Una mezza indecisione da "esco o non esco" sul lancio di Ceccherini da cui nasce l'iniziale 1-0. La punizione di Muriel è strepitosa, ma prende gol sul suo palo da quasi 30 metri: non da portiere di altissimo livello come lui
Una mezza indecisione da "esco o non esco" sul lancio di Ceccherini da cui nasce l'iniziale 1-0. La punizione di Muriel è strepitosa, ma prende gol sul suo palo da quasi 30 metri: non da portiere di altissimo livello come lui
Una mezza indecisione da "esco o non esco" sul lancio di Ceccherini da cui nasce l'iniziale 1-0. La punizione di Muriel è strepitosa, ma prende gol sul suo palo da quasi 30 metri: non da portiere di altissimo livello come lui
Partita di solidità e attenzione difensiva per 100 minuti. Poi l'episodio che non ti aspetti: "braccio" che regala alla Fiorentina il rigore del 3-3 finale. Contestato, ma nei fatti incide concretamente in negativo
Mezz'ora abbondante al posto di Dalbert per dare più freschezza e accuratezza alla fase difensiva dell'Inter e blindare il successo poi sfumato all'ultimo respiro. Gara senza acuti ma senza nemmeno particolari sviste degne di nota
Prestazione di livello macchiata però dopo appena 16 secondi: Simeone lo brucia sul tempo sull'assist di Chiesa, lui non solo arriva in ritardo ma è sfortunato a mandarla nella propria porta. Autorete a parte, se la cava abbastanza bene
Come De Vrij, conduce in porto una gara dalle mille emozioni con buon senso dell'anticipo e della posizione, anche se specie nel primo tempo Chiesa e Simeone gli creano parecchi grattacapi (come in occasione del gol dell'1-0). Si può fare di più
Pronti, via: il lancio di Ceccherini lo coglie impreparato nella marcatura su Chiesa. Sbaglia tutto ciò che può sbagliare in zona cross. Nella ripresa è pressoché impeccabile in fase di spinta e soprattutto in quella di copertura, fino al momento della sostituzione
Pronti, via: il lancio di Ceccherini lo coglie impreparato nella marcatura su Chiesa. Sbaglia tutto ciò che può sbagliare in zona cross. Nella ripresa è pressoché impeccabile in fase di spinta e soprattutto in quella di copertura, fino al momento della sostituzione
Ha il merito di raddrizzare subito la gara al 6' dopo il vantaggio viola con un piattone da pochi metri. Ma sulla sua prestazione incidono due episodi importanti: la sanguinosa palla persa a centrocampo che Gerson solo per puro caso non tramuta nel 2-1 gigliato e il potenziale 2-4 di testa da due passi messo in bocca a Lafont. Sulla "garra", niente da dire: è sempre sul pezzo
Come molti dei suoi compagni di squadra, è nella tipica serata in cui si racimolano buone giocate ad altre decisamente rivedibili. Rimedia un giallo evitabilissimo, nel finale non ci mette quella cattiveria nei contrasti proprio perché limitato dal cartellino e lascia spazio di manovra ai centrocampisti viola
Prova a tenere su più palloni possibili in un momento in cui la squadra però non lo segue come vorrebbe: l'Inter si abbassa troppo negli ultimi minuti per preservare il 2-3 e non riesce a lanciarlo in profondità per sfruttare qualche prezioso contropiede
Preciso l'assist per Vecino che vale l'1-1, a margine di un primo tempo giocato veramente bene: a tratti sembra di vedere il vero Ninja, quello dei tempi d'oro in giallorosso. Ripresa palesemente in debito d'ossigeno condita da parecchi errori e infatti Spalletti lo toglie prima del forcing in extremis, pensando ormai di averla vinta
Piano piano sta tornando il giocatore devastante che quest'anno quasi mai si è visto. Siamo comunque ancora ben lontani: manda almeno 2-3 volte al bar Laurini, non sempre sceglie la giocata giusta, glaciale dal dischetto. Anche lui comunque scende d'intensità nel secondo tempo: difetto di squadra su cui Spalletti dovrà lavorare
Piano piano sta tornando il giocatore devastante che quest'anno quasi mai si è visto. Siamo comunque ancora ben lontani: manda almeno 2-3 volte al bar Laurini, non sempre sceglie la giocata giusta, glaciale dal dischetto. Anche lui comunque scende d'intensità nel secondo tempo: difetto di squadra su cui Spalletti dovrà lavorare
Rete ampiamente nelle sue corde, vista e rivista ma sempre spettacolare: beffa Veretout con la finta a rientrare, poi col mancino la mette nell'angolino. Pimpante e voglioso di incidere pesantemente, purtroppo per lui e per l'Inter è costretto a lasciare il rettangolo verde per crampi
Non tantissimi palloni avuti a disposizione, ma quelli che gioca li lavora con una qualità notevole, lanciando sempre l'inserimento del compagno che gli dà man forte in attacco. Deciso nei contrasti e nel gioco aereo contro Vitor Hugo, nonostante fisicamente non sia alla sua altezza. Gli manca solo un episodio da bonus: peccato per lui, ma di questo passo arriverà di nuovo a breve
Dopo l'inizio shock la sua squadra si ricompone, la ribalta con lucidità e qualità già nel primo tempo e arriva persino a blindarla col rigore di Perisic. Dall'ingresso di Muriel però l'atteggiamento cambia così come la condizione fisica che diventa quasi precaria: ne deriva un 3-3 che lascia l'amaro in bocca e un preoccupante quanto risicato +2 sul Milan. Nel dopo-partita è un'autentica furia per il rigore assegnato del 3-3: con ogni probabilità, a ragion veduta
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.