Entra per uno stanco Antonelli, si fa vedere negli ultimi minuti della partita, cercando di innescare le punte alla ricerca del 3-0.
Una sola imprecisione intorno al 10' del primo tempo, poi una partita di buona continuità: preciso in fase difensiva, si rivela utile quando l'Empoli si distende nella metà campo avversaria, allargando il campo e duettando con le punte per mettere in difficoltà gli esterni difensivi cagliaritani.
Una sola imprecisione intorno al 10' del primo tempo, poi una partita di buona continuità: preciso in fase difensiva, si rivela utile quando l'Empoli si distende nella metà campo avversaria, allargando il campo e duettando con le punte per mettere in difficoltà gli esterni difensivi cagliaritani.
Il Cagliari cerca spesso di sfruttare le capacità aeree di Pavoletti, l'esperto difensore centrale ex Sampdoria risponde sfruttando tutta la sua esperienza e la sua bravura sulle palle alte. Si fa vedere anche nell'area avversaria trovando due colpi di testa sugli sviluppi delle palle inattive.
Guidato alla perfezione da Silvestre commette una sola sbavatura quando nel primo tempo lascia troppo spazio a Pavoletti per colpire di testa, è fortunato che la conclusione del centravanti ospite non inquadri lo specchio della porta.
Il suo apporto alla manovra offensiva è fondamentale soprattutto in occasione della prima rete dei padroni di casa, quando riesce a duettare con Zajc e liberare il trequartista all'interno dell'area di rigore avversaria, con il passare dei minuti la stanchezza si fa sentire e le sue discese si fanno più rade, il suo lavoro in fase difensiva è ordinato e preciso.
Il suo apporto alla manovra offensiva è fondamentale soprattutto in occasione della prima rete dei padroni di casa, quando riesce a duettare con Zajc e liberare il trequartista all'interno dell'area di rigore avversaria, con il passare dei minuti la stanchezza si fa sentire e le sue discese si fanno più rade, il suo lavoro in fase difensiva è ordinato e preciso.
Molto cercato nell'ultima sessione del calciomercato la dirigenza dell'Empoli ha respinto ogni assalto per il suo cartellino e la partita di questa sera gli ha dato ragione. Nonostante le sue qualità palla al piede non disdegna di ripiegare per aiutare i compagni della difesa, ma il meglio di sé lo dà quando si tratta di attaccare i sedici metri avversari, i suoi tempi di inserimento sono perfetti e la rete di questa sera ne è il più lampante esempio.
Non molto appariscente ma riesce a dare all'Empoli i giusti tempi dell'azione, organizza il gioco innescando i compagni di squadra più frizzanti. Abile quando si tratta di ribaltare il fronte di gioco, con lanci molto precisi a tagliare il campo e cogliendo la difesa del Cagliari disattenta sul lato più debole.
Non il centrocampista ideale per il gioco pensato da Andreazzoli, tuttavia l'ex Torino ha dimostrato una grandissima utilità per la formazione toscana, strappando una quantità indefinita di palloni dai piedi degli avversari e ribaltando velocemente la manovra per permettere ai compagni di cogliere contro tempo la retroguardia cagliaritana.
Non il centrocampista ideale per il gioco pensato da Andreazzoli, tuttavia l'ex Torino ha dimostrato una grandissima utilità per la formazione toscana, strappando una quantità indefinita di palloni dai piedi degli avversari e ribaltando velocemente la manovra per permettere ai compagni di cogliere contro tempo la retroguardia cagliaritana.
Tutte le manovre più pericolose di stampo empolese sono partite dai suoi piedi. Suo il cross rasoterra deviato da Faragò in occasione del primo gol, suo il passaggio filtrante per favorire il taglio di Caputo. Se queste sono le premesse della prima di campionato quest'anno sentiremmo parlare molto bene di questo trequartista classe '94.
Si vede decisamente meno del compagno di reparto, ma il suo lavoro è importante per portare fuori posizione la retroguardia del Cagliari e favorire gli inserimenti ora di Zajc ed ora di Acquah.
Si vede decisamente meno del compagno di reparto, ma il suo lavoro è importante per portare fuori posizione la retroguardia del Cagliari e favorire gli inserimenti ora di Zajc ed ora di Acquah.
Ritorna in Serie A dopo ben 8 anni e ora ha fretta di recuperare il tempo perso. Questa sera ha giocato con grande personalità facendosi vedere spesso dai centrocampisti per ricevere la palla sui piedi e puntare il malcapitato difensore di turno. Perfetto il suo taglio alle spalle della linea in occasione del 2-0 eludendo il fuorigioco ed anticipando di quel che serviva la scivolata disperata di Romagna.
Al suo primo impiego da "titolare" in Serie A dimostra che la sua fama è ben riposta. Il suo Empoli gioca bene e non dimostra nessun timore reverenziale nei confronti di una squadra ben più esperta come il Cagliari. I triangoli in fase offensiva ricordano molto da vicino quelli espressi da questa stessa squadra sotto la guida dell'attuale tecnico del Chelsea.
