Primo tempo da spettatore non pagante, secondo tempo da assoluto protagonista quando a cavallo fra il 63' ed il 73' chiude la sua porta con doppia mandata con quattro interventi da campione. Il migliore dei suoi per distacco.
Primo tempo da spettatore non pagante, secondo tempo da assoluto protagonista quando a cavallo fra il 63' ed il 73' chiude la sua porta con doppia mandata con quattro interventi da campione. Il migliore dei suoi per distacco.
Una prestazione ordinata preoccupato più a difendere che a spingere, è determinante nella parte finale del match quando col tacco riesce ad intercettare un passaggio di Gomez che avrebbe messo Moralez a tu per tu con Donnarumma.
Una prestazione ordinata preoccupato più a difendere che a spingere, è determinante nella parte finale del match quando col tacco riesce ad intercettare un passaggio di Gomez che avrebbe messo Moralez a tu per tu con Donnarumma.
Dimostra tutta la sua poca esperienza nei quarantacinque minuti concessigli da Mihajlovic: non combina nulla di particolarmente male, ma non riesce mai a spingere e soffre praticamente ogni volta che Gomez passa dalle sue parti.
Schierato dal 1' sull'out di destra, non gioca un ottimo primo tempo e rischia anche il rosso quando, già ammonito, scalcia Pinilla vicino alla bandierina. Mihajlovic registra il gesto, e nell'intervallo lo tiene negli spogliatoi.
Nel primo tempo nasconde le imperfezioni di Romagnoli, ma col passare dei minuti finisce per innervosirsi. Raccoglie un'evitabile ammonizione per proteste, arriva in ritardo su Cigarini nell'occasione più pericolosa del match.
Nel primo tempo sbanda cercando l'anticipo su Pinilla, poi va via via crescendo pur senza strafare o riuscire a mettere chissà quali toppe davanti ai ripetuti attacchi dell'Atalanta. Più bravo nell'impostazione che nelle chiusure.
Nel primo tempo sbanda cercando l'anticipo su Pinilla, poi va via via crescendo pur senza strafare o riuscire a mettere chissà quali toppe davanti ai ripetuti attacchi dell'Atalanta. Più bravo nell'impostazione che nelle chiusure.
Comincia bene giocando anche a buoni ritmi, poi si ritrova a sbagliare anche appoggi facili o posizione in campo costringendo Mihajlovic a toglierlo meritatamente dal campo al 64' nel momento in cui il Milan ha provato a sbilanciarsi per vincere.
Entra a circa venti minuti dalla fine per provare a dare la scossa alla squadra in quel momento in difficoltà, ma quasi non lo si nota in campo: passeggia e gioca pochi palloni, non è questo quanto chiestogli dall'allenatore.
Partita ordinata impreziosita anche da qualche giocata di qualità, ma alla lunga soffre la fisicità del centrocampo avversario finendo il match in difficoltà soprattutto negli ultimi minuti. E' comunque il cervello della squadra.
Partita ordinata impreziosita anche da qualche giocata di qualità, ma alla lunga soffre la fisicità del centrocampo avversario finendo il match in difficoltà soprattutto negli ultimi minuti. E' comunque il cervello della squadra.
Lo si vede più per le cose negative che per quelle positive, anche se alla fine nulla risulta decisivo in senso negativo: perde Cigarini nell'inserimento poi respinto da Donnarumma, sbaglia il passaggio nell'ultimo contropiede.
E' più un voto alla qualità delle giocate che alla quantità delle stesse: il Milan in zona offensiva è rappresentato dalle sue giocate, lui prima sparacchia su Paletta, poi si fa pescare in fuorigioco, nel secondo tempo poi quasi scompare dal campo.
Entra per dare peso all'attacco rossonero, non gioca tantissimi palloni, fa a sportellate con gli avversari e trova anche la via della porta: peccato che Cigarini gli respinga sulla linea la sua conclusione di testa su sviluppi di un corner.
Esordio stagionale per l'attaccante francese, è sicuramente il giocatore più vivace del Milan sino a quando ce l'ha fatta a correre. In ritardo di condizione, nella ripresa cala visibilmente sino alla inevitabile sostituzione.
Esordio stagionale per l'attaccante francese, è sicuramente il giocatore più vivace del Milan sino a quando ce l'ha fatta a correre. In ritardo di condizione, nella ripresa cala visibilmente sino alla inevitabile sostituzione.
