Non può nulla sulle reti di Freuler e Hateboer, respinge e blocca gli altri tentativi degli avversari, dando l'impressione di grande sicurezza in ogni intervento, come in occasione della fulminea conclusione di Gomez.
Non può nulla sulle reti di Freuler e Hateboer, respinge e blocca gli altri tentativi degli avversari, dando l'impressione di grande sicurezza in ogni intervento, come in occasione della fulminea conclusione di Gomez.
Iachini lo mette praticamente a uomo su Ilicic, ma lo sloveno riesce a sfuggirgli spesso e volentieri. Il peccato più grande lo commette però sulla rete del momentaneo 1-0 atalantino, quando il suo improvvido intervento regala di fatto il pallone a Freuler a pochi metri dalla linea di porta.
Nel primo tempo va in netta difficoltà a causa dell'esuberanza di Hateboer, nella ripresa fa valere tutte le sue qualità balistiche incidendo in maniera importante sull'andamento del match. L'esterno ex Fiorentina è infatti l'autore del cross su cui Masiello interviene realizzando l'autorete e poi, nei minuti di recupero, batte l'angolo che si trasforma nel definitivo 3-2 per la sua squadra.
Nel primo tempo va in netta difficoltà a causa dell'esuberanza di Hateboer, nella ripresa fa valere tutte le sue qualità balistiche incidendo in maniera importante sull'andamento del match. L'esterno ex Fiorentina è infatti l'autore del cross su cui Masiello interviene realizzando l'autorete e poi, nei minuti di recupero, batte l'angolo che si trasforma nel definitivo 3-2 per la sua squadra.
Oltre a risultare il migliore del reparto arretrato empolese l'argentino è decisivo per il risultato finale realizzando nei minuti di recupero la rete del definitivo 3-2 sovrastando Pasalic sul calcio d'angolo battuto da Pasqual.
Iachini lo rispolvera per formare la linea a tre, lui ripaga con un gara di grande attenzione e nel secondo tempo è un suo importante intervento ad impedire a Ilicic di presentarsi da solo davanti a Provedel dopo una spizzata di Pasalic.
Deve ancora migliorare nella fase difensiva, quando soffre moltissimo le discese e gli inserimenti degli avversari. Molto meglio invece quando si tratta di aggredire la metà campo avversaria, non è infatti un caso che la rete del momentaneo 2-1 nasca proprio da un suo traversone deviato in maniera improvvida da Djimsiti.
Deve ancora migliorare nella fase difensiva, quando soffre moltissimo le discese e gli inserimenti degli avversari. Molto meglio invece quando si tratta di aggredire la metà campo avversaria, non è infatti un caso che la rete del momentaneo 2-1 nasca proprio da un suo traversone deviato in maniera improvvida da Djimsiti.
In assenza di Zajc è l'uomo di maggior qualità della compagine toscana, lui non sente troppo questa responsabilità ed anzi cerca di dare maggior brio alla manovra degli uomini di Carillo, tenta anche qualche conclusione personale ma senza centrare lo specchio della porta.
Carillo lo getta nella mischia quando il punteggio è ancora sul 2-1 in favore dell'Atalanta per aumentare il tasso tecnico della propria squadra. Il trequartista sloveno ha però poche occasioni per mettersi in mostra, trovando lo spazio per concludere solamente due volte.
Carillo lo getta nella mischia quando il punteggio è ancora sul 2-1 in favore dell'Atalanta per aumentare il tasso tecnico della propria squadra. Il trequartista sloveno ha però poche occasioni per mettersi in mostra, trovando lo spazio per concludere solamente due volte.
Molto scolastico quando si tratta di costruire le trame di gioco empolesi, ingenuo invece quando si tratta di difendere. E' lui infatti l'uomo più vicino ad Hateboer in occasione della rete del 2-0 ospite, ma nonostante il cross di Zapata gli passi molto vicino non riesce ad intervenire, permettendo all'esterno avversario di concludere senza problemi.
Il millenial dell'Empoli ha personalità da vendere e si fa apprezzare in tutte le fasi di gioco. Ringhia sui portatori di palla avversari, strappando diversi possessi importanti per poi lanciarsi verso la metà campo atalantina, non disdegnando neppure la soluzione personale per mettere in difficoltà Berisha.
Segna il suo primo gol in Serie A alla diciassettesima presenze e lo fa da attaccante con grande fiuto del gol, sfruttando alla perfezione l'errato intervento di Djimsiti nei propri sedici metri. E' protagonista anche nella rete del 2-2 visto che con il suo movimento costringe Masiello allo sciagurato intervento, lui prova ad appropriarsi della rete, ma il pallone aveva già varcato completamente la linea bianca.
L'intervento di mano di Masiello su un suo colpo di testa gli concede l'occasione di andare dal dischetto e trovare la rete del pareggio. Il suo tiro invece è potente ma non preciso e finisce con l'infrangersi sulla traversa ed addirittura innescare il contropiede dell'Atalanta. Nel resto della partita si limita al lavoro di sponda cercando di innescare gli inserimenti dei compagni di squadra, senza sfruttare però le altre occasioni per incidere.
In panchina al posto dello squalificato Iachini si gode la clamorosa rimonta della sua squadra, seguendo alla perfezione le indicazioni del suo capo. Squadra aggressiva, senza esagerare, anche quando va sotto di due reti, i suoi riescono a trovare velocemente il punto del 2-1 che permette di dare vita a questa rocambolesca vittoria.
Non può praticamente nulla in occasione delle tre reti realizzate dai padroni di casa, tuttavia non sembra perfettamente al sicuro nelle altre conclusioni dell'Empoli. Il portiere albanese, visto il campo scivoloso, decide di non bloccare praticamente mai il pallone, tentando anzi la respinta al di fuori dello specchio della porta.
