Paratona su Kalinic a inizio match, sfortunatissimo sui due gol subiti. Oggi è la giornata di Silvestri, ma anche Gigio non demerita.
- Barak 6’
- Calabria aut 19’
- Magnani aut 27’
- Ibrahimovic 92’
Zaccagni se lo mangia a più riprese e l'intervento da cui scaturisce il suo autogol è davvero, davvero goffo. Nel finale, però, ha il merito di crederci riscattando un minimo una prestazione horror.
L'assenza di Romagnoli pesa sulla sua sicurezza. In ritardo in occasione del tap-in di Barak, non dà mai impressione di grande solidità.
L'assenza di Romagnoli pesa sulla sua sicurezza. In ritardo in occasione del tap-in di Barak, non dà mai impressione di grande solidità.
Si vede negare due volte il gol da un super Silvestri ma anche lui ha le sue colpe: poteva e doveva fare di più. Negli ultimi venti minuti si riscatta parzialmente mettendo a ferro e fuoco la corsia di competenza.
Catapultato in campo causa problema muscolare di Romagnoli, soffre le folate di Kalinic ad inizio match ed è quasi sempre mezzo secondo in ritardo rispetto all'azione. Impaurito.
Il migliore in casa rossonera: sostanza pura in mezzo al campo, fa praticamente mezzo gol e regala un calcio di rigore ai suoi in un momento delicatissimo del match. Con Pioli è diventato uno dei migliori centrocampisti del campionato.
Oggi è la brutta copia del Calhanoglu degli ultimi mesi: passaggi intercettati, tiri svirgolati, imprecisioni in ogni zona del campo. E' sempre nel vivo dell'azione, vero, ma oggi non è in giornata.
Di fronte a Kessiè oggi appare ancora più piccolo di quanto sembrerebbe. Tanti appoggi sbagliati, qualche fallo di troppo, geometrie banali. E Tonali scalpita in panca...
Di fronte a Kessiè oggi appare ancora più piccolo di quanto sembrerebbe. Tanti appoggi sbagliati, qualche fallo di troppo, geometrie banali. E Tonali scalpita in panca...
Pochi minuti sono sufficienti per mettere il suo marchio sulla partita con uno splendido cross per Ibra che trova il gol del pareggio. Acquisto azzeccatissimo.
Inizio titubante, poi un discreto finale di prima frazione con un tiro parato da Silvestri ed il cross da cui arriva l'autogol di Magnani. Esce a fine primo tempo per dare spazion a Rebic.
Partenza molto farraginosa, poi un ottimo finale di partita che gli vale la sufficienza. Magari non sarà quello che si aspettava ad inizio anno, ma per ora questo passa il convento.
La sua partita è una vera e propria Odissea. Buona partenza, brutto finale di primo tempo, disastroso inizio di ripresa con tanto di rigore calciato al terzo anello. I campioni, però, hanno nel DNA qualcosa che non li fa arrendere mai, ed ecco che nè il palo nè Silvestri possono impedirgli di trovare il gol del pareggio. Partita perfettamente bilanciata, come tutto dovrebbe essere.
Il migliore dell'attacco rossonero: sfreccia più volte sulla fascia mettendo al centro palloni interessantissimi, impegna severamente Silvestri e si mette sempre in visione dei compagni. Costante.
I primi venti minuti sono davvero orribili, poi la reazione della squadra è veemente ed il pareggio, tutto sommato, anche leggermente stretto. Buoni i cambi.
I primi venti minuti sono davvero orribili, poi la reazione della squadra è veemente ed il pareggio, tutto sommato, anche leggermente stretto. Buoni i cambi.
I primi venti minuti sono davvero orribili, poi la reazione della squadra è veemente ed il pareggio, tutto sommato, anche leggermente stretto. Buoni i cambi.
Almeno cinque paratissime a negare al Milan la gioia di una rete che avrebbe potuto lanciarlo in fuga solitaria in testa alla classifica. Pazzesche quelle su Leao nel primo tempo e Theo nella ripresa. Se continua così, Mancini rischia di dover rivedere qualcosa in vista dell'Europeo..
I suoi piazzati ed i suoi cross sono sempre velenosissimi grazie al sapiente uso del piede sinistro, il marchio di fabbrica della casa. Un po' in affanno in copertura sul finale, ma Rebic e Leao non sono cliente comodissimi.