Stavolta il suo carattere lo mostra più nelle proteste che nel trasferire la voglia di vincere alla squadra, e finisce giustamente espulso dopo aver calciato, protestando, una bottiglietta posta a bordo campo.
Non capita a tutti di andare a giocare a San Siro e non essere mai chiamato in causa se non a gioco fermo: lui si fa comunque trovare pronto con una parata di piede sul colpo di testa ravvicinato di Bacca.
Non ha la potenza fisica di Dramé, compagno di squadra del quale prende il posto dopo l'infortunio, ed allora ci mette tanta esperienza che risulta importante nell'equilibrio del match. Una sicurezza per i compagni in tutte le fasi.
Aveva cominciato benissimo facendosi anche vedere in proiezione offensiva, ma un problema muscolare lo toglie quasi subito dai giochi: sostituito al 20', giusto il tempo di portare a casa una sufficienza in pagella.
Soffre per gran parte del match le iniziative di Niang, ma si comporta comunque egregiamente sino a trovare anche spazi per alcune proiezioni offensive che però alla fine non risultano quasi mai pericolose.
Tanti piccoli errori non gli negano una sufficienza piena che merita perché ad ogni errore è bravo a rifarsi subito, ed in più ha il grosso merito di interrompere la chiara occasione da gol del Milan nel primo tempo stoppando il tiro di Bacca.
Tanti piccoli errori non gli negano una sufficienza piena che merita perché ad ogni errore è bravo a rifarsi subito, ed in più ha il grosso merito di interrompere la chiara occasione da gol del Milan nel primo tempo stoppando il tiro di Bacca.
Tanti piccoli errori non gli negano una sufficienza piena che merita perché ad ogni errore è bravo a rifarsi subito, ed in più ha il grosso merito di interrompere la chiara occasione da gol del Milan nel primo tempo stoppando il tiro di Bacca.
Prestazione di spessore: cancella di fatto Bacca, uno degli attaccanti più forti della Serie A, ma il centravanti non è l'unico che gli sbatte sopra rimbalzando. Da lì stasera non si passava neanche a colpi di cannone.
Entra a diciotto minuti di recupero per far rifiatare Grassi, e lo fa con il giusto carattere: la sua ammonizione non è inutile, un intelligente fallo tattico che interrompe un potenziale pericoloso contropiede rossonero.
Schierato nell'insolita posizione di interno di centrocampo anziché regista, sfodera un'ottima prestazione che per poco non è riuscito a coronare col gol: mezzo punto in meno vale l'errore dopo la respinta di Donnarumma sul suo colpo di testa.
Un autentico mastino di centrocampo, non si riescono a contare i palloni recuperati o la quantità di chilometri corsi. Ha anche l'occasione per segnare, ma non trova lo specchio della porta sull'assist di Moralez.
Sicuramente il più imprevedibile dei suoi in zona offensiva, soprattutto nella ripresa, ma ha due peccati che alla fine costano due punti all'Atalanta e mezzo punto a lui: una simulazione evitabile e un contropiede fallito per scarsa lucidità.
Un peperino continuo, non è questa di stasera la sua migliore prestazione, ma alla fine le azioni più pericolose dell'Atalanta (assist per Pinilla, Grassi e Cigarini, oltre ad un suo tiro su Donnarumma) passano tutte dai suoi piedi.
Un peperino continuo, non è questa di stasera la sua migliore prestazione, ma alla fine le azioni più pericolose dell'Atalanta (assist per Pinilla, Grassi e Cigarini, oltre ad un suo tiro su Donnarumma) passano tutte dai suoi piedi.
Nel primo tempo dà prova della sua presenza lanciando un contropiede del Milan con un cambio di campo sui piedi di Niang. Nella ripresa ci ricorda la sua presenza con un fallaccio (ammonito) e un tiro sparato a lato da ottima posizione.
Nel primo tempo dà prova della sua presenza lanciando un contropiede del Milan con un cambio di campo sui piedi di Niang. Nella ripresa ci ricorda la sua presenza con un fallaccio (ammonito) e un tiro sparato a lato da ottima posizione.
Giuste le scelte di formazione, giusta la gestione del match ed i primi due cambi, forse avrebbe potuto inserire prima Denis per un Pinilla evidentemente fuori dal match da parecchi minuti.