di Antonio Cristiano

 

Ci sono partite che fanno capire come la provincia della Serie A sappia far divertire, e tanto. Palermo-Empoli ha mantenuto le promesse: è stata partita interessante, fra due squadre che giocano un bel calcio e che schierano talenti capaci di gesti che da soli, per dirla in maniera non poco agée, valgono il prezzo del biglietto. Come quel Riccardo Saponara per cui Galliani si maledirà per anni: ha tanta qualità, una grande personalità, e segna un gol da campione vero. Limando il carattere che l'ha portato a guadagnarsi tre giornate di squalifica recentemente, potrà fare la storia. E non solo dell'Empoli. Il Palermo, invece, deve scriversi una storia diversa: quella di questo campionato, finora, non è certo granché.

 

Iachini sceglie di dare fiducia a Brugman, subentrato a Napoli e per la prima volta titolare contro l’Empoli. Terzetto difensivo formato su Struna, Gonzalez e Andelkovic, in attacco solita coppia con Vazquez e Gilardino. Nella formazione di Giampaolo, invece, Zambelli vince il ballottaggio su Laurini. A centrocampo c’è Paredes. In avanti, turno di riposo per Maccarone: Saponara supporta Pucciarelli e Livaja.

 

Primo squillo degno di nota al minuto 10: Livaja si libera di Struna e fa partire un destro insidioso che Sorrentino devia in angolo. Altra risposta vincente del portiere su Saponara, dieci minuti più tardi: l’ex Milan si destreggia fra i difensori rosanero e conclude, senza fortuna. La risposta della squadra di Iachini arriva alla mezz’ora: Rispoli libera Gilardino, che è bravo ad evitare il fuorigioco: l’attaccante parte dalla trequarti, è solo ma non ha più lo sprint di un tempo, e si vede: Tonelli recupera, Gilardino cerca di prendere il rigore di mestiere, ma il difensore con altrettanto mestiere chiude senza fallo. Altra occasione per Gila poco dopo, ma Mario Rui gli ruba un tempo di gioco e il pallone. L’Empoli risponde impegnando ancora Sorrentino, attento in uscita su Livaja.

 

La ripresa comincia con un brivido per i toscani: Gilardino prende palla al limite dell’area, spalle alla porta, si gira e di destro colpisce la traversa a Skorupski battuto. Ma in vantaggio ci va l’Empoli: Saponara calcia la più maliziosa delle punizioni: sfrutta il salto della barriera, colpisce di piatto e batte l’immobile Sorrentino. I ripari a cui corre Iachini si chiamano Quaison e Trajkovski, entrati al posto di Struna e Hiljemark: i due danno molta più vivacità, il Palermo gira meglio. I due maggiori pericoli arrivano al minuto 87: ci provano prima Rigoni e poi proprio Trajkovski: Skorupski dice no da campione. Nel finale l'assalto palermitano si risolve nel nulla. La sconfitta finale, fra l'altro, è giusta: succede questo a svegliarsi tardi.

 

PALERMO-EMPOLI 0-1 (0-0)
MARCATORI: 53’ Saponara
PALERMO (3-5-2): Sorrentino; Struna (56’ Quaison), Gonzalez (78’ Goldaniga), Andelkovic; Rispoli, Rigoni, Brugman, Hiljemark (67’ Trajkovski), Lazaar; Vazquez, Gilardino. All.: Iachini
EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Zambelli, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski, Maiello, Paredes (72’ Buchel); Saponara (89' Maccarone); Pucciarelli, Livaja (82’ Krunic). All.: Giampaolo