L'inizio è promettente e mette anche lo zampino nel primo gol veronese, poi si lascia sovrastare a più riprese dagli attaccanti rossoneri che gravitano dalle sue parti. Qualche fallo di troppo.
L'inizio è promettente e mette anche lo zampino nel primo gol veronese, poi si lascia sovrastare a più riprese dagli attaccanti rossoneri che gravitano dalle sue parti. Qualche fallo di troppo.
Tutti si aspettano che Ibra banchetti su di lui, ma la verità è ben altra: settantacinque minuti di dominio fisico sullo svedese e su tutti gli altri avversari. Peccato per l'autogol che comunque non macchia un'ottima performance.
Tutti si aspettano che Ibra banchetti su di lui, ma la verità è ben altra: settantacinque minuti di dominio fisico sullo svedese e su tutti gli altri avversari. Peccato per l'autogol che comunque non macchia un'ottima performance.
Piazzato al centro del campo complice l'assenza di Veloso riesce a portare a casa una prestazione onesta, senza particolari errori. Risorsa.
Piazzato al centro del campo complice l'assenza di Veloso riesce a portare a casa una prestazione onesta, senza particolari errori. Risorsa.
Entra in un momento caldissimo del match occupando la posizione di Magnani. Tiene di fisico fino al novantesimo, ma non può nulla sullo stacco imperioso di Ibra.
Il cambio di posizione non lo aiuta e, salvo alcuni acuti disseminati nel match, oggi la sua prestazione è davvero mediocre. Leao lo scherza spesso e volentieri costringendolo al fallo, ed anche con Rebic e Brahim le cose non vanno meglio.
Buttato nella mischia in una partita complessa riesce comunque a non sfigurare. In attesa di qualche minuto in più, un debutto incoraggiante.
Partita poco appariscente in fase offensiva ma fatta di tanta gamba e sostanza nella metà campo difensiva, in un ruolo non esattamente suo come quello di esterno destro. Soldato.
Partita poco appariscente in fase offensiva ma fatta di tanta gamba e sostanza nella metà campo difensiva, in un ruolo non esattamente suo come quello di esterno destro. Soldato.
Partita poco appariscente in fase offensiva ma fatta di tanta gamba e sostanza nella metà campo difensiva, in un ruolo non esattamente suo come quello di esterno destro. Soldato.
Altra partita su altissimi livelli: mette lo zampino sull'autogol di Calabria, saltato poi a più riprese con i suoi classici strappi. Lucido in zona gol, preciso nel cuore del campo, energico quando il pallone ce l'hanno gli avversari. Le antenne delle big dovrebbero iniziare a drizzarsi, se non l'hanno già fatto.
Mette in porta da pochi passi il terzo gol in una settimana, mostrando senso del gol da vero bomber. Nel secondo tempo cala leggermente alla distanza, ma il tandem con Zaccagni promette davvero bene.
Teoricamente il suo ingresso in campo dovrebbe restituire certezze al Verona in quella zona di campo, ma l'ingresso non è dei migliori e non riesce mai a trovare la giusta posizione in campo.
Teoricamente il suo ingresso in campo dovrebbe restituire certezze al Verona in quella zona di campo, ma l'ingresso non è dei migliori e non riesce mai a trovare la giusta posizione in campo.
Tanti chilometri macinati e tantissimi contrasti con gli avversari. Nel centrocampo inedito del Verona non sfigura per niente, regalando a Juric una prestazione solida.
Venti minuti discreti con tanto di occasione parata da Donnarumma, poi scompare letteralmente dal match costringengo Juric al cambio.
Mezz'ora in cui si vede davvero poco, salvo per un colpo di testa spedito a lato da discreta posizione. Certo, l'assenza di un attaccante di peso non lo aiuta, ma almeno un po' d'energia in più era lecito attendersela.
Mezz'ora in cui si vede davvero poco, salvo per un colpo di testa spedito a lato da discreta posizione. Certo, l'assenza di un attaccante di peso non lo aiuta, ma almeno un po' d'energia in più era lecito attendersela.
Strappare un punto a S.Siro senza Faraoni, Veloso ed Empereur non era facile, soprattutto dopo la debacle rossonera di giovedì. La classifica continua a sorridere alla sua squadra, che ormai non è più una sorpresa ma una solida realtà.