Non può praticamente nulla in occasione delle tre reti realizzate dai padroni di casa, tuttavia non sembra perfettamente al sicuro nelle altre conclusioni dell'Empoli. Il portiere albanese, visto il campo scivoloso, decide di non bloccare praticamente mai il pallone, tentando anzi la respinta al di fuori dello specchio della porta.
Gasperini aveva atteso a lungo il suo ritorno tra i disponibili, con aspettative decisamente deluse. Nel primo tempo regala un rigore all'Empoli intervenendo in maniera scomposta sul colpo di testa di Caputo. Nella seconda frazione si rende protagonista di una clamorosa autorete, la seconda della sua carriera, che permette all'Empoli di trovare il momentaneo pareggio ed il coraggio per l'arrembaggio finale.
Gasperini aveva atteso a lungo il suo ritorno tra i disponibili, con aspettative decisamente deluse. Nel primo tempo regala un rigore all'Empoli intervenendo in maniera scomposta sul colpo di testa di Caputo. Nella seconda frazione si rende protagonista di una clamorosa autorete, la seconda della sua carriera, che permette all'Empoli di trovare il momentaneo pareggio ed il coraggio per l'arrembaggio finale.
Schierato nel ruolo di centrale di destra nella difesa a tre atalantina si fa apprezzare per le buone chiusure sui cross bassi provenienti dall'out mancino dell'Empoli e si concede qualche licenza poetica scendendo nella metà campo avversaria, tentando anche la conclusione intorno alla mezz'ora del primo tempo.
Inizia bene la partita con interventi intelligenti sia all'interno dei propri sedici metri che sulla trequarti, poi si smarrisce. E' suo l'errore che, come Maietta dall'altra parte, permette a La Gumina di realizzare la rete del momentaneo 2-1. Nella ripresa, assieme al resto della retroguardia, non riesce a trovare le giuste risposte alla maggiore pressione degli avversari.
Dopo la sua prestazione dovranno rizollare le fasce del Castellani. L'esterno olandese percorre la propria corsia di competenza senza soluzione di continuità e si rende anche autore della rete del 2-0 con uno scatto da centometrista che lo porta in pochi secondi dal limite della propria area di rigore all'interno di quella avversaria dove può raccogliere il cross di Zapata ed insaccare senza troppi problemi.
Come Hateboer dall'altra parte corre incessantemente sulla propria fascia di competenza, permettendo alla manovra atalantina di trovare i giusti sfoghi ed, in caso di necessità, i cambi di gioco per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Come Hateboer dall'altra parte corre incessantemente sulla propria fascia di competenza, permettendo alla manovra atalantina di trovare i giusti sfoghi ed, in caso di necessità, i cambi di gioco per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Entra al posto dell'infortunato Toloi, si fa notare più per gli interventi all'interno dei sedici metri avversari che per quelli nella propria metà campo. Sul finale della partita finisce schiacciato dalla maggiore pressione avversaria e non riesce ad allontanare a sufficienza il pericolo.
Tanto lavoro oscuro per il centrocampista olandese che, dopo Masiello, è l'atalantino che tocca più palloni con una precisione nei passaggi superiore al 90%. Meno appariscente del compagno di reparto è comunque importante in entrambe le fasi di gioco.
Protagonista in entrambe le reti dell'Atalanta, in occasione del primo gol è lui che innesca Hateboer con un bel colpo di tacco, sulla seconda rete trova Zapata libero sulla fascia per dare via al contropiede. Tuttavia nella maggior parte delle occasioni si intestardisce troppo alla ricerca della gloria personale e nel finale si fa espellere scioccamente quando la squadra aveva disperato bisogno di lui per allentare la pressione degli avversari.
Dopo un avvio di stagione non sfavillante lo svizzero sembra ora essere tornato quello dell'annata scorsa. Tanta quantità in mezzo al campo ed anche grande qualità, ma soprattutto un ottimo tempismo negli inserimenti che gli permette di realizzare la rete del momentaneo 1-0.
Entra per Zapata, ma a parte una spizzata per liberare Ilicic si fa notare poco in fase di costruzione. Ha sulla coscienza la rete del definitivo 3-2 quando si fa sovrastare da Silvestre a pochi passi dalla linea di porta ed a pochi secondi dal termine.
Schierato ancora una volta in tandem con Ilicic alle spalle di Zapata il numero 10 argentino si rende protagonista del match solo a fasi alternate, sparendo dalla scena per lunghi periodo per poi accendersi improvvisamente ed illuminare la scena. Peccato che anche questi momenti durino troppo poco per mettere in difficoltà Provedel e compagni.
Nella prima mezz'ora della partita non lascia segni particolari, quando il match si accende lui si fa trovare pronto. In occasione del 2-0 atalantino si allarga per ricevere il passaggio di Ilicic e poi si inventa una grande percussione nella metà campo avversaria prima di servire il pregevole cross su cui si avventa come un falco Hateboer.
Il doppio cambio all'intervallo è la rovina della sua squadra. Se per Toloi sembra essere stato un problema di natura fisica, quello di Zapata appare una scelta decisamente sbagliata. Il colombiano, anche in giornata non estremamente positiva, avrebbe potuto essere utile per allentare la pressione empolese, mettendo a disposizione il suo fisico sui rilanci lunghi dei difensori atalantini.
Il doppio cambio all'intervallo è la rovina della sua squadra. Se per Toloi sembra essere stato un problema di natura fisica, quello di Zapata appare una scelta decisamente sbagliata. Il colombiano, anche in giornata non estremamente positiva, avrebbe potuto essere utile per allentare la pressione empolese, mettendo a disposizione il suo fisico sui rilanci lunghi dei difensori atalantini.