Nel primo tempo tiene chiusa la porta in due situazioni complicate (su Dzeko e Pastore). Ma poi è protagonista negativo: esce male in occasione del vantaggio di Pellegrini, prende gol da Kolarov sul proprio palo.
Nel primo tempo tiene chiusa la porta in due situazioni complicate (su Dzeko e Pastore). Ma poi è protagonista negativo: esce male in occasione del vantaggio di Pellegrini, prende gol da Kolarov sul proprio palo.
Nel primo tempo tiene chiusa la porta in due situazioni complicate (su Dzeko e Pastore). Ma poi è protagonista negativo: esce male in occasione del vantaggio di Pellegrini, prende gol da Kolarov sul proprio palo.
Il duello con Dzeko è impegnativo, lui lo onora e riesce a tenere a bada il bosniaco.
Comincia bene, con un'entrata rischiosa ma perfetta su El Shaarawy. Nella prima mezz'ora tiene benissimo il campo, si supera sradicando il pallone dai piedi di Florenzi, pronto a calciare a rete. Poi, però, l'involuzione: corresponsabile del gol di Pellegrini, non fa buona guardia su Fazio in occasione del 3-1.
Entra al posto di Parolo, non riesce a essere ugualmente efficace. Contro Pellegrini soffre, è costretto ad atterrarlo al limite dell'area e a prendersi il giallo: è il fallo da cui nasce la punizione di Kolarov che decide il derby.
Uno dei migliori dei suoi. Comincia fortissimo, col piede sull'acceleratore. Nella prima fase di gara vince il duello a distanza con Santon, crea un paio di palle gol non sfruttate dai compagni. Nel secondo tempo il motore continua ad andare a pieni giri ma è meno efficace.
Fa un discreto lavoro, sbaglia poco, ha qualche buona idea, tenta un paio di inserimenti, ma non brilla e, dopo quattro partite giocate integralmente, sembra stanco. Inzaghi lo sostituisce al 57'.
Fa un discreto lavoro, sbaglia poco, ha qualche buona idea, tenta un paio di inserimenti, ma non brilla e, dopo quattro partite giocate integralmente, sembra stanco. Inzaghi lo sostituisce al 57'.
Sostituisce uno spento Luis Alberto, si fa notare per un paio di giocate pregevoli ma è poco supportato e si trova spesso a predicare nel deserto.
Inzaghi gli aveva concesso un turno di riposo per averlo al meglio nel derby, lui gli dà in cambio una prova opaca: non è mai in partita, sbaglia molto, i centrocampisti romanisti lo tengono a bada senza grandi sforzi. Prova in un paio di occasioni il tiro dalla distanza, ma senza successo.
Dopo il sacrificio di Udine, dove ha giocato in un ruolo non suo, ritorna nella sua zona di campo preferita. Eppure, lo smalto continua a mancare. La fotografia della sua partita è al 22', quando Marusic lo imbecca al limite dell'area piccola e lui pasticcia, svirgola, manca la conclusione.
Dopo il sacrificio di Udine, dove ha giocato in un ruolo non suo, ritorna nella sua zona di campo preferita. Eppure, lo smalto continua a mancare. La fotografia della sua partita è al 22', quando Marusic lo imbecca al limite dell'area piccola e lui pasticcia, svirgola, manca la conclusione.
Convince. I momenti di indecisione della sua prima stagione italiana sembrano lontani: è reattivo, propositivo, tenace. Ottimo il primo tempo, nella ripresa il suo rendimento cala.
Gioca tanti palloni, offre la solita prova muscolare, ma nel secondo tempo si sgonfia e non riesce a fare filtro in mezzo al campo.
Dopo il gol di Pellegrini ha l'occasione per riprendere subito la gara, ma sbaglia il controllo e perde palla. Non da lui. Che comunque ci mette corsa e voglia. Rapace in occasione del gol del momentaneo 1-1, quando sfrutta senza pietà l'indecisione di Fazio.
Dopo quattro vittorie consecutive, crolla proprio nella gara più sentita dai suoi tifosi, nonostante abbia centellinato le forze dei suoi uomini migliori, facendone riposare molti nel turno infrasettimanale. Dopo un buon inizio, i suoi si fanno sfuggire la partita dalle mani. Poche, e confuse, le idee, soprattutto nel momento in cui ci si aspettava una reazione.
Dopo quattro vittorie consecutive, crolla proprio nella gara più sentita dai suoi tifosi, nonostante abbia centellinato le forze dei suoi uomini migliori, facendone riposare molti nel turno infrasettimanale. Dopo un buon inizio, i suoi si fanno sfuggire la partita dalle mani. Poche, e confuse, le idee, soprattutto nel momento in cui ci si aspettava una reazione.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.