Alcuni disimpegni da infarto, che i tifosi blucerchiati non gradiscono. Poco impegnato, incolpevole sul gol di Ionita. Tutto sommato un lunch match rilassante.
Alcuni disimpegni da infarto, che i tifosi blucerchiati non gradiscono. Poco impegnato, incolpevole sul gol di Ionita. Tutto sommato un lunch match rilassante.
Personalità ed esperienza da vendere. Gli manca qualcosa a livello di condizione fisica, sopperisce con altre qualità: insieme a Carbonero contribuisce a rendere drammatica la giornata di Souprayen.
Al rientro dopo l'infortunio, non brilla. In ritardo in chiusura su Pazzini, che si divora l'occasione dell'1-1, graziato per un fallo su Juanito (fischiato un fuorigioco), ha bisogno di tempo per ritrovare il feeling con il clima partita.
Recuperato in extremis, è meno dinamico del solito e perde qualche pallone di troppo. Tuttavia si fa sentire in mezzo al campo, scalda i guanti di Rafael con un bel tiro nella prima frazione e si guadagna la pagnotta.
Entra quando la partita è già bella che indirizzata. Si fa notare per qualche spunto di qualità, compreso il dribbling con cui costringe Sala a un duro intervento, con conseguente ammonizione.
Entra e la Samp prende gol, ma le sue responsabilità sono limitate: forse sarebbe stato più saggio, da parte del tecnico, aspettare la battuta del calcio d'angolo. Nell'ultimo quarto d'ora mette in mostra buone qualità nel palleggio.
Entra e la Samp prende gol, ma le sue responsabilità sono limitate: forse sarebbe stato più saggio, da parte del tecnico, aspettare la battuta del calcio d'angolo. Nell'ultimo quarto d'ora mette in mostra buone qualità nel palleggio.
Spacca in due la partita con le sue accelerazioni. Schierato a destra nel tridente, fa a fette la difesa veronese, entra nell'azione del primo gol e da un suo cross tagliato nasce l'azione del raddoppio. Souprayen lo sta ancora cercando.
Quando entra la partita ha ormai poco da dire. Si danna l'anima per mostrare le sue qualità e far capire che anche lui meriterebbe un po' di spazio, ma se i suoi rivali giocano sempre così...
Quando entra la partita ha ormai poco da dire. Si danna l'anima per mostrare le sue qualità e far capire che anche lui meriterebbe un po' di spazio, ma se i suoi rivali giocano sempre così...
Ha già totalizzato un numero di reti pari a quelle della scorsa stagione. Sembra aver definitivamente trovato la sua dimensione: i suoi strappi mettono in difficoltà la retroguardia veronese, la sua fantasia gli permette di essere tanto spettacolare quanto decisivo.
Ha già totalizzato un numero di reti pari a quelle della scorsa stagione. Sembra aver definitivamente trovato la sua dimensione: i suoi strappi mettono in difficoltà la retroguardia veronese, la sua fantasia gli permette di essere tanto spettacolare quanto decisivo.
In casa la sua Samp è uno spettacolo. Azzecca la mossa Carbonero, che si rivela l'uomo decisivo per i blucerchiati, non smette mai di martellare i suoi, in particolare Regini, anche quando La Samp è in vantaggio di 4 reti. Scatenato.
In casa la sua Samp è uno spettacolo. Azzecca la mossa Carbonero, che si rivela l'uomo decisivo per i blucerchiati, non smette mai di martellare i suoi, in particolare Regini, anche quando La Samp è in vantaggio di 4 reti. Scatenato.
Perde il pallone in uscita dopo aver chiuso bene lo specchio a Eder, che poi insacca il quarto gol. Errore che alla fine pesa ben poco sul risultato. In precedenza reattivo su una conclusione di Barreto.
Un disastro. Perde palla malamente e spiana la strada al primo gol della Samp: non si riprende più, la velocità degli attaccanti blucerchiati lo fa ammattire e lo costringe a commettere uno svarione dopo l'altro.
Affonda insieme ai compagni nel naufragio della barca veronese. Aveva iniziato con la personalità che lo contraddistingue, proponendosi anche come regista arretrato, ma ben presto si sono potuti vedere tutti i suoi limiti, soprattutto fisici.
Affonda insieme ai compagni nel naufragio della barca veronese. Aveva iniziato con la personalità che lo contraddistingue, proponendosi anche come regista arretrato, ma ben presto si sono potuti vedere tutti i suoi limiti, soprattutto fisici.
Coinvolto nella mediocrità generale, meno colpevole di altri compagni ma ugualmente negativo. Inspiegabilmente immobile in occasione del poker doriano: a cosa stava pensando?
Comincia bene, mostrandosi intraprendente: da una sua azione nasce l'unica grande occasione del Verona, gol a parte. Ma sullo stacco di Zukanovic è in palese ritardo. Mandorlini lo sacrifica per passare al 4-3-3 nella ripresa.
Non ne azzecca... mezza. Carbonero lo umilia sulla fascia, non basta qualche sortita offensiva a risultato ormai compromesso: la sua posizione del primo tempo è la chiave - in negativo - della prestazione del Verona.
Parte benino, si spegne presto. Dovrebbe portare ordine e idee, non fornisce niente di tutto ciò, portando soltanto confusione e offrendo pochissima copertura ai suoi difensori.
Trova il gol con una bella incornata, dopo essere entrato in una situazione ormai disperata. Porta sostanza e corsa a centrocampo, ma i compagni non gli danno manforte.
Trova il gol con una bella incornata, dopo essere entrato in una situazione ormai disperata. Porta sostanza e corsa a centrocampo, ma i compagni non gli danno manforte.
Fischiatissimo fin dal primo istante in cui mette piede in campo, forse si lascia condizionare dall'ambiente particolarmente caldo, perché non solo non incide, ma è particolarmente impreciso.
Lotta, fa a sportellate ed esce sconfitto, ma almeno ci prova. Regala un assist d'oro a Pazzini, che spreca, e cerca inutilmente di incidere, ma è abbandonato a se stesso.
Lotta, fa a sportellate ed esce sconfitto, ma almeno ci prova. Regala un assist d'oro a Pazzini, che spreca, e cerca inutilmente di incidere, ma è abbandonato a se stesso.
Si divora un'occasione pazzesca quando il risultato è ancora in bilico. Avesse insaccato da dentro l'area, la partita sarebbe cambiata completamente, invece deve rimandare l'appuntamento con il gol. Nella ripresa sparisce dal campo.
Entra dopo l'intervallo ma non riesce a incidere come potrebbe. Ci prova, ma con scarsissimi risultati, e si spegne ben presto.
Schiera il suo Verona con un 3-5-2 che si rivela disastroso e non ha il coraggio di cambiare quando la partita potrebbe ancora essere riacciuffata. Ci prova nella ripresa con cambi che non sortiscono del tutto l'effetto sperato.