Sostanzialmente inoperoso, se si escludono un paio di uscite ben eseguite, è battuto dal rigore di De Paul e dalla saetta di Fofana. Totalmente incolpevole.
Un ottimo primo tempo, nel corso del quale dimostra grande concentrazione: mette la museruola a Lasagna, non facendogli praticamente toccare il pallone. Cala drasticamente nella ripresa, soprattutto dopo l'ingresso di Teodorczyk; la media tra le due frazioni è comunque sufficiente.
Un ottimo primo tempo, nel corso del quale dimostra grande concentrazione: mette la museruola a Lasagna, non facendogli praticamente toccare il pallone. Cala drasticamente nella ripresa, soprattutto dopo l'ingresso di Teodorczyk; la media tra le due frazioni è comunque sufficiente.
È uno degli uomini di esperienza che dovrebbero trascinare il Parma verso la salvezza, ma oggi è il punto debole della squadra: Machis imperversa sulla sua fascia, lo punta e lo porta a spasso a più riprese. Le cose non cambiano con l'ingresso di Pussetto, anzi se possibile peggiorano.
È uno degli uomini di esperienza che dovrebbero trascinare il Parma verso la salvezza, ma oggi è il punto debole della squadra: Machis imperversa sulla sua fascia, lo punta e lo porta a spasso a più riprese. Le cose non cambiano con l'ingresso di Pussetto, anzi se possibile peggiorano.
Un bel ritorno nel nostro campionato, dopo l'esperienza di una stagione al Cagliari. Il gigante portoghese fa un'ottima figura, controllando al meglio Lasagna e mostrandosi sempre puntuale nelle chiusure, anche in emergenza. Inutile aggiungere che i palloni alti sono tutti suoi.
Partita ordinata, priva di qualunque spunto positivo. Si limita a tenere la posizione, dal suo lato l'Udinese è poco ispirata e dunque bisognerà attendere test più probanti per verificare la sua tenuta ad alti livelli. Ammonito nel finale.
Più quantità che qualità stasera, si inserisce poco ma quando lo fa si rende pericoloso: al 39' sfrutta bene un suggerimento di Barillà, ma il suo colpo di testa è centrale. Nella ripresa non riesce a ripetersi, cala vistosamente e commette il fallo di mano che costa il rigore del 2-1: è l'episodio che riapre la partita. Esce qualche minuto più tardi, al 66', per lasciare spazio a Rigoni.
Peperino imprendibile per l'Udinese nel primo tempo, fa tutto ciò che vuole sulla fascia, rendendo la vita durissima ai difensori friulani. Vicino al gol al 10' e al 14', innesca Inglese in occasione del primo gol del Parma. Nel secondo tempo finisce la benzina.
Entra al 66' per rilevare Grassi e non riesce a dare lo stesso apporto dell'ex Napoli. L'Udinese prende campo e spacca in due la partita, il centrocampo del Parma scompare: demerito anche dei subentrati, che non riescono a dare nuova linfa al gioco dei ducali.
Metronomo davanti alla difesa, mette in mostra belle doti di palleggio, che non erano passate inosservate per chi l'ha seguito l'anno passato a Venezia. Il Parma gira attorno a lui, finché il fiato dura riesce a dare ritmo alla squadra. Cala nella ripresa.
Metronomo davanti alla difesa, mette in mostra belle doti di palleggio, che non erano passate inosservate per chi l'ha seguito l'anno passato a Venezia. Il Parma gira attorno a lui, finché il fiato dura riesce a dare ritmo alla squadra. Cala nella ripresa.
Metronomo davanti alla difesa, mette in mostra belle doti di palleggio, che non erano passate inosservate per chi l'ha seguito l'anno passato a Venezia. Il Parma gira attorno a lui, finché il fiato dura riesce a dare ritmo alla squadra. Cala nella ripresa.
Rapido e intelligente nel farsi trovare pronto in occasione del raddoppio parmense: sbuca dal nulla e trafigge il colpevole Scuffet su una palla vagante. Disputa una discreta partita, di corsa e quantità.
Un sontuoso primo tempo, in cui mette in mostra tutto il suo repertorio da centravanti di manovra: protezione della palla, sponde per i compagni, sportellate con gli avversari. Dopo una grande rifinitura per Di Gaudio in avvio, si mette in proprio e segna uno splendido gol; prezioso anche nella ripresa, esce stremato al 70'.
Tanta vivacità e giocate al servizio della squadra. Samir non lo prende mai, rifinisce per Di Gaudio al 14', ma il compagno non trova la porta. Nella ripresa lascia partire un tiro-cross velenoso, che manda in tilt Scuffet, causando il momentaneo 2-0 per il Parma.
Tanta vivacità e giocate al servizio della squadra. Samir non lo prende mai, rifinisce per Di Gaudio al 14', ma il compagno non trova la porta. Nella ripresa lascia partire un tiro-cross velenoso, che manda in tilt Scuffet, causando il momentaneo 2-0 per il Parma.
