
Il Bologna tira solamente una volta nello specchio della porta juventina, per altro con una conclusione di testa piuttosto debole e centrale di De Silvestri. Serata tranquilla per il polacco che tocca più palloni con i piedi che con le mani.
Il Bologna tira solamente una volta nello specchio della porta juventina, per altro con una conclusione di testa piuttosto debole e centrale di De Silvestri. Serata tranquilla per il polacco che tocca più palloni con i piedi che con le mani.
La marcatura di Arnautovic cade tutta sulle spalle di Bremer, per il 19 i compiti sono più che altro di costruzione e di supporto per il compagno di reparto. Poche sbavature, cerca di farsi vedere anche nella metà campo avversaria sulle situazioni di palla da fermo.
La marcatura di Arnautovic cade tutta sulle spalle di Bremer, per il 19 i compiti sono più che altro di costruzione e di supporto per il compagno di reparto. Poche sbavature, cerca di farsi vedere anche nella metà campo avversaria sulle situazioni di palla da fermo.
Entra per Locatelli per dare alla formazione bianconera un assetto più difensivo nel finale per difendere la porta di Szczesny. Fa il compitino e niente più.
A tratti si è rivisto il brasiliano dei vecchi tempi. Il feeling con Kostic è abbastanza evidente, il numero 12 scende spesso nella metà campo avversaria per duettare con il compagno di squadra mettendo in crisi l'esterno difensivo del Bologna.
A tratti si è rivisto il brasiliano dei vecchi tempi. Il feeling con Kostic è abbastanza evidente, il numero 12 scende spesso nella metà campo avversaria per duettare con il compagno di squadra mettendo in crisi l'esterno difensivo del Bologna.
Buona prestazione del centrale brasiliano che riesce a limitare molto l'azione di Arnautovic e costringendo spesso l'austriaco a girare lontanissimo dall'area di rigore bianconera.
Buona prestazione del centrale brasiliano che riesce a limitare molto l'azione di Arnautovic e costringendo spesso l'austriaco a girare lontanissimo dall'area di rigore bianconera.
Buona prestazione del centrale brasiliano che riesce a limitare molto l'azione di Arnautovic e costringendo spesso l'austriaco a girare lontanissimo dall'area di rigore bianconera.
Il Bologna non riesce mai ad incidere dalla sua parte, il brasiliano si limita ad un lavoro di accompagnamento in fase di costruzione con la consueta diligenza che lo contraddistingue.
Entra nel finale per consolidare il possesso della sfera da parte della Juventus. Pulisce qualche pallone utile nella propria metà campo aiutando la sua squadra a mantenere il pallino del gioco e senza correre particolari rischi.
Entra nel finale per consolidare il possesso della sfera da parte della Juventus. Pulisce qualche pallone utile nella propria metà campo aiutando la sua squadra a mantenere il pallino del gioco e senza correre particolari rischi.
Entra nel finale per consolidare il possesso della sfera da parte della Juventus. Pulisce qualche pallone utile nella propria metà campo aiutando la sua squadra a mantenere il pallino del gioco e senza correre particolari rischi.
Entra per un McKennie piuttosto stanco e trova il modo di lasciare il segno sulla partita fornendo l'assist per il definitivo 3-0 siglato da Milik. Nel finale prova a trovare la gloria personale ma non centra lo specchio della porta.
Entra per un McKennie piuttosto stanco e trova il modo di lasciare il segno sulla partita fornendo l'assist per il definitivo 3-0 siglato da Milik. Nel finale prova a trovare la gloria personale ma non centra lo specchio della porta.
In assenza di Paredes il compito di costruire la manovra a centrocampo tocca all'ex Sassuolo. Il numero 5 bianconero non è molto appariscente ma riesce comunque a dare ordine alla formazione juventina facendo circolare il pallone con una discreta fluidità. Chiude il suo match con l'86% di passaggi realizzati.
