Non parte bene la sua serata con il tiro di Dybala che si perde di poco sul fondo con lui distratto, poi poco impegnato dall'attacco bianconero, ma si fa trovare prontissimo al 55' a tu per tu con Zaza evitando il raddoppio avversario.
Non parte bene la sua serata con il tiro di Dybala che si perde di poco sul fondo con lui distratto, poi poco impegnato dall'attacco bianconero, ma si fa trovare prontissimo al 55' a tu per tu con Zaza evitando il raddoppio avversario.
Una partita complessivamente discreta la sua se non fosse per dieci terribili secondi che cancellano l'equilibrio del match: l'autogol sul cross basso di Cuadrado e la disattenzione sull'occasione mancata da Zaza su assist di Dybala.
Una partita complessivamente discreta la sua se non fosse per dieci terribili secondi che cancellano l'equilibrio del match: l'autogol sul cross basso di Cuadrado e la disattenzione sull'occasione mancata da Zaza su assist di Dybala.
Così come De Maio, la sua prestazione non sarebbe stata neanche così brutta se non fosse stata per quei pochi attimi che regalano la vittoria alla Juve: il movimento di Cuadrado in occasione dell'1-0 lo manda in tilt.
Vedersela contro un avversario diretto come Cuadrado è tutt'altro che facile, spesso e volentieri si tiene alla larga dall'ala bianconero per evitare il confronto diretto, spreca male una buona occasione da posizione favorevole.
Primo tempo di alto livello contro un Evra a più riprese mandato fuori giri dall'esterno ligure, ma dal momento dell'ingresso in campo di Alex Sandro cambia la musica, e pian piano l'ex Zenit perde tutte le certezze accumulate.
Tenuto fuori dalla formazione titolare abbastanza a sorpresa rispetto alle aspettative della vigilia, l'esterno di proprietà del Milan non riesce mai a trovare il passo giusto per dimostrare l'errore al proprio allenatore.
Se non fosse per qualche passaggetto a pochi metri di tanto in tanto, non si noterebbe quasi la sua presenza in campo: il Genoa non riesce mai a costruire gioco, lui fatica anche a rompere quello degli avversari.
Se non fosse per qualche passaggetto a pochi metri di tanto in tanto, non si noterebbe quasi la sua presenza in campo: il Genoa non riesce mai a costruire gioco, lui fatica anche a rompere quello degli avversari.
Parte benissimo trovando anche spazi importanti a ridosso dell'area di rigore bianconera, ma col passare dei minuti cala fisicamente e dunque di rendimento sino alla sostituzione che lo tira fuori dal campo prima dell'ora di gioco.
Gasperini sceglie di mandarlo in campo quando il Genoa cambia pelle per cercare di recuperarla, ma nella mezz'ora a disposizione non lo si vede mai in zona offensiva, mentre dietro raccoglie un'ammonizione evitabilissima.
Gasperini sceglie di mandarlo in campo quando il Genoa cambia pelle per cercare di recuperarla, ma nella mezz'ora a disposizione non lo si vede mai in zona offensiva, mentre dietro raccoglie un'ammonizione evitabilissima.
Gasperini sceglie di mandarlo in campo quando il Genoa cambia pelle per cercare di recuperarla, ma nella mezz'ora a disposizione non lo si vede mai in zona offensiva, mentre dietro raccoglie un'ammonizione evitabilissima.
Il centrocampista ex Napoli è sempre al punto giusto nel momento giusto, ma la troppa frenesia spesso e volentieri gli crea difficoltà non indifferenti che finiscono per fargli sprecare tutto quanto di buono costruito.
Il centrocampista ex Napoli è sempre al punto giusto nel momento giusto, ma la troppa frenesia spesso e volentieri gli crea difficoltà non indifferenti che finiscono per fargli sprecare tutto quanto di buono costruito.
Fa a botte contro la difesa bianconera, ma trova lo spazio per un'unica conclusione da lontanissimo che Buffon controlla bene a terra. Per il resto agisce soprattutto spalle alla porta perdendo anche qualche duello aereo di troppo.
L'esterno ex Milan sembra un lontanissimo parente di quello ammirato ai tempi del Torino, neanche l'area di Genoa sembra poterlo risvegliare. Si fa anche vedere in giro per il campo, impensierisce Buffon da fuori, ma poco altro.
L'esterno ex Milan sembra un lontanissimo parente di quello ammirato ai tempi del Torino, neanche l'area di Genoa sembra poterlo risvegliare. Si fa anche vedere in giro per il campo, impensierisce Buffon da fuori, ma poco altro.
Il tecnico del Genoa prova a giocarsela con un modulo a specchio, e se non fosse stato per l'autogol di De Maio avrebbe forse raccolto qualcosa di più: cambia troppo tardi schema, e lo fa forse con gli uomini sbagliati.
Il tecnico del Genoa prova a giocarsela con un modulo a specchio, e se non fosse stato per l'autogol di De Maio avrebbe forse raccolto qualcosa di più: cambia troppo tardi schema, e lo fa forse con gli uomini sbagliati.
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