Un solo intervento, ma di gran livello: la risposta a Cristante al 66' salva il risultato e si rivela decisiva per la vittoria nerazzurra, tanto quanto il gol di Thuram. Sta facendo ricredere gli scettici: non sarà spettacolare, ma di sicuro è efficace.
Vicino al gol al 16' con un tiro a incrociare, tante volte avrebbe la palla giusta ma dosa male il cross. Non all'81', quando regala a Thuram un cioccolatino che è soltanto da scartare: è l'assist per la rete dell'1-0.
Non fa vedere palla a Lukaku, se non in rarissime occasioni. Sempre sul pezzo, tiene botta fisicamente e nel finale si permette anche qualche sortita offensiva.
Dopo un primo tempo tutto sommato ordinario, nel quale soffre il pressing di Cristante, nella ripresa si lascia scappare via gli avversari qualche volta di troppo. In particolare rischia con un intervento al limite dell'area su El Shaarawy, che gli costa il giallo.
Rileva Pavard, disputa gran parte della ripresa nel ruolo di braccetto difensivo, mentre nel finale si sposta sulla fascia. Ovunque vada, riesce sempre a rendersi utile: uomo di fiducia di Inzaghi.
Un solo tempo per il francese, che non sfugge alla regola aurea di Inzaghi: giocatore ammonito, giocatore sostituito. Presidia bene la sua zona e si sgancia in avanti per creare superiorità, ma quando si trova in area avversaria non sempre è preciso.
Un solo tempo per il francese, che non sfugge alla regola aurea di Inzaghi: giocatore ammonito, giocatore sostituito. Presidia bene la sua zona e si sgancia in avanti per creare superiorità, ma quando si trova in area avversaria non sempre è preciso.
Spazza via Zalewski sulla fascia, creando occasioni per i compagni, come al 15', quando regala a Thuram un assist perfetto. Stravince il duello con il diretto avversario ed è sempre pronto ad attaccare lo spazio, mentre in difesa non soffre praticamente mai.
In pochi minuti fa tantissimo: un assist per Thuram, che per poco non segna il gol del raddoppio, ma soprattutto un destro strepitoso con cui colpisce l'incrocio dei pali. Cambio azzeccato.
Taglia e cuce il gioco nerazzurro, attaccando da un lato o dall'altro, dimostrandosi imprendibile per Paredes e compagni. Con il suo dinamismo mette in crisi la tenuta della linea giallorossa, più volte l'azione dell'Inter parte da un suo guizzo.
Taglia e cuce il gioco nerazzurro, attaccando da un lato o dall'altro, dimostrandosi imprendibile per Paredes e compagni. Con il suo dinamismo mette in crisi la tenuta della linea giallorossa, più volte l'azione dell'Inter parte da un suo guizzo.
Dopo 6' la parte interna della traversa gli nega un gol meraviglioso. Gestisce ottimamente il pallone, si applica egregiamente nella fase difensiva; un intervento ruvido su Bove gli costa un cartellino giallo.
A lui Inzaghi non rinuncerebbe mai: sempre nel vivo dell'azione, le sue invenzioni sono essenziali per scardinare la difesa della Roma. E in più aggiunge tanta, tantissima corsa.
A lui Inzaghi non rinuncerebbe mai: sempre nel vivo dell'azione, le sue invenzioni sono essenziali per scardinare la difesa della Roma. E in più aggiunge tanta, tantissima corsa.
Entra al posto di Mkhitaryan. Qualche bell'inserimento dei suoi, i compagni però non riescono a servirlo come si deve; in compenso è bravo nel non indietreggiare e aggredire la Roma fino al termine della gara.
Entra al posto di Calhanoglu e non si lascia intimorire, giocando da veterano. Gestisce benissimo il finale del match.
Entra al posto di Calhanoglu e non si lascia intimorire, giocando da veterano. Gestisce benissimo il finale del match.
Entra al posto di Calhanoglu e non si lascia intimorire, giocando da veterano. Gestisce benissimo il finale del match.
Prestazione al di sotto delle aspettative per il capitano nerazzurro: bene quando c'è da cucire il gioco, non quando è fronte alla porta, situazione in cui risulta poco concreto stasera. Tante imprecisioni, troppe per uno come lui, che oggi è stranamente poco cattivo in area di rigore.
Tiene in apprensione la difesa della Roma per tutta la partita. Pericoloso al 15', è fermato dal riflesso di Rui Patricio; lavora tantissimo per la squadra, con il suo cambio di passo spezza la pressione giallorossa. Il gol è da centravanti vero, perfetto nella scelta di tempo e nell'esecuzione.