Il francese è l'equilibratore della squadra juventina. Porta spesso pressing e raddoppi sui portatori di palla avversari, garantendo un'ottima copertura alla propria difesa. Un po' poco lucido in fase di costruzione.
Prima rete nella nostra Serie A per l'esterno serbo. Il numero 17 juventino dà vita ad una prestazione concreta con una grande continuità di movimento sulla fascia sinistra, dando vita ad una bella intesa con Alex Sandro e mettendo in difficoltà l'esterno difensivo del Bologna.
Prima rete nella nostra Serie A per l'esterno serbo. Il numero 17 juventino dà vita ad una prestazione concreta con una grande continuità di movimento sulla fascia sinistra, dando vita ad una bella intesa con Alex Sandro e mettendo in difficoltà l'esterno difensivo del Bologna.
Prima rete nella nostra Serie A per l'esterno serbo. Il numero 17 juventino dà vita ad una prestazione concreta con una grande continuità di movimento sulla fascia sinistra, dando vita ad una bella intesa con Alex Sandro e mettendo in difficoltà l'esterno difensivo del Bologna.
Schierato esterno destro del centrocampo asimmetrico della Juventus l'americano si muove tantissimo, risultando però arruffone e poco preciso. In uno dei pochi momenti di lucidità sfrutta alla perfezione un contropiede per servire a Vlahovic il cross perfetto per realizzare la rete del momentaneo 2-0.
Entra per un Rabiot piuttosto stanco, cerca di farsi vedere nei pressi dell'area di rigore avversaria e reclama anche un penalty per un presunto fallo di Arnautovic.
Il gol del 3-0 è solo la ciliegina su una prestazione di altissimo livello. Il polacco mette lo zampino anche nella prima rete andando a strappare il pallone dai piedi di Soriano e dando vita al contropiede.
Il centravanti serbo ha voglia di scuotersi da dosso le critiche ingenerose che gli stanno piovendo addosso nelle ultime settimane. Prima fornisce l'assist a Kostic per il momentaneo 1-0 e poi mette la firma personale sul 2-0.
Il centravanti serbo ha voglia di scuotersi da dosso le critiche ingenerose che gli stanno piovendo addosso nelle ultime settimane. Prima fornisce l'assist a Kostic per il momentaneo 1-0 e poi mette la firma personale sul 2-0.
Schiera ancora una volta il suo 4-4-2 asimmetrico chiedendo ai suoi una prestazione attenta e concentrata, riuscendo pienamente nel suo intento. La squadra risponde con una partita solida, correndo pochissimi rischi e vincendola in maniera perentoria.
Schiera ancora una volta il suo 4-4-2 asimmetrico chiedendo ai suoi una prestazione attenta e concentrata, riuscendo pienamente nel suo intento. La squadra risponde con una partita solida, correndo pochissimi rischi e vincendola in maniera perentoria.
Subisce tre reti, ma ne evita almeno un'altra facendo una bella parata d'istinto su Milik nel primo tempo. Riesce ad opporsi con efficacia sulle conclusioni "parabili" degli attaccanti e dei centrocampisti avversari.
Entra e riesce a dare comunque un buon contributo al finale di partita del Bologna toccando diversi palloni ed alzando un minimo di pressing sui portatori palla juventini.
Dalla sua parte Kostic ed Alex Sandro lo mettono spesso in difficoltà prendendolo nel mezzo. La pacca più grande della sua partita arriva in occasione della prima rete juventina quando arretra troppo e non riesce a bloccare il passaggio di Vlahovic verso Kostic.
Dalla sua parte Kostic ed Alex Sandro lo mettono spesso in difficoltà prendendolo nel mezzo. La pacca più grande della sua partita arriva in occasione della prima rete juventina quando arretra troppo e non riesce a bloccare il passaggio di Vlahovic verso Kostic.
Dalla sua parte Kostic ed Alex Sandro lo mettono spesso in difficoltà prendendolo nel mezzo. La pacca più grande della sua partita arriva in occasione della prima rete juventina quando arretra troppo e non riesce a bloccare il passaggio di Vlahovic verso Kostic.
