Poco chiamato in causa dalle conclusioni rossoneri, al primo tiro nello specchio si fa infilare da Ibrahimovic sulla punizione dello 0-1. Non può nulla sul rigore di Kessie.
- Ibrahimovic 26’
- Kessie' rig 57’
- El Shaarawy 93’
Parte bene anche con una buona progressione sulla quale Pellegrini per poco non insacca, attento in fase difensiva, va via via calando. È suo il fallo su Leao che porta al gol dello 0-1.
In difficoltà soprattutto quando dalle sue parti si muove Ibrahimovic, non riesce ad incidere particolarmente in contenimento, raccoglie anche un giallo in apertura di ripresa.
Per larghi tratti è attento e presente soprattutto dal punto di vista fisico, ma alla prima distrazione Ibrahimovic ne approfitta attirandolo nella trappola che porta al fallo del rigore dello 0-2.
Per larghi tratti è attento e presente soprattutto dal punto di vista fisico, ma alla prima distrazione Ibrahimovic ne approfitta attirandolo nella trappola che porta al fallo del rigore dello 0-2.
Partenza fulminea con un assist per Pellegrini, buon salvataggio in mezzo all'area di testa, poi cala col passare dei minuti fino alla sostituzione quando Mourinho vuole dare più qualità all'attacco.
Partenza fulminea con un assist per Pellegrini, buon salvataggio in mezzo all'area di testa, poi cala col passare dei minuti fino alla sostituzione quando Mourinho vuole dare più qualità all'attacco.
Non la sua migliore prestazione dal punto di vista tecnico, ma è il giallorosso che cerca con più insistenza la porta avversaria. Forse è questa la sua pecca, la poca precisione in fase conclusiva.
Il suo primo tempo è di buonissimo spessore soprattutto dal punto di vista tattico, qualche errore di troppo nella ripresa quando cala anche la forza fisica.
Dovrebbe dare la qualità alla squadra per mettere in difficoltà la difesa avversaria, ed invece viene ben controllato dal centrocampo avversario.
Ha le idee, gli manca lo spunto fisico, la velocità non mette in difficoltà la difesa rossonera, che così lo controlla abbastanza agevolmente facendolo girare a largo.
Ha le idee, gli manca lo spunto fisico, la velocità non mette in difficoltà la difesa rossonera, che così lo controlla abbastanza agevolmente facendolo girare a largo.
Ha le idee, gli manca lo spunto fisico, la velocità non mette in difficoltà la difesa rossonera, che così lo controlla abbastanza agevolmente facendolo girare a largo.
Parte con un cartellino giallo più che evitabile, ma alla fine è probabilmente il più vivace dei suoi lungo tutto l'arco del match. Va vicino al gol con un colpo di testa ravvicinato poi rimpallato da Kjaer nel finale.
Parte con un cartellino giallo più che evitabile, ma alla fine è probabilmente il più vivace dei suoi lungo tutto l'arco del match. Va vicino al gol con un colpo di testa ravvicinato poi rimpallato da Kjaer nel finale.
Entra e prende un colpo che lo limita, sembra quasi che debba lasciare il campo da un momento all'altro, piano piano si riprende e nel recupero trova la zampata della rete della bandiera.
I suoi trequartisti lo tengono poco in considerazione nella manovra, lui non si riesce a rendere utile particolarmente, quel paio di occasioni che gli capitano fra i piedi non riesce a concluderle con qualità.
Mourinho lo manda in campo al 68' quando il Milan resta in dieci, avrebbe avuto il compito di dare filo da torcere alla difesa rossonera, ma non riesce mai a trovare la giocata giusta.
Entra ad inizio ripresa, tanto movimento, ma praticamente mai pericoloso. Più utile quando si allontana dalla porta, ma non impensierisce mai la difesa rossonera.
La poca precisione offensiva dei suoi e l'errore di valutazione di Rui Patricio lo fanno innervosire, tante proteste. Ci prova con i cambi, ma il Milan era ormai scappato via.
Prima la Roma lo grazia con qualche conclusione imprecisa, nel finale, però, si fa trovare presente con un paio di parate che danno tranquillità alla squadra.
Prima la Roma lo grazia con qualche conclusione imprecisa, nel finale, però, si fa trovare presente con un paio di parate che danno tranquillità alla squadra.
Gioca d'esperienza contro Vina, cliente scomodo. Se la cava con tranquillità, e prova anche a mettere in difficoltà la difesa giallorossa con qualche iniziativa offensiva.