In occasione della prima rete non poteva fare molto, ma sul raddoppio dell'Empoli la sensazione è che avrebbe potuto sventare il pericolo con un intervento più deciso.
Capitano ed elemento di maggior esperienza della retroguardia cagliaritana. Complice un centrocampo che non li difende a dovere si trova spesso a dover affrontare uno contro uno gli attaccanti avversari, palesando qualche incertezza di troppo.
Entra per l'infortunato Ceppitelli quando il risultato era già di 1-0, tuttavia ha grandissime responsabilità sulla rete del 2-0 perdendo il fondamentale contrasto con Zajc e rientrando con eccessiva lentezza all'interno dei propri sedici metri. Insicuro anche in altre occasioni, è fortunato che Romagna sia più in palla di lui.
In ritardo in occasione dell'1-0 siglato da Krunic, a causa del suo errato posizionamento riesce solamente a prolungare il cross di Zajc facendolo terminare sui piedi del numero 33 avversario. Nella prima frazione ha sofferto oltremodo i movimenti di Caputo e le sovrapposizioni di Krunic ed Antonelli.
Questa sera ha dimostrato di dover crescere ancora molto, soprattutto dal punto di vista della personalità per diventare un elemento di spessore per la Serie A. Apparso un po' troppo insicuro sugli scambi degli attaccanti empolesi ed anche quando veniva puntato negli uno contro uno.
Forse indietro di condizione è perennemente in difficoltà contro gli avversari, costringendo anche i compagni di reparto ad interventi d'emergenza per tappare le falle lasciate da lui. L'unica azione positiva del suo match arriva solamente nei minuti di recupero quando impegna Terracciano con un bel calcio di punizione.
Forse indietro di condizione è perennemente in difficoltà contro gli avversari, costringendo anche i compagni di reparto ad interventi d'emergenza per tappare le falle lasciate da lui. L'unica azione positiva del suo match arriva solamente nei minuti di recupero quando impegna Terracciano con un bel calcio di punizione.
Prova a prendersi la responsabilità di organizzare il gioco della squadra, ma non è per niente supportato dai compagni di reparto, decisamente spenti. Quando si rende conto della serata no dei compagni tenta di sfruttare le qualità aeree di Pavoletti, ma la partita attenta degli avversari ha vanificato i suoi lanci.
Non si trova ancora a suo agio nella nuova squadra e si vede. Sembra un lontano parente di quello ammirato con il Chievo Verona, non si applica neppure in fase difensiva, ha grosse responsabilità sulla prima rete quando non segue il movimento di Krunic lasciando il numero 33 completamente libero di segnare.
Di lui si ricordano solamente due azioni nel primo tempo: un bel cross per Pavoletti e una conclusione da fuori area. Per il resto una giornata da fantasma sul campo dell'Empoli, senza nessun altro spunto né nella posizione di trequartista né in quella di mezz'ala.
Di lui si ricordano solamente due azioni nel primo tempo: un bel cross per Pavoletti e una conclusione da fuori area. Per il resto una giornata da fantasma sul campo dell'Empoli, senza nessun altro spunto né nella posizione di trequartista né in quella di mezz'ala.
Ha sbagliato tanto, troppo per quello a cui ci aveva abituato. Ancora indietro nella condizione fisica, ha peccato di lucidità anche quando aveva il pallone tra i piedi.
Ha sbagliato tanto, troppo per quello a cui ci aveva abituato. Ancora indietro nella condizione fisica, ha peccato di lucidità anche quando aveva il pallone tra i piedi.
La serata storta della compagine isolana lo travolge completamente. Si ritrova praticamente da solo a lottare contro centrocampo e difesa toscana, nel primo tempo riceve un solo pallone buono, ma il suo colpo di testa vola di un soffio sopra la traversa. Nella seconda frazione decide di cercare qualche pallone fuori dall'area di rigore e proprio con questo movimento va a cogliere un clamoroso palo.
Entra per creare densità nell'area di rigore avversaria, si piazza all'interno dei sedici metri empolesi e non si muove più di lì, permettendo alla coppia Silvestre-Rasmussen di anticiparlo senza soffrire troppo.
Serata decisamente storta per la sua squadra, il reparto più tecnico della squadra, il centrocampo, è apparso decisamente spento ed incapace di contrastare efficacemente la manovra dell'Empoli. Anche in fase di possesso non si è mai vista una trama di gioco ben precisa, ma solo qualche lancio alla ricerca della sponda di Pavoletti.
Serata decisamente storta per la sua squadra, il reparto più tecnico della squadra, il centrocampo, è apparso decisamente spento ed incapace di contrastare efficacemente la manovra dell'Empoli. Anche in fase di possesso non si è mai vista una trama di gioco ben precisa, ma solo qualche lancio alla ricerca della sponda di Pavoletti.