di Suso. Prezioso per il centrocampo di SiniÅ¡a, è il Generale della resistenza.
Picchia in tutte le zone del campo e ha pure acquisito l'intelligenza dei droni: la "stecca" più dura la riserva al malleolo di Suso. Prezioso per il centrocampo di SiniÅ¡a, è il Generale della resistenza.
Troppo timido, lui che ha nel Milan la vittima prediletta: Mihajlovi? non crede ai suoi occhi quando il suo numero 8 cincischia al limite dell'area senza tentare la conclusione a pochi minuti dal novantesimo. Esce sfinito, ma non entusiasma.
In ritardo aereo sull'unico cross degno di nota di Niang, mura il destro di Bonucci facendo da scudo a Sirigu (non che oggi ne avesse bisogno...). Novanta minuti onesti da paggio di Rincón.
In ritardo aereo sull'unico cross degno di nota di Niang, mura il destro di Bonucci facendo da scudo a Sirigu (non che oggi ne avesse bisogno...). Novanta minuti onesti da paggio di Rincón.
Non il pulcino bagnato che faceva infuriare Mihajlovi?, ma nemmeno l'esterno d'attacco di cui il Torino ha bisogno. Lontano dai guantoni di Donnarumma sceglie la via dell'assist dalla destra con un bel traversone: unico gesto "interessante" della sua partita, non basta per restare in campo. Esce per Boyé.
Marcato a vista da Bonucci, passa un brutto pomeriggio parzialmente riabilitato dai tanti (4) falli subiti per dare ossigeno e dal bel colpo di testa che costringe Donnarumma al grande intervento. Non il solito Belotti, ma sta crescendo.
Marcato a vista da Bonucci, passa un brutto pomeriggio parzialmente riabilitato dai tanti (4) falli subiti per dare ossigeno e dal bel colpo di testa che costringe Donnarumma al grande intervento. Non il solito Belotti, ma sta crescendo.
Gioca solo venti minuti, eppure ha più occasioni di tutti: Mihajlovi? si sarà pentito di non averlo schierato dall'inizio? Col sinistro calcia fuori di poco, poi Donnarumma e Montolivo gli murano il tap-in della vittoria.
Sembra poter avere sempre l'intuizione giusta, ma alla fine combina nulla. Un po' fuori dai radar per l'andamento di un match dominato per larghi tratti dal Milan, un po' svogliato alla distanza dopo un primo tempo a retrocedere per giocare palla. Calcia una punizione da posizione interessante sulla barriera, poi Mihajlovi? lo sostituisce per primo.
Ha poco tempo per sfoggiare accelerazioni e dribbling, resta guardingo per proteggersi dalle folate di RodrÃguez.
Ha poco tempo per sfoggiare accelerazioni e dribbling, resta guardingo per proteggersi dalle folate di RodrÃguez.
Strappa il secondo pari a San Siro in venti giorni giocando di rimessa (anche se nel primo tempo si spartisce il possesso palla con la sua ex squadra) e sfiorando il colpaccio nel finale. Fortunato per la gran giornata di Sirigu, forse avrebbe potuto puntare dall'inizio sulla verve di Iago.