Gioca d'esperienza contro Vina, cliente scomodo. Se la cava con tranquillità, e prova anche a mettere in difficoltà la difesa giallorossa con qualche iniziativa offensiva.
Pioli lo manda in campo per puntellare la difesa nella parte finale del match, non soffre particolarmente sino al colpo di testa finale che di fatto serve ad El Shaarawy la palla dell'1-2.
Pioli lo manda in campo per puntellare la difesa nella parte finale del match, non soffre particolarmente sino al colpo di testa finale che di fatto serve ad El Shaarawy la palla dell'1-2.
Abraham se lo sognerà a lungo, ma non solo lui. Veloce, puntuale, preciso: due salvataggi in particolare rubano la scena. Uno su Pellegrini, l'altro su Zaniolo.
Abraham se lo sognerà a lungo, ma non solo lui. Veloce, puntuale, preciso: due salvataggi in particolare rubano la scena. Uno su Pellegrini, l'altro su Zaniolo.
Non è ancora brillante, ma le sue accelerazioni creano problemi alla Roma. Raccoglie due cartellini gialli poco furbi che costringono il Milan a giocare quasi mezzora in inferiorità numerica.
Non è ancora brillante, ma le sue accelerazioni creano problemi alla Roma. Raccoglie due cartellini gialli poco furbi che costringono il Milan a giocare quasi mezzora in inferiorità numerica.
Stavolta non è lui a tenere a galla la difesa del Milan, ma ha la giusta furbizia per arrangiarsi di mestiere, anche con un cartellino giallo, per coprire le spalle a Kjaer.
Stavolta non è lui a tenere a galla la difesa del Milan, ma ha la giusta furbizia per arrangiarsi di mestiere, anche con un cartellino giallo, per coprire le spalle a Kjaer.
Pioli gli concede un quarto d'ora di gioco per dare una mano dal punto di vista fisico in difesa quando la squadra deve reggere in inferiorità numerica nel finale. Fa il compitino portando a casa la sufficienza.
Da chi gioca in quella zona di campo con la maglia da titolare del Milan ti aspetti qualcosa di più, ma la sua prestazione è comunque apprezzabile dal punto di vista dell'applicazione.
È il dominatore del centrocampo, fisicamente di certo, in un certo senso anche tecnicamente. Freddissimo sul rigore che praticamente mette il Milan a distanza di sicurezza dalla Roma.
Un quarto d'ora a disposizione per fare tanta legna in mezzo al campo quando il Milan è sopra di due gol, ma con un uomo in meno dopo l'espulsione di Hernandez. Fa quel che deve fare lì a fare densità.
Un quarto d'ora a disposizione per fare tanta legna in mezzo al campo quando il Milan è sopra di due gol, ma con un uomo in meno dopo l'espulsione di Hernandez. Fa quel che deve fare lì a fare densità.
È il metronomo della squadra, fa girare bene il gioco e dirige diligentemente i tempi. Soffre minimamente dal punto di vista fisico, ma se la cava con la posizione in campo.
È il metronomo della squadra, fa girare bene il gioco e dirige diligentemente i tempi. Soffre minimamente dal punto di vista fisico, ma se la cava con la posizione in campo.
In campo ad un quarto d'ora dalla fine, si mette in mezzo al campo per presidiare la zona quando il Milan è già in inferiorità numerica. Non avrebbe potuto fare di più in queste condizioni.
Impreciso a tratti, è la nota stonata della serata rossonera: poco attento anche in fase difensiva, seppur senza fare danni particolari.
Impreciso a tratti, è la nota stonata della serata rossonera: poco attento anche in fase difensiva, seppur senza fare danni particolari.
Si vede dai primi minuti che la serata poteva essere di quelle giuste, e la bordata del gol dello 0-1 parla da sola. Gli annullano un'altra rete per fuorigioco millimetrico, si procura il rigore che Kessie trasforma nello 0-2.
Pioli gli concede mezzora per tenere alta la squadra sullo 0-2, subito dopo arriva il rosso di Hernandez che complica i piani suoi e di Pioli. Si fa valere come può con le sue caratteristiche, ma la squadra non può dargli chissà quale aiuto in 10 vs 11.
Ogni volta che la palla balla dalle sue parti, la Roma trema, anche quando lo controlla. Gli annullano giustamente un gol per fuorigioco, ma incide comunque conquistando la punizione da cui nasce lo 0-1.
Prosegue il suo capolavoro, non sbaglia una scelta né nella formazione iniziale, né sui cambi. Perfetta la gestione mentale della partita, oltre al confronto tattico con Mourinho vinto alla distanza.