Il suo impatto sulla partita è modesto: non riesce ad avere la meglio sui centrali dell'Udinese, non fa respirare la squadra e appare un pesce fuor d'acqua in questa categoria.
Ha le idee chiare: inserimenti delle mezzali, corsa, ribaltamento del lato, gioco di sponda. Il suo Parma può crescere, soprattutto quando acquisirà una condizione fisica migliore; ma per 60' domina la gara, lasciando intravedere trame di gioco interessanti.
Combina un pasticcio regalando il 2-0 al Parma, con un pallone non trattenuto e lasciato lì a disposizione di Barillà. Ennesimo errore di una carriera ormai (irrimediabilmente?) compromessa.
Una sola giocata positiva nella sua partita, l'assist per il secondo gol dell'Udinese. Si salva così, perché prima era stato disastroso, sia in difesa contro gli scatenati Siligardi e Di Gaudio, sia in avanti, dove era risultato praticamente nullo.
Non una brutta prestazione, ma paga la pessima figura in occasione del gol di Inglese: l'attaccante lo manda al bar con una finta, strano che un difensore con la sua esperienza commetta un errore tanto grossolano.
Non una brutta prestazione, ma paga la pessima figura in occasione del gol di Inglese: l'attaccante lo manda al bar con una finta, strano che un difensore con la sua esperienza commetta un errore tanto grossolano.
Il Parma spinge parecchio sulle fasce con Di Gaudio e Siligardi, il difensore danese appare spesso in difficoltà. Insufficiente anche in fase di spinta, si vede pochissimo nella metà campo avversaria.
Il Parma spinge parecchio sulle fasce con Di Gaudio e Siligardi, il difensore danese appare spesso in difficoltà. Insufficiente anche in fase di spinta, si vede pochissimo nella metà campo avversaria.
Difficile battesimo in Serie A per il nigeriano, nel complesso non demerita contro Inglese e cresce decisamente nel secondo tempo. Infilato in occasione dell'1-0, ma senza dubbio meno colpevole del compagno di reparto.
Qualche buon tocco, ma niente di trascendentale: si limita al compitino, senza strafare e senza giocate che possano entusiasmare. Meglio nella ripresa, dopo un primo tempo nel complesso anonimo.
Si capisce fin dai primi minuti che è uno dei più in palla. Corre per 10, recupera palloni e va al tiro già al 29', anche se debolmente. Dopo diversi tentativi trova il pareggio sfruttando l'assist di Samir: è il gol decisivo per il 2-2 finale.
Ispirato, vuole essere al centro del gioco e si lamenta quando non riceve il pallone. Taglia il campo con suggerimenti precisi e geniali, emerge come il leader della nuova Udinese e si prende la responsabilità del rigore, che non sbaglia.
Ispirato, vuole essere al centro del gioco e si lamenta quando non riceve il pallone. Taglia il campo con suggerimenti precisi e geniali, emerge come il leader della nuova Udinese e si prende la responsabilità del rigore, che non sbaglia.
Ispirato, vuole essere al centro del gioco e si lamenta quando non riceve il pallone. Taglia il campo con suggerimenti precisi e geniali, emerge come il leader della nuova Udinese e si prende la responsabilità del rigore, che non sbaglia.
Trotterella per il campo senza grande costrutto. Spesso fuori posizione, non riesce a incidere sul match se non in negativo: qualche pallone perso, duelli da cui non esce vincitore, errori banali che portano l'allenatore a sostituirlo a prima della metà della ripresa.
Decisamente sotto tono, ingabbiato dalla coppia Bruno Alves-Gagliolo, non riesce a esprimersi come vorrebbe. Lasciato solo dai compagni, riceve pochi palloni giocabili; in generale però sembra spento e avulso dalla manovra.
Decisamente sotto tono, ingabbiato dalla coppia Bruno Alves-Gagliolo, non riesce a esprimersi come vorrebbe. Lasciato solo dai compagni, riceve pochi palloni giocabili; in generale però sembra spento e avulso dalla manovra.
Una piacevole sorpresa. Il venezuelano sembra intimorito all'inizio, poi comincia a prendere confidenza con il campionato italiano: le sue accelerazioni sono imprendibili per Gobbi, che va in crisi. Se aggiusta la mira rischia di portare parecchi bonus ai fantallenatori.
Una piacevole sorpresa. Il venezuelano sembra intimorito all'inizio, poi comincia a prendere confidenza con il campionato italiano: le sue accelerazioni sono imprendibili per Gobbi, che va in crisi. Se aggiusta la mira rischia di portare parecchi bonus ai fantallenatori.
Entra al posto di Barak e fa le cose semplici, quelle di cui la sua squadra ha bisogno: impegna i centrali difensivi del Parma, creando spazio per i compagni. Promettente, da rivedere più avanti, magari dal 1'.
La sua Udinese mette in mostra un bel carattere, emergendo da una situazione non semplice: dopo il 2-0 i friulani hanno una reazione d'orgoglio e finiscono per dominare l'ultima mezzora di gara. Merito anche degli aggiustamenti del tecnico, che dimostra di saper leggere bene la partita.