La sua Inter conduce una gara a senso unico, rischiando in un'unica occasione, sul colpo di testa di Cristante. Per il resto si tratta di un monologo nerazzurro, l'unica pecca è la scarsa mira dei suoi giocatori. I cambi sono utili alla gestione del finale.
La sua Inter conduce una gara a senso unico, rischiando in un'unica occasione, sul colpo di testa di Cristante. Per il resto si tratta di un monologo nerazzurro, l'unica pecca è la scarsa mira dei suoi giocatori. I cambi sono utili alla gestione del finale.
Un bell'intervento su Thuram al 15', salvato dai legni in due occasioni, mentre può poco sul gol dell'Inter. Tanti tiri verso la porta, pochissimi nello specchio, ma deve capitolare all'81'.
Tiene botta contro Lautaro Martinez e non era semplice; a volte però si deconcentra e passa il tempo a protestare, perdendo in efficacia. Ruvido in alcune occasioni, ma non rischia più del dovuto, sapendo di essere ammonito.
Buona prestazione del centrale, che però ha qualche responsabilità sul gol: vede partire Thuram e non accorcia, forse fidandosi di Llorente. Chiude bene invece poco dopo sullo stesso francese.
Buona prestazione del centrale, che però ha qualche responsabilità sul gol: vede partire Thuram e non accorcia, forse fidandosi di Llorente. Chiude bene invece poco dopo sullo stesso francese.
Entra per sostituire uno spento Zalewski, se la cava un po' meglio del compagno, dimostrandosi più solido e concreto nello spezzone che gli è concesso. Si preoccupa della fase difensiva e poco altro.
Rovina una partita quasi perfetta con la dormita sul gol di Thuram. Prima dell'episodio aveva salvato la Roma in più occasioni, con chiusure provvidenziali (come al 10' sul francese) e una conduzione impeccabile della gara.
Partita da incubo per l'esterno destro giallorosso, costretto a una gara prettamente difensiva, in cui soffre le incursioni di Dimarco prima, Carlos Augusto poi. Lascia troppo spazio all'avversario nell'azione del gol.
Nel primo tempo non riesce a muovere il pallone, che è sempre tra i piedi dei nerazzurri. Un pizzico meglio nella ripresa, ma non abbastanza per arrivare alla sufficienza. Il ritmo dei nerazzurri è troppo elevato per lui.
Il suo colpo di testa è l'unico tiro in porta della Roma: impegna Sommer e va vicino al gol, per il resto disputa una partita ordinata, in pressing costante su Bastoni. Uno degli ultimi a mollare.
Il suo colpo di testa è l'unico tiro in porta della Roma: impegna Sommer e va vicino al gol, per il resto disputa una partita ordinata, in pressing costante su Bastoni. Uno degli ultimi a mollare.
Troppo lontano da Lukaku, nel primo tempo non combina nulla di buono. Una fiammata nella ripresa, si procura un calcio di punizione dal limite: decisamente poco nell'arco di una gara.
Troppo lontano da Lukaku, nel primo tempo non combina nulla di buono. Una fiammata nella ripresa, si procura un calcio di punizione dal limite: decisamente poco nell'arco di una gara.
Dumfries gli fa vedere i sorci verdi sulla fascia. L'esterno giallorosso soffre tremendamente nella fase difensiva, l'Inter sulla destra ha buon gioco; in avanti poi non lo si vede mai.
Dumfries gli fa vedere i sorci verdi sulla fascia. L'esterno giallorosso soffre tremendamente nella fase difensiva, l'Inter sulla destra ha buon gioco; in avanti poi non lo si vede mai.
Dumfries gli fa vedere i sorci verdi sulla fascia. L'esterno giallorosso soffre tremendamente nella fase difensiva, l'Inter sulla destra ha buon gioco; in avanti poi non lo si vede mai.
Ci mette l'anima, battaglia con gli interni nerazzurri senza risparmiarsi. Anche se non fa nulla di eclatante, va in campo con la grinta necessaria ed è l'unico ad avere il dinamismo per stare dietro agli incursori interisti.
Probabilmente immaginava un ritorno diverso a San Siro. Non tocca palla per gran parte del match, sovrastato da Acerbi e lasciato solo dai compagni; non basta qualche sponda nella ripresa per riscattare una prova opaca.
La sua Roma ha tante assenze, ma non è una giustificazione sufficiente: l'Inter ha il pieno controllo del gioco, ma i giallorossi non ripartono mai e di fatto non riescono a rendersi pericolosi. Ci prova nel finale con i cambi offensivi, ma questa volta non basta per raddrizzare il match.