Meglio del compagno di reparto, guida la difesa con il piglio dell'esperto e cerca di limitare le frequenti folate offensive della Juventus con un buon grado di concentrazione ed un posizionamento spesso efficace.
Non riesce a spingere con continuità nella metà campo avversaria, limitandosi spesso a controllare solamente la propria zona di competenza. Prova a sfruttare le sue qualità balistiche, ma la sua conclusione da lontano è solamente potente e non inquadra lo specchio della porta difesa da Szczesny.
Viste le difficoltà di De Silvestri Thiago Motta lo manda in campo nell'inusuale ruolo di esterno difensivo di destra. L'ex Genoa non si trova a suo agio in quella porzione di campo e si vede nell'azione che porta al definitivo 3-0 siglato da Milik.
Il giovane centrale del Bologna si trova a dover fronteggiare una delle coppie offensive, sulla carta, più forti del campionato. Non compie errori clamorosi, ma le sue sbavature si fanno notare e costringono Bonifazi e Skorupski ad interventi importanti.
Il suo ingresso non riesce a dare la scossa alla squadra rossoblu. Tocca pochi palloni e non incide sull'andamento della partita.
Thiago Motta rispolvera quel 4-2-3-1 che dovrebbe esaltare le qualità del numero 7 rossoblu. Invece l'esterno offensivo sembra essere un pesce fuor d'acqua e non trova mai una giocata utile per incidere sull'andamento della partita.
Dovrebbe dare fastidio alla Juventus galleggiando tra le linee di centrocampo e difesa bianconera. Invece non riesce ad incidere soprattutto grazie alla grande concentrazione di Rabiot e Locatelli.
Dovrebbe dare fastidio alla Juventus galleggiando tra le linee di centrocampo e difesa bianconera. Invece non riesce ad incidere soprattutto grazie alla grande concentrazione di Rabiot e Locatelli.
Il migliore dei suoi, non impallidisce di fronte ad un Rabiot combattivo ed un Locatelli molto preciso. Le poche manovre efficaci che il Bologna riesce a produrre passano tutte dai suoi piedi.
La partita gagliarda dei centrocampisti juventini si riflette sulla prestazione negativa del numero 8 rossoblu. L'argentino non trova mai lo spazio utile per far vedere le proprie qualità, venendo soffocato dalla verve degli avversari.
Entra nell'ultima parte di gara e si fa vedere unicamente per una conclusione che vola altissima sulla traversa bianconera.
Entra nel finale di partita provando a farsi vedere nei pressi dell'area di rigore juventina, la Juventus però ha tutta l'intenzione di mantenere inviolata la porta di Szczesny e per lui gli spazi sono decisamente pochi.
Ha grandi responsabilità sulla rete del momentaneo 1-0: si fa strappare il pallone da Milik, regalando il possesso alla Juventus e dando vita al contropiede che poi si trasformerà nella rete. Non riuscirà mai a farsi perdonare quel clamoroso errore.
Il centravanti austriaco non può far molto in questa partita, lasciato completamente da solo in balia di Bremer è spesso costretto a scendere verso la linea di centrocampo alla ricerca di palloni giocabili.
Il centravanti austriaco non può far molto in questa partita, lasciato completamente da solo in balia di Bremer è spesso costretto a scendere verso la linea di centrocampo alla ricerca di palloni giocabili.
Il suo Bologna non riesce mai a mettere in difficoltà la Juventus. I rossoblu chiudono addirittura con solamente un tiro nello specchio della porta difesa da Szczesny, tiro effettuato per altro da De Silvestri. Davvero troppo poco per una squadra che dovrebbe fare della combattività la sua arma migliore.
Il suo Bologna non riesce mai a mettere in difficoltà la Juventus. I rossoblu chiudono addirittura con solamente un tiro nello specchio della porta difesa da Szczesny, tiro effettuato per altro da De Silvestri. Davvero troppo poco per una squadra che dovrebbe fare della combattività la sua arma migliore.