di Giovanni Migliore
Reduci dalla vittoria esterna al Dall’Ara, i rosanero sembrano aver ritrovato sia solidità difensiva che le giocate del loro uomo-chiave Franco Vazquez. I nerazzurri, dopo un avvio devastante, stanno tirando il fiato. Mancini sa però che deve fare risultato pieno in Sicilia soprattutto perché l’Inter non vince al Barbera da 5 anni. I presupposti per un sabato sera all’insegna dello spettacolo ci sono tutti.
FORMAZIONI: squadra che vince non si cambia. Lo sa bene Iachini che conferma Andelkovic e Struna in luogo di El Kaoutari e Vitiello. A centrocampo l’usato sicuro si chiama Enzo Maresca; ai suoi lati agiranno Hiljemark e Rigoni. In avanti confermatissimi Vazquez e Gilardino. Panchina per Quaison, Jajalo e Chochev. Mancini sorprende “anche stavolta” schierando per la prima volta dal primo minuto Nagatomo al posto di Santon; sull’altra fascia Telles vince il ballottaggio con Juan Jesus. Novità anche a centrocampo: accanto all’inamovibile Medel ruoteranno Guarin e Kondogbia, con l’esclusione iniziale del senatore Melo. In attacco pochi dubbi: dentro Perisic, Icardi e Jovetic.
PRIMO TEMPO: dopo una lunga fase di studio iniziale, è il Palermo a provare la prima conclusione in porta con Vazquez che di sinistro impegna Handanovic. L’Inter aspetta i padroni di casa nella propria metà campo, concedendo ad un ispirato Maresca il comando delle operazioni. Vazquez è l’uomo ovunque e prima della mezzora si rende ancora pericoloso. La sterile reazione degli ospiti arriva – tra gli sbadigli - solo negli ultimi minuti del primo tempo con una conclusione di Guarin ribattuta da Gonzalez. Prima frazione di gioco abulica in cui Doveri mette mano tre volte al taschino per ammonire Murillo, Kondogbia e Vazquez (per simulazione) rendendo un po’ più pepato il match.
SECONDO TEMPO: al ritorno dagli spogliatoi l’Inter prova ad alzare la pressione e guadagna metri. Prima Jovetic su punizione esalta i riflessi di Sorrentino, poi al 60’ in contropiede Biabiany (appena entrato per un evanescente Kondogbia) asfalta la fascia e serve un pallone d’oro che Perisic deve solo spingere in rete. Il vantaggio dura solo 6 minuti perché su una conclusione di Vazquez è Gilardino il più lesto a metterla dentro di ginocchio. 1-1 e tutto da rifare per Mancini. Guarin prova più volte la conclusione da fuori, ma trova sulla sua strada uno straordinario Sorrentino. Nei minuti finali Murillo rimedia il secondo giallo per fermare Vazquez lanciato a rete e lascia la sua squadra in inferiorità numerica.
Ennesimo pareggio per l'Inter che non vince ormai da più di un mese in campionato. Pareggio d'oro per il Palermo che deve ringraziare la vecchia guardia composta da Maresca, Gilardino e uno staordinario Sorrentino.
PALERMO – INTER 1-1 (0-0)
MARCATORI: 60’ Perisic, 66’ Gilardino
PALERMO (3-5-2): Sorrentino; Struna, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark (64’ Quaison), Maresca, Rigoni, Lazaar (81’ Daprela); Vazquez, Gilardino. All.: Iachini
INTER (4-3-2-1): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Telles; Guarin, Medel, Kondogbia (55’ Biabiany); Perisic, Jovetic (85’ Ranocchia); Icardi (78’ Ljajic). All.: Mancini