Non viene impegnato moltissimo con le conclusioni, ma è attento nelle uscite sia di mano che di piede (una addirittura fuori area) per sventare i pochi pericoli che arrivano nella sua zona.
Sbroglia diverse situazioni prima che diventino pericolose facendosi trovare sempre nella giusta posizione e si divide con Skriniar la maggior parte delle respinte di testa che bloccano i cross in area del Lecce.
Mandato in campo all'ultimo momento per il problema fisico di De Vrij fa il suo senza mettersi particolarmente in mostra ma evitando evidenti sbavature.
Mandato in campo all'ultimo momento per il problema fisico di De Vrij fa il suo senza mettersi particolarmente in mostra ma evitando evidenti sbavature.
Buonissimo il suo primo tempo. Mette in crisi più volte Rispoli, serve l'assist per il gol di Brozovic e aiuta in fase difensiva. Cala leggermente nella ripresa quando il suo contributo non è più così tanto necessario.
Si fa notare meno di D'Ambrosio, ma i numeri della sua partita sono comunque importanti. Arriva alla doppia cifra con le respinte (10) superando la somma dei suoi due compagni di reparto (7).
In un'Inter viva e grintosa come la vuole il suo allenatore è l'unico un po' in controtendenza. Abbastanza spento e poco propositivo non si mette mai in luce pur senza combinare disastri e non a caso è il primo a essere sostituito.
In un'Inter viva e grintosa come la vuole il suo allenatore è l'unico un po' in controtendenza. Abbastanza spento e poco propositivo non si mette mai in luce pur senza combinare disastri e non a caso è il primo a essere sostituito.
Riecco Brozovic in versione Epic... è suo il primo gol della stagione nerazzurra con un preciso tiro a giro ma la sua partita non si limita solo a questo. Lotta su tutti i palloni e guida nel migliore dei modi il centrocampo dell'Inter con giocate di qualità.
La rete che chiude la partita è di pregevolissima fattura. Molto in palla nella prima mezz'ora, si concede qualche pausa nella ripresa quando di fatto la partita era già ben indirizzata prima del capolavoro balistico nel finale che impreziosce la sua prestazione.
La rete che chiude la partita è di pregevolissima fattura. Molto in palla nella prima mezz'ora, si concede qualche pausa nella ripresa quando di fatto la partita era già ben indirizzata prima del capolavoro balistico nel finale che impreziosce la sua prestazione.
Entra nel finale per partecipare alla festa. Lo fa giocando semplice e senza particolare difficoltà i 13 palloni che gli capitano fra i piedi.
25 minuti gli bastano per procurarsi l'espulsione di Farias e servire a Candreva la palla del 4-0. Fa più lui in 25 minuti che Vecino in 65.
Sguscia fra le maglie della difesa del Lecce in occasione del secondo gol e dopo aver saltato un paio di avversari conclude con un preciso diagonale che batte Gabriel. Interpreta al meglio il compito richiestogli da Conte ma deve lasciare anzitempo il campo per un infortunio.
Ha voglia di mettersi in mostra davanti al suo nuovo pubblico e si vede. Un po' impreciso nel primo tempo, cresce alla distanza mettendo la sua fisicità al servizio della squadra, mandando diverse volte in difficoltà la difesa leccese e trovando la gioia personale con la rete del 3-0.
E' arrivato in ritardo dopo la Coppa America e si vede. Spreca di testa una favorevole occasione sullo 0-0, ma riesce a strappare la sufficienza nel secondo tempo propiziando con una conclusione violenta e precisa il 3-0 di Lukaku e sfiorando la rete con un tiro da lontano.
Comincia all'Inter come al primo anno alla Juve, quattro gol in casa e una squadra vivace e vogliosa che fa subito innamorare il pubblico. Il suo prossimo obiettivo è dare a questa squadra la continuità spesso mancata negli ultimi anni, ma la partenza è di quelle da ricordare.
Delle quattro reti l'unica su cui ha colpe è la terza, poteva bloccare o quantomeno respingere di lato il tiro di Lautaro Martinez sul quale poi si è avventato Lukaku per la rete del 3-0.
Delle quattro reti l'unica su cui ha colpe è la terza, poteva bloccare o quantomeno respingere di lato il tiro di Lautaro Martinez sul quale poi si è avventato Lukaku per la rete del 3-0.
Sembra più sul pezzo del compagno di reparto ma a volte va in difficoltà probabilmente per il poco aiuto che riceve dai compagni di centrocampo e difesa. Potrebbe accorciare un po' meglio sul gol di Sensi.
Contro Asamoah nel primo tempo arriva a un passo dal gettare la spugna. Si riprende un po' nella ripresa provando anche a farsi vedere in fase offensiva ma è disattento in occasione del 3-0 non salendo in tempo per mettere in fuorigioco Lukaku.
Poco reattivo soprattutto in occasione del secondo gol, dove viene saltato di netto da Sensi, e del terzo dove si dimentica di seguire Lukaku che poi si ritrova solo davanti a Gabriel.
Entra nella parte finale di gara per dare il cambio al negativo Rispoli. L'Inter non infierisce sulla sua fascia e quindi ha buon gioco a chiudere la partita senza particolari demeriti.
Entra nella parte finale di gara per dare il cambio al negativo Rispoli. L'Inter non infierisce sulla sua fascia e quindi ha buon gioco a chiudere la partita senza particolari demeriti.
Dalla sua parte l'Inter sfonda meno, grazie anche all'aiuto che gli dà Majer davanti a lui. Prova pure a farsi vedere in avanti con un paio di conclusioni a rete.
Entra a risultato già deciso ma partecipa toccando quasi venti palloni senza combinare particolari pasticci.
Con la palla fra i piedi mette in mostra anche giocate di buona qualità, ma troppo spesso si fa trovare fuori posizione e favorisce così gli inserimenti dei centrocampisti avversari.
Dovrebbe far girare la squadra ma raramente lo fa, spesso l'azione passa per altre strade e quando la palla è nella sua zona non riesce a dare al Lecce quella marcia in più che servirebbe. Come il compagno di reparto Petriccione perde la posizione spesso nelle coperture sui centrocampisti avversari.
Il più vivace del centrocampo leccese. Buona la sua fase difensiva e in più di un'occasione prova a dare una mano anche nella fase di possesso.
La nota più lieta della serata leccese. Ogni volta che ha la palla fra i piedi con la sua velocità e l'abilità nel giocare il pallone dà la sensazione che possa succedere qualcosa. Da vedere il suo slalom in area fra i giocatori dell'Inter che avrebbe meritato un finale migliore.
Entra e si fa espellere dopo un quarto d'ora per un inutile fallo da dietro su Barella a centrocampo. Non certo il miglior modo per festeggiare il suo esordio con la maglia del Lecce...
Soprattutto nel primo tempo ci mette molta grinta, ma col passare dei minuti il suo impatto sul gioco della squadra cala notevolmente e non riesce mai a impensierire Handanovic.
Si impegna ma alla prova dei fatti non riesce ad essere incisivo e a creare pericoli nei pressi della porta di Handanovic.
Gioca a viso aperto come faceva in Serie B. Per lo spettacolo è una bella cosa ma per il risultato finale un po' meno... bene la voglia di palleggiare anche contro l'Inter ma va registrata la fase difensiva o in Serie A sarà dura salvarsi.